Record di visitatori negli ultimi giorni del 2016 al Museo d'Orsay di Parigi. La punta è stata toccata giovedì 29 dicembre, quando 18.581 persone hanno visitato le esposizioni temporanee e permanenti. In seguito agli attentati terroristici, forte è stato il calo turistico che nei primi mesi dell'anno passato aveva fatto registrare flessioni nei musei-simbolo, quale è quello d'Orsay. Tuttavia, pur subendo una diminuzione del 13 per cento rispetto al 2015, il museo parigino si è assestato su un numero molto alto di visitatori, di poco inferiore ai 3 milioni. Da novembre in poi le code sono tornate alla biglietteria fino ad arrivare alle cifre massime di fine anno.

Il museo dell'Orangerie, dove sono custodite le celebri ninfee di Monet, ha comunque visto la sua frequentazione aumentare del 2 per cento per un totale di 781.585 visitatori nel corso del 2016. Fino al 30 gennaio all'Orangerie, galleria gestita dallo stesso Museo d'Orsay, è in atto l'esposizione La pittura americana degli anni '30.

È con il paesaggio che prendono il via le grandi esposizioni parigine del 2017. Al di là delle stelle. Il paesaggio mistico da Monet a Kandinsky comincia il 14 marzo e si protrarrà fino al 25 giugno. Preparata in collaborazione con l'Art Gallery dell'Ontario di Toronto, la mostra esporrà paesaggi di Gauguin, Denis, Monet, Hodler, Klimt, Munch e Van Gogh, ma anche rappresentanti della scuola canadese del decennio compreso tra il 1920-1930, come Lawren Harris, Tom Thomson e Emily Carr. Tradizioni mistiche laiche, cattoliche e protestanti entreranno in dialogo all'insegna del rapporto con la natura prima e dopo il cataclisma della Prima guerra mondiale.

Dal 13 giugno al 24 settembre sempre al Museo d'Orsay l'esposizione di punta sarà dedicata ai Ritratti di Cezanne. Verranno seguiti tre filoni tematici. Da una parte le caratteristiche pittoriche e tematiche della pittura del ritratto da parte di Cezanne e dall'altra il loro sviluppo cronologico con i cambiamenti di stile e di metodo. Infine la mostra si dedicherà a evidenziare la diversità dei modelli di Cezanne, sottolineando come questi abbiano influenzato le caratteristiche e lo sviluppo della sua pittura. L'obiettivo sarà non solamente offrire una selezione dei grandi ritratti dell'artista, ma anche presentare quelle opere molto particolari che rivelano alcuni aspetti più personali e umani dell'arte di Cezanne, fino ad oggi rimasti nell'ombra. La mostra si sposterà alla National Portaits Gallery di Londra il 26 ottobre e vi resterà fino all'11 febbraio. Ultima tappa alla National Gallery of Art di Washington dal 25 marzo al 1°luglio.

I capolavori del Bridgestone Museum di Tokyo, collezione Ishibashi Foundation saranno visibili al Museo dell'Orangerie dal 5 aprile al 21 agosto. Il percorso comincia con l'impressionismo per arrivare fino all'astrazione occidentale e orientale del dopoguerra. Monet, Renoir, Caillebotte, Cezanne, Matisse, Picasso, Pollock e Shiraga sono i protagonisti dell'esposizione. I capolavori della collezione del museo Bridgestone sono il frutto del gusto per l'arte di tre generazione della dinastia industriale degli Ishibashi. Il fondatore dell'impresa Bridgestone, Shojiro Ishibashi, cominciò a collezionare pezzi di arte occidentale a partire dagli anni Trenta del secolo scorso e nel 1052 fece edificare un museo nel cuore di Tokyo per stabilirvi la sua collezione. Oggi la fondazione che porta il nome della sua famiglia conserva più di 2500 opere, di cui 1600 gestite dal museo di Tokyo. Quella dell'Orangerie di Parigi è l'unica tappa occidentale della collezione in occasione dei lavori di ristrutturazione dell'edificio giapponese.