In mostra le più recenti opere fotografiche di Piero Mollica alla sua prima mostra personale presso la galleria Riccardo Costantini Contemporary. Evento all’interno del calendario del festival Architettura in Città 2015.

“Lungo i percorsi visivi di Piero Mollica l’architettura esercita una sorta d’ipnosi ammaliante che, dopo avere attratto lo sguardo nell’abbraccio artificiale delle sue algide geometrie, si trasforma in un’aspirazione formale ansiosa di frammentare lo spazio urbano per poi ricomporlo in una sfaccettata armonia. Nelle sezioni che l’obiettivo opera sul contesto urbano per confinarle entro i bordi della fotografia, l’architettura perde la sua interezza, e con essa la dimensione dell’abitare e della misura umana rinascimentale. I giochi combinatori delle forme si appianano, strappando al paesaggio lo strato più superficiale. Nella ricerca di Piero Mollica, lo strumento fotografico possiede quello stesso potere che gli antichi filosofi atomisti attribuivano all’occhio, vale a dire la capacità di intercettare il primo velo iconico staccatosi dagli oggetti per offrirlo alla conoscenza sensibile. […]

La città resta solo un pretesto, una miniera a cielo aperto utilizzata per l’estrazione di materiale da costruzione fotografica. Così, alternando estrazioni e perspicaci ricostruzioni, Piero Mollica riesce a pervenire ad una sorta di quintessenza urbana, diffusa in tutta l’età contemporanea, traendo dalle metropoli un distillato di vetro, cemento e pareti specchianti che, una volta raffinato nel suo laboratorio visivo, permette di godere esteticamente di una bellezza senza peso.

Dal testo critico di Michele Bramante

Piero Mollica, nato a Torino nel 1955, diventa fotografo professionista nel 1980. Alternando professione e ricerca personale realizza numerosi reportage di carattere sociale ed architettonico collaborando con importanti riviste nazionali ed internazionali. Oggi opera nel settore dell’editoria e della pubblicità avvalendosi della collaborazione di alcuni tra i migliori professionisti del settore. Svolge la sua attività in Italia ed all’estero avendo Londra, Parigi, New York e le città dell’estremo Oriente quali principali luoghi d’ispirazione.