Eclettica, eye-catching, non convenzionale: la collezione di borse, firmata Virginia Severini, rappresenta l’unicità del Made in Italy. Più che semplici accessori, le sue creazioni sono delle vere opere d’arte, piccoli scrigni capaci di contenere talento e tanta creatività.

Abbiamo incontrato la giovane imprenditrice perugina e le abbiamo chiesto com’è nata questa passione: “Sono laureata in giurisprudenza ma ben presto ho capito che quella non era la strada in cui potevo esprimermi al meglio. Ho cominciato così a lavorare nell’ufficio commerciale internazionale di una importante casa di moda di lusso italiana, esperienza significativa che mi ha lasciato molto sia dal punto di vista professionale che umano e soprattutto mi ha insegnato un elemento fondamentale: la disciplina. Ad un certo punto, è maturata in me l’esigenza di creare qualcosa che mi rappresentasse totalmente così mi sono licenziata per iniziare quest'avventura”.

Una collezione ideata quindi per esprimere la personalità e l’essenza femminile, più che l’apparenza. In bilico tra figurazione ed astrazione, le creazioni di Virginia esaltano ed esplorano elementi come la linea, il colore e le forme, raggiungendo l’armonia e l’equilibrio nelle mani dei sapienti artigiani, basati tra Umbria, Toscana e Marche. “Trovo che il processo creativo sia la parte più stimolante e divertente del lavoro. La mia collezione si caratterizza proprio per la ricerca di materiali particolari e lavorazioni speciali, come l’intaglio del legno o le tecniche di gioielleria, che rendono ogni creazione unica e difficile da imitare. La parte più impegnativa perciò è la ricerca delle mani perfette, degli artigiani-artisti che custodiscono nella loro operosità il segreto di un savoir faire fuori dal comune. Con loro studiamo intensamente insieme per far diventare le mie idee realtà”. Idee che si concretizzano poi nella realizzazione di rigide clutch geometriche in legno o rame, borsette smaltate in fucsia o lime dallo spirito pop, mini pochette in oro che richiamano in design e lettering le amate postcards, secchielli dalle linee retrò con dettagli in marmo.

Selezionata dal British Fashion Council, insieme a soli altri quindici marchi emergenti italiani per partecipare alla London Fashion Week lo scorso febbraio, Virginia vanta già notevoli partecipazioni, tra le quali la fiera “Tranoi” a Parigi, il Mipel e Super a Milano e la partecipazione ad AltaRoma per Showcase. Naturalmente l’arte è la musa ispiratrice che accompagna costantemente la giovane imprenditrice nelle sue ricerche come, ad esempio, nel Museé des Arts Décoratifs di Parigi che per lei è un luogo simbolo dove trovare molteplici spunti. L’amore per i materiali e la loro plasticità le derivano invece dall’ammirazione delle sculture di artisti come Jan Fabre, Cambellotti, Ontani, dove la materia diventa la componente essenziale dell’opera. Alcune sue creazioni, quali la clutch Love Letter, sono nate infatti da precedenti sculture in creta, realizzate personalmente da Virginia, che dopo mesi di lavoro e prove, sono state trasformate in gioielli da indossare.

“La difficoltà maggiore della Love Letter è stata quella di trovare il modo di creare una borsa di metallo che non fosse pesante e che allo stesso tempo non perdesse la bellezza della sua materialità viva, non fosse piatta come la maggior parte delle borse che sono industriali. Viene saldata a mano in rame, un materiale vivo che con il calore della fiamma si muove e perciò è difficile da gestire, questo la rende ancor più preziosa”.

Osservando la cura e la precisione di dettagli, notevole soprattutto nell’intaglio del legno, abbiamo chiesto di descriverci il procedimento di lavorazione: “I materiali che utilizzo nelle mie collezioni sono diversi e perciò diverse sono le tecniche di lavorazione. Sono un po’ gelosa nel rivelarle perché sono il frutto di una ricerca intensa che ha portato al risultato ineguagliabile e quindi custodisco, insieme ai miei artigiani, il segreto dell’alchimia perfetta. Per dare un’idea della complessità e quindi dell’unicità delle creazioni, le borse Cleo e Diamante, vengono intagliate totalmente a mano in legno di acacia attraverso un procedimento di 14 passaggi che richiede oltre un mese di lavorazione”. Una scrupolosa attenzione nel lavoro di progettazione e di ricerca verso il bello si percepisce anche nella scelta del logo: un monogramma con le iniziali di Virginia, che richiama le linee sinuose ed ornamentali dello Stile Liberty e la sobrietà decorativa dei motivi floreali dell’Arts and Crafts di William Morris.

Tra i progetti futuri, oltre alla vendita online delle bags su una piattaforma digitale, Virginia ci svela in anteprima una grande novità: “Sono stata recentemente contattata dalle famose costumiste Suttirat Larlarb e Jane Gooday per un importantissimo progetto cinematografico internazionale. Vediamo se andrà in porto, in ogni caso per me è una grande soddisfazione che professionisti di questa caratura si siano innamorati delle mie borse e mi abbiano cercato per un progetto così importante".