I dati di affluenza di compratori e visitatori alla 108° edizione di Pitti Immagine Uomo (Firenze, Fortezza da Basso, 17-20 giugno 2025), confermano le previsioni favorevoli della vigilia e mandano un messaggio positivo all'intero settore della moda e del lifestyle maschile e al mercato internazionale: i buyers esteri registrano un aumento di quasi il 3% rispetto al giugno 2024, mentre gli italiani registrano una leggera diminuzione, ma più per la coincidenza con gli scioperi nazionali dei trasporti proclamati il 20 giugno che per un minore interesse.
È Pitti Bikes il tema dei saloni estivi di Pitti Immagine e la bicicletta riassume il dualismo dei nostri tempi, quel dinamismo alla ricerca di un punto di equilibrio fra metropoli e borghi, natura e paesaggi urbani, fra conservare e inventare.
Le parole di Agostino Poletto, direttore generale Pitti Immagine:
Pensando all'attenzione che Pitti Immagine rivolge alla contemporaneità in ogni suo aspetto, la bicicletta ci è apparsa una sintesi ideale per il tema dei nostri saloni estivi. Nel quotidiano che si fa sempre più lifestyle, questo mezzo riveste un ruolo innovativo, ben oltre l’alternanza fra sport e mobilità. Un’andatura che cerca armonia, un tandem che aspira ad accordare anche gli opposti. Sostenibile, personalizzata, multiforme, diversa, traccia nuove prospettive.
Nel primo stand che visito, l’impermeabile, mi fa da guida il Patron. Mi mostra con orgoglio la varietà di modelli e materiali con cui realizza gli impermeabili, cui, quest’anno, aggiunge capispalla della ditta Laiatico, toscana doc. E ci tiene a precisare che proprio in momenti come questo, in cui si vocifera di crisi della Moda, un esempio da seguire è il suo, aggiungere nuovi settori alla collezione. Infatti la linea Laiatico, capispalla per giornate di sole, ha prodotto un aumento di clienti.
Fantastic Classic
Il richiamo di due stand, del settore Classico, Cucinelli e Ricci, non delude. Le novità di Cucinelli sono nelle giacche, ispirate ai primi anni 90, che si allungano leggermente. I pantaloni conservano linee morbide, pur mettendo in risalto la silhouette. I colori sono vividi, il rosa tende all’albicocca, il blu è di tonalità royale. L’amaranto resiste. Si affaccia il rosso corallo. Cucinelli, un perfetto ospite, attento a lenire la spossatezza che il caldo dei primi giorni produce nei visitatori, ha allestito nel centro dello stand un comodo salotto, dove ti invita a gustare una bibita fresca.
Anche l’ispirazione di Ricci è quest’anno tradotta in colori vividi e intensi. Sono ricordi dell’India e il suo bel libro “Stefano Ricci explorer arricchisce la collana con l’ambientazione dei capi della nuova collezione SS26 in India. SR explorer è insieme una guida ai luoghi, fotografati dal magico Steve Mc Curry, e una guida di moda, con la direzione creativa di Filippo Ricci: Alla visita dei luoghi, come sempre, il progetto aggiunge un contributo per il sostegno alla protezione della tigre che vivee nel Ranthambore National park e in selvagge distese del territorio.
La sfilata delle sfilate
Homme Plissé - Issey Miyake è il Guest of Honor di Pitti Uomo 108. Così Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti, giustifica l’onorificenza attribuita:
Per noi ciò significa riconoscere e valorizzare la qualità, la creatività e l'originalità di Homme Plissé - Issey Miyake, il suo successo su scala globale - e, al tempo stesso, sottolineare la capacità dell'attuale guida stilistica di rinnovare la quieta ed elegante magia del fondatore del marchio: uno degli stilisti, uno degli artisti che hanno segnato la storia della moda nel Novecento. Non mi azzardo a fare commenti da critico di moda, ma certo non posso non restare colpito dal connubio di eleganza, praticità, ricerca sui colori e i materiali, leggerezza di ispirazione e canoni artistici che caratterizzano il lavoro di Homme Plissé - Issey Miyake.
Altre due sfilate di guest designers
Altri due eventi speciali sono le sfilate di due Guest Designer: Niccolò Pasqualetti, toscano, e Hideaki Shikama, giapponese che si avvale di un pattern maker di Londra.
L’ispirazione di Pasqualetti, già finalista al LVMH Prize 2024, è un’elaborazione personale dell’Extra Large. Originale l’allusione al reggipetto nel menswear.
Per la SS 2026, il designer Hideaki Shikama riconnette il marchio Children of the Discordance con la sua essenza più autentica, quella fatta di contrasti culturali e caos visivo, elementi che hanno sempre alimentato la sua estetica anticonformista. Per Pitti Uomo 108 Shikama si ispira anche ai recenti viaggi n Vietnam. Tecniche artigianali come tinture nebulose, candeggiature manuali e layering ricostruito danno vita a capi che sembrano plasmati dal tempo.
Le camicie tagliate con rigore, le giacche strutturate, i pantaloni decisi e i bermuda dalle linee pulite grazie al pattern maker di Londra vengono rielaborate con spirito sovversivo, creando asimmetrie intenzionali, tinture sovrapposte e decostruzioni concettuali. Ne consegue una collezione che celebra lo scontro creativo tra culture, l’imperfezione come linguaggio stilistico e l’individualità come atto radicale nel menswear contemporaneo.
Anteprima stampa di Moda in Luce 1925–1955. Alle origini del Made in Italy
Il primo giorno di Pitti Uomo 108 viene presentata alla stampa nella sala della scherma “Moda in Luce 1925–1955.” Fino al 28 settembre 2025 occupa quattro sale del Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti. Gli archivi dell’Istituto Luce mostrano le origini del Made in Italy.
L’esposizione è mirata a ricostruire trent’anni fondamentali della storia della moda italiana, prima della sua definitiva affermazione internazionale.
Oltre cinquanta capi d’abbigliamento, accessori e contributi audiovisivi e fotografici articolano il percorso espositivo, pensato per raccontare come la moda italiana si sia andata definendo – tra innovazione tessile, ricerca estetica, artigianato d’eccellenza e strategie commerciali ben prima della famosa sfilata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti del 1952.
L'armonia delle proporzioni
Per descrivere il salone in modo nuovo, cerco degli stand che curano l’armonia delle proporzioni. Cominciamo da Caliban. Nato nel 1979, il marchio ha accompagnato i mutamenti del vestire maschile nel corso dei decenni garantendo il connubio stile e qualità. BelowTen propone un nuovo standard nell’abbigliamento urban outdoor, dove funzionalità ed estetica si incontrano. Stratificati per protezione e comfort, i capi sono pensati per temperature sotto i 10°. Creati da un incontro di talenti: Thomas, maestro del design che ha esplorato il workwear e l’abbigliamento tecnico; e Peter, appassionato di qualità, stile ed espressione. È una collezione dove innovazione ed eleganza si fondono. Progettata per adattarsi perfettamente sia alla vita urbana sia agli elementi naturali.
Occhiali da sole Cazal. Amato dai pionieri culturali, iconico, il marchio ha design futuristico e identità stilistica riconoscibile, fatta di codici propri.
Camiceria Mischia. Con oltre cinquant'anni di esperienza, tessuti pregiati, dettagli su misura, questa camiceria produce capi ineguagliabili.
Calzature GNL Una tecnologia rivoluzionaria pensata per chi considera la camminata una parte essenziale della vita quotidiana. Dalle strade cittadine alle gite del fine settimana, persino alle passeggiate in alta quota, queste calzature ridefiniscono il comfort in movimento.
Kizik. La tecnologia Hands Free Labs® si integra perfettamente con il design. Questa scarpa brevettata e originale, che non richiede l'uso delle mani, unisce praticità e uno stile audace. Non è necessario piegarsi, non è necessario allacciarla, basta indossarla e partire.
Uno di quegos. Una mentalità non convenzionale, un invito a esplorare identità diverse. Calzature dal design audace, Made in Italy, plasmate dall'espressione e dalla personalità individuali.
Pocca. Borse versatili e giocose, pensate per essere indossate in modi diversi. Realizzate in Italia e su misura, queste borse funzionali e artigianali sono fatte con neoprene impermeabile. Le texture intrecciate a mano sono reinventate con materiali ultra morbidi ma resistenti.
Tetto. Da Nagasaki, una collezione di pantaloni frutto dell'alta artigianalità giapponese. Ispirato al guardaroba militare e alle uniformi vintage, il design fonde linee rigorose con un fascino moderno. Una creatività che emana eclettismo e proiezione al futuro.
Colazione “spagnola”
Un gruppo di brand spagnoli ha scelto un incontro con la stampa di prima mattina, a colazione. Molto opportunamente, date le alte temperature nei giorni del salone. Molto interessante il brand spagnolo Guanabana, con 20 anni di esperienza di artigianato di ispirazione colombiana.
Borse, borsoni, braccialetti, cinture, espandrillas, cappelli, disegnati in Spagna, sono eseguiti in Colombia e Perù. Ogni capo è unico, fatto a mano con la maestria di antiche tradizioni. Anche eleganti cinture e accessori in cuoio di alta gamma, come quelle del produttore Leyva, si possono ammirare in questa esposizione.
La moda che fa storia
Pantofola d’oro, storica maison di calzature di lusso Made in Italy, celebra a Pitti Uomo 108 i 140 anni con la riedizione di un mito: la superleggera classic. Riprodotta (con le divise) in una capsule firmata Thebe Magugu, stilista sudafricano. Ispirazione il tradizionale tessuto swahili, i suoi colori e le sue geometrie, l’optical dei pavimenti in vinile e le sfumature della savana. La bottega artigianale nata nel 1886, ha sempre mantenuto alta qualità e legame profondo con il mondo del calcio. Deve il suo nome a John Charles, capocannoniere gallese della Juventus che, provando un paio di scarpe, disse: “Sono più comode delle mie pantofole”. Negli anni le hanno scelte dei fuoriclasse come Sivori, Rivera, Mazzola, Suarez, Altafini.
Questa capsule racconta una storia che va oltre la moda, ispirandosi al calcio di strada, oggi riconosciuto come sport, coi suoi campionati internazionali. La collezione immagina una divisa da calcio come simbolo di appartenenza, orgoglio e speranza per chi, spesso ai margini, può trovare proprio nello sport una via di riscatto. Come è stato, ad esempio, per Ronaldinho o Neymar, che hanno iniziato dal calcio di strada una carriera internazionale.
Sacchetti personalizzati
Gli stand che mostrano varie soluzioni di borse, sacchetti, imballaggi personalizzati tendono, chi più chi meno, a orientarsi verso la sostenibilità. Il mondo della Moda, va riconosciuto, almeno a dichiarazioni, è un campo che affronta da tempo alcuni dei problemi dell’ambiente. Di conseguenza anche l’indotto, come appunto il contenitore personalizzato, tende ad adeguarsi alle nuove esigenze. In particolare, dal 2008, Ecoshopper, partner di riferimento per aziende internazionali della cosmetica e dell’abbigliamento, si è impegnato concretamente nella sostenibilità. Trasformando le idee in soluzioni distintive – dal packaging agli accessori - con un design d’impatto, garantisce prodotti su misura di alta qualità.
La costante ricerca di materiali innovativi e il rigoroso controllo del processo produttivo, attestati dalle certificazioni GRS, EcoVadis e FSC, senza trascurare la creatività, soddisfano un mercato sempre più esigente.