La Fondazione Cassa di Risparmio di Fano presenta, dal 12 settembre al 30 novembre 2025, nella doppia sede di Palazzo Bracci Pagani e della Pinacoteca San Domenico, Concordi lumine maior. In poesia e pittura, mostra personale di Omar Galliani, a cura di Carlo Bruscia.
L’esposizione sarà inaugurata venerdì 12 settembre alle ore 18.30 presso la Pinacoteca di San Domenico, dove il poeta Davide Rondoni e l’artista Omar Galliani dialogheranno “Nel segno dell’arte” davanti ad un’installazione che si sviluppa lungo l’intera navata della chiesa.
A seguire, sarà possibile visitare la sede di Palazzo Bracci Pagani, che ospita oltre trenta opere a matita, carboncino o pastello su carta, tavola e pergamena, realizzate dall’artista dal 1977 al 2025. Un percorso che offre testimonianza della ricerca quarantennale di un artista che ha portato la grande tradizione del disegno italiano nel mondo, elevando la grafite ad una dimensione monumentale e ponendo l’attenzione su un “segno” che fa rima con “sogno”.
«L’impellenza febbricitante del fare pittura, scultura, disegno, poesia, musica – dichiara, infatti, Omar Galliani – mi congeda dal calendario della mesta e banale quotidianità. La creatività, unico antidoto alla ritualità del vivere quotidiano, mi consegna a un firmamento in continua evoluzione ed espansione».
La sala di Palazzo Bracci Pagani che ospita le opere Mantra (2013) e Blu oltremare (2023,) richiama per assonanza l’installazione realizzata da Galliani nella chiesa di San Domenico. Il blu, colore centrale nel suo percorso artistico e ricorrente anche nella tradizione barocca, diventa filo conduttore di un dialogo tra pittura e poesia. Il mantra, inciso nell’oro come preghiera della tradizione indù, testimonia la tensione verso la parola come origine e sostegno dell’immagine. È infatti dal testo, dalla scrittura e dalla dimensione poetica che nasce il lavoro stesso. Le opere blu, mai esposte prima, rappresentano così un capitolo inedito e centrale della ricerca artistica.
La mostra, nata da un’idea di Davide Rondoni e Omar Galliani, prende spunto dal plurisecolare intreccio tra parola e immagine, letteratura e arti figurative: il tema delle “arti sorelle” o dell’ut pictura poësis, come per secoli scrittori e artisti hanno definito tale prospettiva interdisciplinare.
Nel tempo, numerosi poeti – tra i quali Davide Rondoni, Alda Merini, Giuseppe Conte, Seamus Heaney, Roberto Mussapi, Guido Oldani, Alban Nikolai Herbst, Zingonia Zingone, Gian Ruggero Manzoni, Maurizio Cucchi, Italo Tomassoni – hanno dedicato alla ricerca di Galliani le loro composizioni. Ne risulta un intreccio di parole e di immagini, presenti in mostra attraverso una serie di pannelli che accompagnano le opere.
Il titolo del progetto, Concordi lumine maior è tratto dall’Allegoria della pittura e della poesia di Francesco Furini conservata a Palazzo Pitti. Nell’abbraccio tra le personificazioni della Poesia e della Pittura, il dipinto rappresenta visivamente il mutuo rapporto tra le due arti sorelle, suggellato dal motto Concordi lumine maior, che ricorda come la pittura e la poesia possano elevarsi a vicenda se investite della stessa luce in un rimando reciproco.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Fondazione Cassa di Risparmio di Fano con la prefazione di Giorgio Gragnola, presidente di Fondazione Carifano, i testi di Davide Rondoni e Omar Galliani, i componimenti poetici di Davide Rondoni, Alda Merini, Giuseppe Conte, Seamus Heaney, Roberto Mussapi, Guido Oldani, Alban Nikolai Herbst, Zingonia Zingone, Gian Ruggero Manzoni, Maurizio Cucchi, Italo Tomassoni e la documentazione fotografica delle opere esposte.