L’America Latina accoglie Francesca Leone con tre grandi mostre personali a lei dedicate per presentare in Cile, Argentina e Brasile il progetto espositivo “Metamorfosi”, a cura di Giacinto Di Pietrantonio. La prima mostra sarà inaugurata giovedì 6 marzo 2014 alle ore 19.30 al MAC | Museo de Arte Contemporáneo di Santiago del Cile, a seguire sarà la volta di Argentina e Brasile. L’invito, rivolto a Francesca Leone da alcune delle più significative istituzioni culturali per l’arte contemporanea del Sudamerica, testimonia ancora una volta la vitalità e il dinamismo di questa vasta area geografica, uniti all’interesse per l’eccellenza dell’arte italiana. L’organizzazione generale e il catalogo sono a cura de Il Cigno GG Edizioni.

Il progetto espositivo, nell’intenzione del curatore, si articola in una serie di opere che ricostruiscono il percorso creativo di Francesca Leone, caratterizzato dal «mutamento della forma e della struttura dei soggetti rappresentati». Una metamorfosi non ancora del tutto compiuta, una trasformazione in atto che l’artista ritrae nel suo divenire, di cui rimangono sempre visibili delle tracce, come nota Di Pietrantonio, «soprattutto grazie all’impiego di materiali inusuali, le forme dei mondi di appartenenza e le origini del mutamento». Nel ritrarre questo processo in evoluzione, utilizzando materie organiche come plastica, colle, bitume, segatura, sabbia, l’artista rappresenta l’unità di Corpo e Terra e penetra nel cuore di «questioni fondamentali come la vita che si compie nella e con la natura, in quanto da sempre trasformata in mezzo di circolazione simbolica».

Dall’identità individuale dei Ritratti, Francesca Leone approda al «mutare dello scorrere delle forme come della vita che cambia» dei cicli Flussi Immobili e CorpoTerra. Il paesaggio diventa corpo umano femminile riconducendo alla mitologia dove la Terra è il corpo della dea Gea o Gaia. La Terra Madre genera i monti la cui morfologia diviene soggetto delle opere metamorfiche dell’artista. Le montagne, archetipi del profondo, basti pensare al Monte Olimpo dei Greci, nel loro carattere ascensionale, come nota il curatore, rappresentano per gli uomini e le donne, esseri stratificati, «il luogo della salita, della sfida e del raggiungimento della vetta, metafora del compimento della meta e, perché no anche, come in questo caso, di quella dell’arte».

La ricerca estetica di Francesca Leone s’inscrive nella più alta tradizione artistica della metamorfosi, dimensione centrale dell’umanità, generatrice di miti, che esperisce la Terra come «organismo unico e complesso, in cui tutto è collegato». I precedenti illustri ripercorrono la storia della cultura europea, dall’Odissea che narra del promontorio della Maga Circe alle Metamorfosi di Ovidio (43 a.C.), dall’Apollo e Dafne di Bernini (1622-1625) dove la ninfa si trasforma in alloro per sfuggire al dio Apollo, alle provocazioni di Marcel Duchamp e alle analisi di George Bataille, che nel 1929 introduce il concetto di “informe” nell’arte e scrive che «quello che conta è la messa in movimento delle forme». Una tradizione resa attuale dalle tensioni ecologiche della nostra epoca.

Francesca Leone nasce a Roma in una famiglia di artisti; il padre Sergio è il celebre regista, autore di alcuni capolavori della cinematografia mondiale, la madre è la prima ballerina al Teatro dell’Opera di Roma. Dopo aver seguito il corso di scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma, decide di dedicarsi interamente alla pittura. Frequenta una scuola di perfezionamento, laureandosi, sotto la guida del professore Lino Tardia, alla Rome University of Fine Arts. Inizia la sua attività espositiva nel 2007, partecipando alla mostra, curata da Claudio Strinati per l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite, ai Musei Capitolini di Roma. Segue la sua prima personale al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo nell’aprile 2008.

È con Bonalumi, Gallo, Guccione e Mitoraj una degli artisti invitati a realizzare un’opera per la mostra “Galilei Divin Uomo”, aperta nel dicembre 2008 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma (le Terme di Diocleziano trasformate in basilica da Michelangelo, oggi Chiesa ufficiale dello Stato Italiano) su iniziativa della World Federation of Scientists, conclusasi dopo più di quattro anni nel 2013. A fine 2008 Palazzo Venezia a Roma le dedica una mostra personale curata ancora una volta da Strinati. Nel marzo del 2009 viene invitata dal Comune di Napoli ad esporre le sue opere a Castel dell’Ovo. A giugno realizza ed espone il ritratto del maestro Ennio Morricone, cui l’American Academy in Rome assegna il premio “Mc Kim 2009”. A fine giugno è invitata ad esporre una parte consistente della sua produzione pittorica nel Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (MMOMA) di Mosca; durante questa esposizione, curata da Maurizio Calvesi, l’artista viene nominata Membro Onorario dell’Accademia Russa delle Belle Arti. Nel marzo del 2010 la Galleria Valentina Moncada le dedica una personale a Roma dal titolo “Flussi Immobili”.

Nello stesso periodo viene invitata a partecipare alla mostra “Arte Contemporanea per il Tempio di Zeus” nel meraviglioso scenario del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, insieme alle opere di altri cinquanta artisti internazionali (tra cui Afro, Arman, Mimmo Jodice, Hermann Nitsch, Daniel Spoerri, Aaron Young). Per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia le viene commissionata un’opera su Giuseppe Garibaldi: il ritratto è esposto, da settembre 2010 ad aprile 2011, nel Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma, per la mostra dal titolo “Giuseppe Garibaldi… Tutt’altra Italia io sognavo” ed è scelto come quadro icona dell’esposizione. Nel 2011 espone al Padiglione Italia della LIV Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. A giugno 2012 è tra gli artisti scelti per il dialogo tra arte e sport agli Internazionali BNL di Tennis di Roma al Foro Italico.

Sempre a giugno 2012 nei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, per la mostra dal titolo “Il Viaggio in Italia di Fëdor Dostoevskij”, l’artista realizza un ritratto del celebre romanziere russo su incarico degli organizzatori (Museo della Città di Mosca, Museo Statale di Letteratura di Mosca, Museo Donazione Umberto Mastroianni, Il Cigno GG Edizioni). Affascinata dal rapporto tra l’acqua, la sua purezza, la sua forza dicotomica, e ciò che il viso esprime sotto il suo influsso, concentra la sua ricerca ed espressività pittorica su questo, con il ciclo dei “Flussi Immobili”. Dal 2010 l’Opera Gallery ne ottiene l’esclusiva per le sue sedi di Parigi, Montecarlo, Miami e Londra. La galleria della capitale inglese apre con una sua personale la nuova stagione espositiva dopo la conclusione delle Olimpiadi. Nel 2013 viene invitata dal Padiglione Cuba a partecipare alla LV Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. La mostra, dal titolo “La Perversión de lo Clásico: anarquía de los relatos”, è un dialogo tra 7 artisti cubani e 7 artisti internazionali. A cura di Marco Tonelli, al PAN (Palazzo delle Arti) di Napoli realizza la mostra “CorpoTerra” dal 14 dicembre 2013 al 9 febbraio 2014.

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Orari di apertura
Martedì - Sabato 11.00 - 19.00
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