Da tempo le notizie in TV, gli articoli sul giornale o sul web ci raccontano che i casi di DSA nei bambini sono sempre più numerosi, essi risultano sempre più distratti, non in grado di stare fermi sulla propria sedia e le cui performance scolastiche mostrano sempre maggiori difficoltà nella scrittura, nella lettura e/o nel calcolo.

Sono stati effettuati numerosi studi scientifici sull’argomento e, ancora oggi, si continua a dibattere su quali possano essere effettivamente le cause che portano allo sviluppo di uno o più disturbi dell’apprendimento sopraccitati.

Tra le possibili cause organiche può essere individuato un deficit fonologico, visivo e/o uditivo o un cattivo funzionamento del cervelletto; tra le cause psicologiche si potrebbe considerare una nascita prematura, una bassa autostima e/o difficoltà emotive dovute a traumi familiari.

A proposito di possibili cause organiche, Arianna Esposito, Dottoressa in Osteopatia (BSC) e Kinesiologia e che svolge la sua attività nella città di Varese, spiega che: “In molti casi di bambini che presentano sintomi di dislessia, quali la tendenza ad invertire o “ribaltare a specchio” le lettere, è possibile notare che, ad esempio, durante l’attività motoria mostrano impaccio per quanto concerne le abilità grosso-motorie, difficoltà nella coordinazione, faticano ad attendere il loro turno in fila o a stare fermi; essi possono apparire bambini indisciplinati o ipercinetici ma in realtà, dal punto di vista biomeccanico, risultano disorganizzati. Essi, quindi, cercano di compensare questo difetto biomeccanico che, evidentemente, non è stato precocemente inquadrato correttamente in quest’ottica. La presa in carico da parte di un team di esperti tra i quali il/la neuropsichiatra, l’osteopata e kinesiologa, l’optometrista in collaborazione con l’oculista e di un percorso di psicomotricità, può dare un grande aiuto a bambini che presentano tali difficoltà”.

L’esperta, come osteopata e kinesiologa, effettua una valutazione posturale ma anche anamnestica e complessiva basata su dati tecnici relativi al momento della nascita del bambino, dell’ambiente familiare e scolastico in cui egli è inserito quotidianamente e che, dal punto di vista della sua professione, le fornisce elementi utili per indirizzare in maniera mirata i genitori riguardo al tipo di aiuto adeguato da offrire al proprio figlio nell’ambiente domestico e, in collaborazione con gli insegnanti, in quello scolastico.

La sinergia tra le figure educative che ruotano intorno al bambino risulta fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo, ovvero il suo benessere.

La Dottoressa Esposito, inoltre, fornisce alcuni consigli pratici su come intervenire in maniera precoce riguardo alla presenza di eventuali difetti posturali nei bambini come, ad esempio, posizioni del corpo sul banco non corrette durante la mattinata scolastica, impugnatura scorretta della matita o della penna e afferma che: “Se si tratta di un bambino, è necessaria la presenza di una figura adulta di riferimento (genitore, insegnante) la quale, nell’arco della giornata e nei momenti strutturati, verifichi che il bambino assuma una corretta posizione del proprio corpo sulla sedia, che noti se egli presenta la tendenza ad inclinare la testa, la sua modalità di impugnatura della matita o della penna e, se necessario, ogni tanto correggerlo avendo cura di evitare di creargli un senso di frustrazione.

Risulta importante che la sedia e il banco/tavolo siano all’altezza del bambino e che egli possa utilizzare un leggìo la cui parte più alta deve essere alta circa 15 cm e che abbia una larghezza di circa 50 cm; questo permetterebbe al bambino di appoggiare anche le braccia e, quindi, di leggere e scrivere in modo più agevole. Inoltre, la corretta posizione del leggìo fornirebbe al bambino la possibilità di non flettere il capo più del necessario e, di conseguenza, egli manterrebbe una posizione corretta del proprio sguardo.

Per quanto riguarda l’uso del computer, data anche la lunga fase della pandemia e quindi il ricorso alla DAD per bambini e ragazzi, risulterebbe utile che si utilizzasse un pc fisso ma, in assenza di quest’ultimo, ciò che è importante e che lo schermo venga posizionato all’altezza degli occhi della persona che ne sta facendo uso in quel momento poiché risulterebbe fondamentale, in modo particolare, per una corretta convergenza oculare, posizione della schiena, della cervicale e quindi anche per una migliore respirazione. In assenza di ciò è possibile assistere ad una sensazione di stanchezza, difficoltà di concentrazione e/o di stare seduti”.

In conclusione, dalle parole della Dottoressa Arianna Esposito emerge che assumere una corretta postura del proprio corpo risulta fondamentale sin dalla prima infanzia poiché sarebbe possibile, nella successiva fase di sviluppo dell’individuo e durante la sua vita da adulto, evitare molte problematiche fisiche, psico-fisiche e, ove possa esserci una predisposizione, anche possibili disturbi dell’apprendimento.

Fondamentale risulta inoltre fare in modo che vi sia maggiore informazione relativa alla disciplina terapeutica di osteopatia e kinesiologia poiché ciò permetterebbe a genitori e insegnanti, in particolare, di comprendere e apprendere anche piccole strategie utili ad aiutare i propri bambini.