È in svolgimento in Salento fino al 9 novembre 2025 la quarta edizione di Yeast Photo Festival. Per raccontare, in una mostra con 14 progetti da tutto il mondo, le contraddizioni globali dell’alimentazione.
Il cibo è il rinforzo positivo più potente che esista a qualsiasi età e a qualsiasi latitudine. Da ciò ne consegue che il mondo si racconta attraverso ciò che arriva o non arriva nel piatto e in un’epoca di conflitti come quella che stiamo attraversando, il cibo diventa anche arma di guerra, simbolo di potere e specchio di profonde ingiustizie sociali.
Partendo da queste considerazioni ha preso abbrivio in Salento la quarta edizione di Yeast Photo Festival, in programma fino al 9 novembre 2025 con il titolo provocatorio: (N)ever enough. Troppo o troppo poco: sono queste le contraddizioni che divorano il pianeta. Una riflessione urgente e visivamente potente sul cibo e le mille contraddizioni che lo connotano. La rassegna culturale unisce fotografia, etica, ambiente, memoria e politica annoverando 14 progetti espositivi internazionali, talk, workshop e incontri con artisti di fama internazionale. Ha fatto da apripista l’ospite d’onore Martin Parr, che con lo stile ironico e caustico che lo contraddistingue ha allestito al Palazzo dei Marchesi del Tufo di Matino la personale Snack it! con oltre 60 immagini che esplorano il rapporto tra società dei consumi e rappresentazione del cibo. L’esposizione, co- prodotta da Creation, è stato un viaggio attraverso abitudini, rituali, eccessi e assurdità del quotidiano. «Viviamo in un mondo dove ogni desiderio gastronomico può essere soddisfatto all’istante, ma questa opulenza ha un costo elevato, per l’ambiente e per chi lotta per sopravvivere», spiega Edda Fahrenhorst, direttrice artistica del festival, mentre sei gigantografie di Parr installate sulle antiche mura di Gallipoli, hanno trasformato la città in una galleria a cielo aperto affacciata sul mare.
Un atlante visivo delle disuguaglianze alimentari
Il percorso visivo annovera estrapolazioni dai ricettari di famiglia, l’identità attraverso il gusto, la sostenibilità tra ricatti e risorse e la fame come strumento di guerra: sono questi i grandi temi al centro dei 14 progetti fotografici selezionati per l’edizione 2025. Tra i nomi in mostra, Ivor Prickett, vincitore del Pulitzer 2025, che con War on the Nile – Fragmented Sudan documenta come la fame venga utilizzata come arma nei conflitti africani. Blake Little, con la serie *Preservation, congela i corpi nel miele, trasformandoli in reliquie lucide e senza tempo. La fotografa vietnamita Hiền Hoàng, vincitrice del Premio Irinox save the food, riflette sulle tensioni tra diaspora e stereotipo in Across the ocean. Klaus Pichler denuncia lo spreco alimentare con le sue visionarie nature morte composte da cibo scaduto in One third. Cibo, dunque, come archivio, affetto dissenso, con progetti che toccano le corde dell’intimità e della resistenza culturale. In Ingrediente pentru un tort de miere cu dragoste, Sara Lepore parte da un errore di traduzione per ricostruire un viaggio emozionale tra Romania e Italia. Lucas Foglia, invece, propone una via alternativa al consumismo con A natural order, reportage sulla vita off-grid negli USA. Al polo opposto, Dániel Szalai racconta in Unleash your herd’s potential come il riconoscimento facciale venga applicato alle mucche in allevamento intensivo, tra sorveglianza e astrazione digitale.
Dal Salento all’Europa: un festival che cresce
Yeast 2025 consolida il suo respiro internazionale grazie alle collaborazioni con il Fotofestival »horizonte zingst« in Germania e il Fotofestival Lenzburg in Svizzera. Nel frattempo, il radicamento sul territorio si amplia: oltre ai comuni di Matino, il capoluogo Lecce, le cittadine di Supersano e Castrignano de’ Greci, il festival arriva per la prima volta a Galatina e Gallipoli. Il duo Flavio&Frank, nel progetto “Buone mani”, rende omaggio alla tradizione artigiana del pasticciotto galatinese e della manualità gastronomica, mentre a Castrignano, il Kora Contemporary Arts Center ospita Klaus Pichler con la sua denuncia sullo spreco globale. A Lecce l’educazione visiva vede protagonisti anche i bambini con la mostra fotografica Wow!, di Martin Parr pensata per i più piccoli, tratta dall’omonimo libro della collana Il mondo nei tuoi occhi. Un atlante visivo fuori dagli schemi, che invita bambini e ragazzi a osservare, domandare, interpretare. Fra talk show, workshop e letture portfolio, il programma culturale – cominciato il 25 settembre 2025 – è ricco e variegato, con nomi illustri e Yeast Photo Festival si conferma un osservatorio visivo e sociale sulle sfide del nostro tempo, unendo arte e attivismo, estetica e denuncia. Tra giganti della fotografia e nuove voci emergenti, il Salento è ancora una volta palcoscenico di riflessione globale.
Luoghi principali delle mostre:
Palazzo dei Marchesi del Tufo (Matino) – Martin Parr, Dániel Szalai.
Casa del Maestro (Matino) – Sara Scanderebech, Melissa Carnemolla.
Frantoio (Matino) – Blake little.
Kora Contemporary Arts Center (Castrignano de’ Greci) – Klaus Pichler.
Palazzo Scarciglia (Lecce) – Martin Parr - Wow!, Hiền Hoàng, Sara Lepore.
Museo Pietro Cavoti (Galatina) – Flavio&Frank.
Masseria Le Stanzíe (Supersano) – Lucas Foglia.
Spiaggia della Purità (Gallipoli) – Installazioni outdoor di Martin Parr.