Si è conclusa da pochi giorni la sua grande mostra dal titolo Maurizio Galimberti - San Nicola reMade , 80 opere esposte al piano nobile della Villa Reale di Monza che segnano una svolta artistica nella sua arte fotografica. " È stato emozionante costruire un racconto che illustra lo splendore artistico e spirituale della Basilica di San Nicola e del Cappellone a Tolentino con il ciclo di affreschi del Trecento che sono attribuiti a Pietro da Rimini con i mosaici di polaroid e con le big polaroid che " ha dichiarato l'artista nell'intervista pubblicata a dicembre sul mensile Class. Con la stessa idea e impostazione del lavoro di Tolentino ma in chiave surreale e in un inedito scenario suggestivo, l'ex forno Bassini del 1860 di Città della Pieve, appena restaurato fino al 15 marzo è in corso Surrealisme Perugino by Maurizio Galimberti, un altro lavoro straordinario sugli affreschi rinascimentali del Maestro Pietro Vannucci detto Il Perugino, nato appunto a Città della Pieve.

Maurizio Galimberti, artista di fama mondiale, sarà all'Accademia Filarmonica a Casale Monferrato il 17 febbraio per un incontro con il pubblico di appassionati di arte, di fotografia e di bellezza e, in una conversazione con la giornalista Mariateresa Cerretelli, parlerà del corpus della sua produzione. Il titolo dell'incontro è: L'arte del mosaico fotografico di Maurizio Galimberti . Dai più noti ritratti realizzati ai personaggi internazionali come Johnny Depp, Robert De Niro, Chuck Close, Michael Nyman o Lady Gaga , ai suoi Ready Made di ispirazione "duchampiana", dalla bellezza dell'Italia raccolta del suo libro imperdibile Viaggio in Italia, alla ricerca della grandiosità delle metropoli fino alla dimensione emotiva ed empatica degli affreschi, rivisitati dalla sua genialità d'artista . Durante la serata verrà proiettato il docufilm "San Nicola reMade" che ripercorre la mostra di Monza e il progetto prodotto da Alberto Marcelletti, con la regia di Luca Giustozzi.

Maurizio Galimberti nasce a Como nel 1956. Si trasferisce a Milano dove oggi vive e lavora. Si accosta al mondo della fotografia analogica esordendo con l'utilizzo di una fotocamera ad obiettivo rotante Widelux per poi nel 1983 focalizzare il suo impegno, in maniera radicale e definitiva, sulla Polaroid. Nel 1991 inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa ben presto testimonial ufficiale realizzando il volume Polaroid Pro Art pubblicato nel 1995, divenuto vero oggetto di culto per gli appassionati di pellicola polaroid di tipo integrale. Viene nominato "Instant Artist" ed è ideatore della "Polaroid Collection Italiana". Nel 1992 ottiene il prestigioso "Gran Prix Kodak Pubblicità Italia". Per Kodak Italia, realizza nel 2000 una mostra itinerante della serie I Maestri.

Continua la sua ricerca con Polaroid e reinventa la tecnica del "Mosaico Fotografico" che inizialmente adatta ai ritratti. Il primo esperimento risale al 1989 quando ritrae suo figlio Giorgio. Seguiranno i ritratti di Michele Trussardi, Carla Fracci e Mimmo Rotella dai quali è evidente il richiamo al fotodinamismo dei Bragaglia e la ricerca del ritmo, del movimento. Numerosi divengono i ritratti eseguiti nel mondo del cinema, dell'arte e della cultura. La popolarità e il successo con cui vengono accolte queste rappresentazioni di volti lo portano a partecipare come ritrattista ufficiale al Festival del Cinema di Venezia.

Nel 1999 è indicato dalla rivista italiana "Class" come primo fotografo-ritrattista italiano all'interno delle classifiche di merito stilate dal mensile. Il suo ritratto di Johnny Depp, realizzato durante l'edizione del Festival del Cinema di Venezia del 2003, è stato scelto come immagine per la copertina del mese di settembre del prestigioso Times Magazine.