Già nel settembre 2015, 193 Paesi si sono incontrati alle Nazioni Unite per impegnarsi in una strategia a lungo termine indispensabile e urgente per affrontare le sfide del mondo globale. Il risultato è stato l’accordo su 17 traguardi primari per raggiungere un obiettivo sostenibile entro il 2030. Un impegno per il futuro del nostro ecosistema così a rischio.

L’ICOM, International Council of Museums, organizzazione internazionale fondata nel 1946, che rappresenta i musei e i suoi professionisti in tutto il mondo, è impegnata da anni anche sui temi dello sviluppo sostenibile, grazie al lavoro svolto dal gruppo di lavoro sulla sostenibilità creato nel 2018. Il presidente, dott. Alberto Garlandini ci ricorda che: “Pluralismo, diversità, democrazia e trasparenza sono sempre stati i punti di forza di ICOM e ora sono più necessari che mai.”

In una lettera ai membri dell’ICOM scrive:

Negli ultimi anni, ICOM è cresciuta continuamente. Abbiamo affrontato questioni difficili, imparato lezioni preziose e reinventato il presente e il futuro dei musei e delle loro comunità in evoluzione. Rimaniamo fortemente impegnati a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, a migliorare il ruolo sociale dei musei, a promuovere la diversità e l’inclusione, a combattere la disuguaglianza e il razzismo, a proteggere il patrimonio in pericolo. Dobbiamo guardare avanti con fiducia e ottimismo seguendo l’esempio dei direttori dei musei che hanno fondato l’ICOM nel 1946, sostenendo che i musei e il patrimonio erano indispensabili per creare un mondo pacifico e prospero.

In questo periodo di crisi e isolamento dovuti alla pandemia, abbiamo dovuto rinunciare al ruolo del museo in presenza, strumento essenziale per la conoscenza, spazio unico e prezioso per le attività educative. Grazie alla tecnologia digitale, lCOM ha lavorato attivamente, condividendo idee e progetti con le organizzazioni culturali e gli studiosi di tutto il mondo. Attraverso questa rete di cambiamento sono state acquisite riflessioni e strategie utili per i musei sui temi della sostenibilità integrata.

Alla luce delle problematiche poste dalla pandemia, quali sono le politiche fondamentali per promuovere un nuovo ecosistema museale e sviluppare strategie di sviluppo sostenibili nei musei?

La pandemia di Covid-19 ha destabilizzato l'economia globale e sconvolto la vita di miliardi di persone in tutto il mondo. Questa crisi rappresenta un campanello d'allarme senza precedenti e ha messo a nudo le profonde disuguaglianze ed i fallimenti delle nostre società. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e l'Accordo di Parigi sul cambiamento climatico affrontano queste sfide. Proprio sfruttando questo momento di crisi possiamo avere la determinazione necessaria a compiere passi coraggiosi per riportare il mondo sulla strada di un futuro giusto e sostenibile.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sono essenziali per una ripresa che punti ad economie più verdi e più inclusive, e a società più forti e resilienti. Nel settembre 2019 a Kyoto, l'Assemblea Generale di ICOM ha approvato la risoluzione On Sustainability and the Implementation of Agenda 2030: Transforming our world.

Con questa risoluzione l’intera organizzazione si è impegnata a fare dell'Agenda 2030 il riferimento fondamentale per il proprio lavoro nel prossimo decennio e oltre, fino al 2050: individualmente (per singole istituzioni e professionisti), a livello nazionale, regionale e globale. ICOM ritiene che i musei abbiano un ruolo chiave nel plasmare e creare un futuro sostenibile attraverso i loro programmi educativi, partenariati e attività.

Questo è senza dubbio l'imperativo etico del nostro tempo. I musei sono custodi della memoria globale e ICOM è l’unica organizzazione museale globale. Insieme trasformano la conoscenza custodita nelle collezioni in azione e prendono ispirazione da un già esistente attivismo per la giustizia climatica e ambientale.

Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi ICOM è supportato dal gruppo di lavoro sulla sostenibilità, creato allo scopo di sostenere i nostri diversi comitati ad incorporare la sostenibilità e gli obiettivi di sviluppo sostenibile nelle loro attività, costruendo fiducia, competenze e capacità di iniziativa. La missione principale del gruppo è quella di sviluppare un piano d'azione globale e linee guida per la sua implementazione, che verranno discussi durante la 26a Conferenza Generale di Praga nel 2022.

A seguito dell’adozione della risoluzione ICOM ha progressivamente integrato gli obiettivi di sviluppo sostenibile all’interno dei programmi di attività. Ad esempio, in occasione della giornata internazionale dei musei, la più importante celebrazione mondiale del settore attiva ormai da 44 anni, associamo al tema annuale gli obiettivi dell’Agenda 2030. Per il 2021 i quattro obiettivi globali di sviluppo sostenibile associati al tema “Il Futuro dei Musei: rigenerarsi e reinventarsi” sono:

  • istruzione di qualità;
  • lavoro dignitoso e crescita economica;
  • città e comunità sostenibili;
  • lotta contro il cambiamento climatico.

ICOM rappresenta la comunità museale in molti tavoli internazionali per sostenere il ruolo della cultura come motore chiave dell'innovazione e della ripresa in un mondo post-Covid. Siamo da tempo presenti ai dialoghi strutturati della Commissione Europea chiamati “Voices of Culture”, durante i quali i rappresentanti del settore culturale forniscono input alla Commissione europea. ICOM è stata invitata a partecipare ad importanti riunioni di UNESCO e dei Ministeri della Cultura del G20 come rappresentante della comunità museale, e parteciperà al COP26 di Glasgow nel novembre 2021 e al pre COP di Milano a settembre. Inoltre, in occasione della Giornata della Terra 2021, ICOM è diventato sostenitore ufficiale della coalizione mondiale “Uniti per la Biodiversità” promossa dalla Commissione Europea, e ha lanciato una campagna di comunicazione per invitare i suoi membri ad aderire.

La cooperazione internazionale è fondamentale per creare una strategia globale che massimizzi l'impatto delle iniziative comuni. L'educazione, la formazione e la mobilità dei professionisti sono azioni chiave sia per un futuro sostenibile, sia per la co-creazione di conoscenza e l'empowerment delle comunità locali. La pandemia ha drammaticamente aumentato le disuguaglianze e ampliato le disparità nell'accesso al patrimonio e nella partecipazione alla vita culturale. La cultura gioca un ruolo centrale nell'affrontare le crisi sociali, politiche, economiche e sanitarie. Oggi più che mai, ogni paese deve sostenere i musei e le istituzioni culturali per affrontare queste sfide e aumentare il valore del patrimonio culturale per la società.