Aggirato il lieve promontorio roccioso a sud di Pantai Cenang, si entra nella baia attigua di Pantai Tengah (“spiaggia di mezzo”), una tranquilla lingua di sabbia lunga circa un chilometro. La spiaggia qui è migliore, ma in certi punti l’acqua è torbida per il materiale detritico della folta vegetazione che assedia la baia.

Come Cenang, anche il villaggio vacanziero di Tengah si sviluppa lungo l’unica strada parallela al mare, che qui però ha tratti ancora vergini, non edificati. A sud, la seconda spiaggia di Tengah, separata e totalmente occupata da tre complessi alberghieri di pregio, al pari di una spiaggia privata, è la soluzione prediletta da giovani famigliole e da tour operator locali e stranieri, italiani compresi, con pacchetti davvero convenienti.

L’attività preferita dai turisti, alla quale nessuno vuole rinunciare, consiste nel perlustrare le numerose isole dei dintorni in barca, lancia, motoscafo, gommone o battellino, in particolare l’escursione a Pulau Tepor, a un tiro di sasso, al vicino santuario naturale di Pulau Singa Besar e al lago di Pulau Dayang Bunting. Per queste ed altre, ci si può rivolgere al proprio albergo, oppure alla Enesty Travel, situata dentro al Frangipani Resort, o alla Mayflower Acme Tours al Sun Village.

All’esterno di resort super organizzati e autosufficienti, barche e attrezzatura da sub li noleggiano anche allo Scuba Link, posizionato all’inizio della baia, accanto a un souvenir shop. Negozi con oggetti artigianali e da regalo li trovate un po’ dappertutto, mentre i mini-market, dove acquistare cibi e bevande per gite e spuntini al volo, sono raccolti attorno all’incrocio della strada per Kuah e più a sud, nel breve tratto che divide le due spiagge di Pantai Tengah. Qui risiede pure l’emporio della Silk Gallery, un’interessante esposizione di tessuti, manufatti e abiti in seta e in batik. Da non perdere gli straordinari capannoni della Sun Gallery al Sun Village, nel cui interno si trova la Sun Spirit Gallery, che propone raffinati oggetti dal moderno design ottenuti con materiali e lavorazioni tradizionali, e la Sunflower Handicraft, uno tra i più noti empori di articoli artigianali, d’antiquariato e primitivi, raccolti in giro per l’Oriente dal suo proprietario Mr. Jeffery. Per un po’ di svago notturno, il funpub disco & nightclub Cocojam, al Frangipani Resort, chiude i battenti alle 2.

Continuando oltre la seconda spiaggia di Tengah, un verde passaggio collinare di 300m conduce al bivio di Tanjung Malai, il capo nell’estremo sud-ovest dell’isola. A sinistra trovate subito un’altra lunga distesa di arena semideserta, dominata dal Sri Indan, un albergo gestito dalla Telekom Malaysia ma aperto a chiunque. Il paesaggio, visto dalla costa meridionale, offre una suggestiva successione di isole, isolotti e scogli di ogni forma e misura che emergono dal mare. A destra del bivio, in un’apertura tra le rocce, c’è la moderna stazione balneare dell’Awana Porto Malai, costruita sul mare, ideale per praticare sport acquatici. Accanto, l’attracco per motoscafi d’alto bordo e proprio sulla punta, si estende il molo privato della compagnia Star Cruise, con lussuose navi da crociera che fanno la spola tra Singapore e Phuket in Tailandia, saltellando per una settimana tra isole da sogno (1200 euro). Idem per i grossi velieri della Star Flyer.

Alloggi a Pantai Tengah

Pantai Tengah, più piccola e meno turistica di Pantai Cenang, è limitata a una decina di alberghi, coi nuovi resort appartati nella spiaggetta in prossimità del capo di Teluk Baru. Gli altri, allineati sulla spiaggia maggiore, offrono soluzioni più semplici a prezzi accessibili. Entrando da Pantai Cenang, il primo albergo che s’incontra dalla parte del mare è l’essenziale Green Hill Beach Motel, con rustici capanni in legno fissati sull’arena, ai piedi del promontorio. Appresso, il Tanjung Malie Beach Motel è ugualmente scadente, ma possiede ugualmente alcuni chalet più curati e costosi. Segue il Sugary Sand Motel, stesso genere, e poco oltre, in una verde nicchia isolata, si scorge il grazioso e attrezzato Sunset Beach Resort, col bar-ristorante di fronte al mare e 28 confortevoli bungalow di categoria superiore, inseriti nel rigoglioso giardino dell’ampio Sun Village. Evitate però le camere vicine alla strada, troppo rumorose. Rinomata la cucina malese del suo Matahari Restaurant, tra sagome di barche e arte esotica.

Cento metri più avanti c’è l’incrocio di Kuah, dominato da un supermarket e da un paio di negozi per turisti. Si trova a destra e a bordo spiaggia, nel centro della baia, c’è l’ingresso al popolare e apprezzato Charlie Motel & Restaurant, che coi suoi 56 comodi chalet in stile malese tradizionale e l’ottimo pesce servito in un panoramico patio, rappresenta la soluzione migliore in rapporto al prezzo. No tv, no telefono e no Internet, ma tanta pace e tranquillità.

Appartato all’estremità meridionale della baia, il grande Frangipani Langkawi Resort & Spa, ex Langkawi Village Resort rinnovato nel 2007, vanta una cornice panoramica d’eccezione, davanti a un ampio arco di sabbia dorata, palme da cocco, isole e montagne nitide, che quasi si toccano. Le 99 abitazioni, dotate di a/c, telefono, tv-sat, frigo e ampie vetrate, sono divise tra camere ariose e graziosi chalet in muratura, entrambi col balcone o la veranda di fronte al mare. Anche la piscina, il The Boat House e il Coco Beach Restaurant, dove ogni sera si esibiscono in musiche e danze tradizionali, sono orientati verso il tramonto. Assistenza medica e ai bambini per una vacanza serena con tutte le comodità a un prezzo non eccessivo.

Alle spalle del Frangipani, oltre il breve tratto roccioso, si apre l’altra spiaggia di Tengah, occupata da tre estesi resort d’alta categoria. Dopo il mini-market e il souvenir shop, si stende il vasto complesso a forma di “E” dell’Holiday Villa, l’unico first class di Pantai Tengah, con 258 camere affacciate su due grandi piscine e sul mare, prati all’inglese a bordo spiaggia, tennis, squash, fitness, beauty saloon, Internet point, grande sala da ballo, department store esentasse e raffinata cucina italiana da Mario’s. Accanto, il gruppo di solidi fabbricati del Federal Villa, diventato la dependance “economica” dell’Holiday Villa, coi clienti che possono usufruire delle strutture di entrambi i resort. Accanto, adagiati ai piedi della collina che chiude la baia, si scorgono gli armoniosi edifici malesi a tre piani disposti a “U” del The Lanai Beach, che racchiude 95 camere spaziose, 9 ville, ristorante, beach bar e un’elegante piscina a forma di laguna.

Pantai Kok e dintorni

Dopo 2km di saliscendi collinare si arriva al regale 5 stelle Sheraton Langkawi Beach Resort, situato in posizione panoramica sulla Teluk Nibong, la graziosa baia poco a est di Pantai Kok, distante 24km da Kuah. La mezzaluna di Kok, protetta da colline calcaree ricoperte da foresta pluviale, possiede la più bella spiaggia dell’isola, l’acqua qui è cristallina e, anche se scarseggia di palme, la scenografia è decisamente tropicale. Nell’idillica Pantai Kok, il tempo trascorre sereno tra fondali bassi e bagni di sole, mentre la vita notturna il più delle volte si consiste in due chiacchiere adagiati su amache cullate dalla brezza del mare di Andaman. Nei resort si danno un gran da fare con intrattenimenti e show vari, ma alla fine tutti finiscono a piedi nudi sulla sabbia, attratti dal fruscio delle onde e da una straordinaria cupola di stelle.

A Pantai Kok la natura è sovrana. Si tratta di un chilometro abbondante di insenatura con l’immancabile strada parallela a bordo spiaggia, che prende il nome dalla località omonima e raduna le sue attività commerciali. La dozzina di alberghi economici che costellavano la parte centrale della baia sono stati rimossi ad eccezione del bar-ristorante Inapan Mama’s (tel. 04-9551352), rinomato per i suoi hamburger, con una ventina di camere ai piani superiori. Luogo d’incontro per un drink in compagnia, aperto fino a notte fonda. Alla sua sinistra, l’attraente facciata del The Last Resort invita a cenare nell’ariosa sala a bordo spiaggia, ma preparatevi a spendere qualche denaro in più. La lunga distesa di case in stile thai tradizionale, che sbuca dal verde fino a inoltrarsi nel mare, nella parte occidentale della baia, appartiene al fantastico Summer Palace, una sfarzosa ricostruzione scenica eretta interamente in legno, voluta nel 1999 dalla 20th Century Fox per le riprese del film Anna & the King. Oltre agli arredi e ai cimeli originali del set, oggi ospita anche un negozio di souvenir e un ristorante thai. Il palazzo è aperto dalle 9 alle 19. Merita una visita anche il vicino isolotto di Burau, preziosa base per uccelli migratori.

Negli immediati dintorni, Kok offre altre attrazioni turistiche di buon livello. Ad appena 1km a nord incontrate il moderno villaggio turistico dell’Oriental Village, case malesi a 2-3 piani che ospitano negozi, ristoranti e un elegante centro commerciale duty-free, con abiti firmati, oggetti in vetro soffiato e articoli di lusso, noto per i suoi prezzi competitivi. Al suo interno c’è pure l’Oriental Inn, con 30 confortevoli camere di categoria medio-alta. Tutto il villaggio è stretto attorno alla stazione della funicolare Langkawi Cable Car, che conduce alle due piattaforme circolari costruite sulla vetta del Mat Cincang (708m), dalle quali si gode un magnifico panorama dell’arcipelago, purché il cielo sia limpido. Bello anche il viaggio di trasferimento, su comode cabine rosse dalle grandi vetrate. Secondo la leggenda Mat Cincang e Mat Raya, i monti più alti dell’isola, erano due famiglie di giganti in lite: i rampolli delle rispettive famiglie stavano per sposarsi, ma durante i festeggiamenti scoppiò un furioso scontro tra i due schieramenti perché il ragazzo fu scoperto a flirtare con un’altra donna.

Dal villaggio, sulla sinistra, una stradina conduce in breve al parcheggio della splendida cascata di Telaga Tujuh (“Sette Laghetti”), che scivola lungo la parete rocciosa di 88 metri, con salti che formano sette piscine naturali. Dal piazzale ai piedi della collina, gremito di bancarelle ricolme di cibi, bevande e souvenir, in quindici minuti si salgono alcune centinaia di scalini e il ripido sentiero tra la foresta sbuca nella radura in cima alla cascata, dove si trova un laghetto. La spessa erba rampicante che vi cresce attorno è ritenuta opera di fatine buone e la gente del posto la usa per strofinarsi la pelle allo scopo di tenere lontani gli spiriti cattivi. Occorre fare attenzione ai giocosi macachi dalla coda lunga: niente bagagli incustoditi e poca confidenza. Da Pantai Kok, ci si arriva comodamente a piedi con una passeggiata di circa un’ora, ma evitate di andarci durante la stagione secca.

Per alloggiare, oltre alle soluzioni già citate, pochi minuti a est di Pantai Kok risiede l’armonioso Tanjung Sanctuary Langkawi, composto da 32 grandi bungalow sparsi su una penisola assediata dalla foresta, quasi tutti disposti in posizione panoramica sopra a due chilometri di costa privata, suddivisa in cale e lagune a esclusivo utilizzo dei clienti. Stanze come mini appartamenti, con letti king-size e balconi osservatorio, un singolare ristorante-palafitta costruito sul mare e tanta flora e fauna esotica al pari di una riserva naturale.

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