Alberto Conci
Collabora con Meer da agosto 2020
Alberto Conci

Ha studiato teologia e filosofia a Trento, Padova, Brixen e Innsbruck.

Docente in un Liceo Scientifico di Trento, insegna anche nello Studio teologico e nell’Istituto di scienze religiose Romano Guardini di Trento e nell’Istituto di scienze religiose della facoltà teologica di Bolzano-Brixen.

Per alcuni anni si è occupato, presso il Dipartimento istruzione della Provincia autonoma di Trento, dei progetti di educazione alla pace, alla legalità e alla cittadinanza per la scuola.

Ha insegnato etica professionale e bioetica nei corsi per Educatore Professionale e per Operatori sanitari.

Ha collaborato per alcuni anni con l’Euregio – la regione transfrontaliera della quale fanno parte Trentino, Südtirol e Tirol – per la realizzazione di progetti comuni sulla convivenza europea per i ragazzi e le ragazze delle scuole secondarie dei tre Länder.

Giornalista pubblicista, ha collaborato e collabora con numerose riviste. Nel 2006 ha condotto alcuni studenti a intervistare il grande reporter polacco Ryszard Kapuscinski, curando poi, con Paolo Grigolli e Francesco Comina, il volume in cui è contenuta l’intervista (Ho dato voce ai poveri, Il Margine).

Fa parte del comitato editoriale della casa editrice Il Margine (dal 2019 collana Erickson).

È curatore, dopo Alberto Gallas, dell’edizione critica delle Opere di Dietrich Bonhoeffer (ODB) in Italia per la casa editrice Queriniana.

Vicino al mondo della pace e della cooperazione internazionale, ha collaborato con il sito di informazione Unimondo, per il quale è stato anche coordinatore scientifico dell’Atlante on line, e scrive sulla rivista di Pax Christi Mosaico di pace. È stato membro del consiglio di amministrazione del Centro di Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento e della Commissione giustizia e pace.

Da oltre dieci anni si occupa, con Natalina Mosna, di progetti per i giovani sulla storia tragica del terrorismo italiano. Da questo lavoro sono nati due libri (Sedie vuote. Gli anni di piombo dalla parte delle vittime; A onor del vero. Piazza Fontana e la vita dopo, Il Margine).

Ha la montagna “dentro” da quando, ancora bambino, ha cominciato a salire le cime delle Alpi e a scalare le pareti delle Dolomiti, dove continua ad arrampicare con figli ed amici in attesa di legarsi in cordata con i suoi nipotini, con i quali per ora percorre sentieri in quota. Affinché imparino fin da piccoli la solidarietà umana e lo stupore di fronte allo spettacolo inesauribile della natura e della montagna.

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