È dedicata al miniatore perugino Cesare Franchi detto il Pollino, raffinato artista cinquecentesco che rappresenta, in questo ambito, una delle eccellenze dell’arte europea, la nuova iniziativa espositiva della Galleria Nazionale dell’Umbria.

Artista e miniatore notissimo ai suoi tempi, andò incontro a una fine tragica, poiché resosi colpevole di un omicidio compiuto a Perugia durante il Carnevale, fu giustiziato presso “la fonte di piazza” lunedì 20 febbraio 1595.

Cesare Franchi dipinse le sue miniature con sorprendente minuziosità e raffinatezza, realizzando nel piccolo formato scene molto elaborate e popolate di numerosissime figure.

Per guardare questo microcosmo di grande eleganza e poterne apprezzare ogni dettaglio, al visitatore saranno fornite delle lenti d’ingrandimento che gli consentiranno di prendere piena coscienza della straordinaria abilità di questo artista, soprannominato Pollino “per la sua poca vista”, dall’aggettivo latino pullus cioè scuro, conseguente allo sforzo visivo quotidiano impostogli dal suo lavoro. Una maniera antica e insieme attuale di scoprire i segreti visuali di un’opera d'arte.

Trattate con spirito eccentrico e anticonvenzionale, le opere del Pollino sono intrise di una cultura nordica e internazionale che proietta Perugia stessa al centro di un crocevia artistico sorprendente e meritevole di ulteriori approfondimenti critici.

La mostra, il cui progetto scientifico è stato curato da un Comitato composto da Elena De Laurentiis, Duccio Marignoli, Marco Pierini, Simonetta Prosperi Valenti, Giovanna Sapori e Laura Teza, è realizzata con la collaborazione della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto, impegnata in studi e ricerche nel campo della storia dell’arte e della cultura in Italia con particolare riguardo al territorio regionale, dell’Associazione Amici della Galleria Nazionale dell’Umbria che ha finanziato i restauri delle miniature e di Luxottica, azienda leader mondiale nel settore dell’ottica, che ha fornito le potenti lenti d’ingrandimento che permetteranno ai visitatori di ‘scoprire’ le miniature, particolare dopo particolare, ripercorrendo fra l’altro le modalità di fattura delle opere stesse.