Motivi vaganti – Nuove trame è un progetto di Franco Guerzoni in collaborazione con la Galleria Antonio Verolino di Modena, uno spazio che mette in dialogo le poetiche di alcuni importanti artisti del nostro tempo (David Tremlett nel 2015, Enzo Cucchi e Luigi Ontani nel 2016, e adesso Guerzoni) e la tradizione dell’arte tessile, con un’attenzione esclusiva alla produzione di arazzi e tappeti.

Il progetto, a cura di Davide Ferri, sarà inaugurato sabato 20 gennaio alle ore 18.00.

Motivi vaganti – Nuove trame si dispiega attorno a una grande opera – un tappeto interamente annodato a mano a Lahore, in Pakistan, a partire da un progetto grafico di Guerzoni, la cui immagine (indefinita e movimenta come quelle di ogni lavoro dell’artista) diventa fulcro narrativo e il centro energetico di tutta la mostra.

La sovrapposizione di toni e di colori che caratterizza ogni dipinto di Guerzoni, risultato di un “racconto del tempo” che prevede una fase di addizione, di costruzione della base materiale del dipinto attraverso strati successivi, e un’altra di sottrazione, scavo e rimozione, si traduce nel tappeto in una nuova dimensione materiale, in un diverso processo di emersione dell’immagine, grazie alla tecnica pot-dyeing che permette molte sfumature di colore, inoltre grazie alla particolare attenzione dedicata alle finiture e nello specifico nella rasatura di alcune aree dell’opera si ottiene la massima fedeltà al progetto dell’artista.

Del resto le immagini di Guerzoni sono state sempre aperte alla possibilità di vagare o trasmigrare da un linguaggio all’altro, come è avvenuto nei passaggi – l’artista li chiama “snodi” — che hanno segnato il suo percorso nel corso degli anni: dalla fotografia al disegno, dal disegno alla pittura e talvolta anche all’oggetto. “Rivedere un’immagine che conosco profondamente, volare dal proprio supporto a un altro –afferma l’artista – è come un effetto speciale”.

Quello del tappeto è stato in alcuni momenti un passaggio prefigurato (in certi disegni del passato compare l’immagine del tappeto), un approdo immaginato, un desiderio che per la prima volta, in occasione di questo appuntamento modenese, trova il suo compimento.

Oltre al tappeto, Motivi vaganti – Nuove trame includerà anche altri lavori: il progetto dipinto da cui deriva l’immagine riprodotta nel tappeto; alcuni disegni dell’artista realizzati in corso d’opera, che, più che progetti, sono da intendersi come immagini potenziali, o ritratti di un oggetto (il tappeto) ancora sconosciuto dall’artista; un arazzo in lana, tessuto a telaio in Sardegna, seconda opera prodotta dalla Galleria Antonio Verolino, recante le tracce di segni inquieti – fluttuanti sul bianco del tessuto e ricamati a mano – una riemersione, su un nuovo supporto, di forme e motivi che costituiscono da sempre la sua “archeologia personale”, reale e immaginaria.