Da quanto tempo la Cina spia Stati Uniti e Canada con dei palloni atmosferici, probabilmente non lo sapremo mai. Ma la notizia di un pallone spia cinese, che ha attraversato i cieli americani per una settimana, prima che un jet da combattimento F-22 lo abbattesse il 4 febbraio, al largo della costa della Carolina del Sud, ha fatto scalpore. Soprattutto perché, oltre a questa notizia, è poi seguita l’ammissione, da parte del Dipartimento della Difesa (DOD) degli Stati Uniti, che in precedenza palloni simili si erano già introdotti nello spazio aereo statunitense.

Si è parlato di almeno altri tre avvistamenti, tutti avvenuti durante l'amministrazione del presidente Donald Trump. Intrusioni che allora erano state classificate come “fenomeni aerei non identificati” o UAP. Questa rivelazione, che precedentemente era coperta da segreto, spiegherebbe perché i massimi funzionari statunitensi non erano a conoscenza delle incursioni che avvenivano sul loro Paese. Passaggi, che invece erano seguiti con attenzione e in tempo reale, dai sistemi di sorveglianza militari.

Non si ha conoscenza precisa di quando il Pentagono abbia identificato per la prima volta questi UAP, come oggetti legati ad azioni di spionaggio. Ma è certo che i funzionari hanno mantenuto le informazioni segrete, per evitare di far sapere alla Cina che i loro sforzi di sorveglianza erano stati scoperti, e nello stesso tempo per controbattere le loro osservazioni con inganni elettronici e di altro tipo. Tuttavia, la questione dei palloni stratosferici, cioè in grado di arrivare a quote di oltre 30.000 metri, era arrivata all’attenzione dei Media ben prima dell’incursione del pallone cinese. Infatti, è quando il Pentagono ha reso pubblico il rapporto con i risultati preliminari, ottenuti dalla task force che il DOD aveva istituito nel 2021 dietro mandato governativo, che si è venuti a conoscenza dello scorrazzare di numerosi palloni, o simili, nei cieli americani.

UAP e palloni

Questa task force, appositamente creata allo scopo di “individuare, analizzare e catalogare gli UAP che potrebbero potenzialmente rappresentare una minaccia per il volo aereo e per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, ha raccolto numerose segnalazioni di avvistamenti UAP, ottenuti da testimonianze attendibili, come piloti militari in servizio attivo. Oggetti in seguito identificati, in massima parte, come palloni sonda o stratosferici, senza però riuscire a determinare con precisione il loro scopo o nazionalità.

In seguito, per meglio tracciare questi eventi aerei, nel luglio 2022 il DOD ha creato l'All-domain Anomaly Resolution Office (AARO), per tracciare UAP nell'aria, nello spazio e perfino sott'acqua. Il primo e tanto atteso rapporto pubblico, di questo nuovo reparto dell’Intelligence americana, ha classificato 510 avvistamenti UAP, utilizzando le informazioni raccolte da una varietà di agenzie di intelligence e rami militari, insieme alla Federal Aviation Administration, alla National Oceanographic and Atmospheric Administration, al Dipartimento dell'Energia e alla NASA. Di questi 510 avvistamenti, 163, sono stati identificati con certezza come palloni o "entità simili a palloni", senza però accertare quanti di questi possano essere state veicoli di sorveglianza straniera. Mentre 171 rimangono: "non caratterizzati e non attribuiti", e quindi restano un mistero.

La Cina ammette

Se l’abbattimento del 4 febbraio, non ha ancora fornito certezze sulla reale natura del pallone, la sua paternità però è certa, dopo le ammissioni della Cina, che si è scusata per l’incursione della mongolfiera, affermando che si trattava di un innocente pallone meteorologico e non di una piattaforma di spionaggio. La Cina, inoltre, allo scopo di rafforzare le proprie dichiarazioni, ha provveduto a licenziare Zhuang Guotai, capo del servizio meteorologico cinese. Una mossa però poco credibile, perché lo stesso funzionario era da tempo destinato a occupare il ruolo di responsabile di un altro dipartimento.

La risposta di Pechino però, non ha affatto tranquillizzato gli americani, tanto che il presidente Biden, che avrebbe aspettato a far abbattere il pallone per motivi di sicurezza, ha riscritto parte del suo discorso sullo Stato dell'Unione nella parte che riguarda Pechino e, contemporaneamente, ha cancellato la visita programmata in Cina del Segretario di Stato Antony Blinken.

Il pallone abbattuto il 4 febbraio, che aveva un diametro di quasi 60 metri e trasportava una struttura munita di pannelli solari e antenne, apparteneva senza alcun dubbio alla categoria dei palloni stratosferici, in grado cioè di volare a quote variabili fra i 24.000 metri e i 37.000 metri di altezza, ma la sua quota di tangenza, intorno ai 18.000 metri, ha immediatamente destato sospetti al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che dopo averlo sorvegliato per alcuni giorni, si sono predisposti ad abbatterlo. Eppure, nonostante i mezzi modernissimi a disposizione degli americani, e la notevole grandezza del pallone, il primo missile Sidewinder lanciato da un F-16, ha mancato il bersaglio, e solo un secondo tiro ha raggiunto e fatto esplodere il pallone.

Se consideriamo che ogni Sidewinder costa oltre € 400.000, possiamo immaginare l’inutile spreco di denaro per questo genere di azioni, che peraltro vanificano, distruggendole, la raccolta delle strumentazioni unite al veicolo, attività attualmente in corso per questo pallone, da parte di reparti speciali della Marina statunitense e canadese.

UFO o sfacciati spioni

All’abbattimento del 4 febbraio, sono seguite altre tre intercettazioni simili da parte dei caccia americani, che hanno distrutto altri tre UAP, in altrettanti giorni: uno sopra l'Alaska (10 febbraio), un altro mentre sorvolava il territorio dello Yukon in Canada (11 febbraio), e l’ultimo nei cieli del Lago Huron al confine tra Stati Uniti e Canada (12 febbraio). La portavoce per la stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha dichiarato durante la conferenza stampa di lunedì 13 febbraio, che questi ultimi oggetti, erano tutti più piccoli rispetto al primo pallone, e che erano stati abbattuti solo a scopo cautelativo. Attualmente, ha aggiunto la Jean-Pierre, “sono in corso analisi approfondite per stabilire la loro natura e provenienza”, confermando inoltre che non esiste alcuna prova che siano di natura aliena o extraterrestri, ma che in realtà siano, molto più prosaicamente, mezzi di sorveglianza di origine terrestre.

Questi ultimi oggetti erano immediatamente apparsi molto diversi dall'enorme pallone cinese, abbattuto fuori della costa della Carolina del Sud il 4 febbraio. Infatti, oltre a essere più piccoli, stazionavano intorno ai 12.000 metri, una quota normalmente frequentata da voli aerei civili e militari, e quindi, essendo potenzialmente pericolosi per il volo, sono stati abbattuti, non prima però di averli seguiti e osservati, per determinarne, oltre che le dimensioni; di quale natura fossero; se fossero in qualche modo pilotati; o in grado di muoversi autonomamente, grazie all’ausilio di piccole eliche, come quelle utilizzate dai droni.

I dati preliminari hanno mostrato che tutti e tre, oltre a non avere equipaggio, non sembravano trasmettere alcun segnale di comunicazione, “anche se il lavoro di raccolta di informazioni non si è ancora concluso, e quindi, al momento, non vi è una certezza assoluta”, come ha asserito l'ammiraglio John Kirby, coordinatore per le comunicazioni strategiche presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale, degli Stati Uniti. L’oggetto intercettato sui cieli dell'Alaska è stato descritto: “come delle dimensioni di una piccola macchina". Mentre quello sopra lo Yukon era "cilindrico e sembrava essere un piccolo pallone metallico con un carico legato sotto di esso. L’ultimo, invece, quello sul Michigan, mostrava una forma atipica, quasi ottagonale, con numerose corde attaccate all’involucro.

Alla domanda formulata durante una conferenza stampa a Glen D. VanHerck, comandante del North American Aerospace Defense Command (NORAD), se si può escludere che gli oggetti siano di origine extraterrestri, il Generale ha testualmente detto: "A questo punto delle indagini non possiamo escludere nulla”, anche se, durante la stessa occasione, altri funzionari della Sicurezza Nazionale hanno dato per scontato che qualsiasi “cosa” abbia abbattuto l'Air Force, non erano sicuramente oggetti alieni, ma dispositivi costruiti sul nostro pianeta. La teoria attuale, infatti, ipotizza è che si tratti di piattaforme di osservazione cinesi, russe, forse indiane, inviate per testare le capacità di reazione dell'intelligence americana, e scoprire quanto velocemente gli Stati Uniti si accorgano di un'intrusione aerea su loro siti sensibili, e quanto velocemente i militari siano in grado di rispondere a tali incursioni.

Squadre di recupero specializzate, sono al lavoro per trovare e recuperare i detriti dei carichi utili trasportati dagli oggetti, ma l’operazione resta di difficile attuazione. Infatti, i rottami, già piccoli e fragili per loro natura, sono caduti in zone remote e molto difficili da raggiungere. Quelli dell'Alaska settentrionale e dello Yukon, sono precipitati in aree remote e accidentate, mentre i detriti del lago Huron sono probabilmente finiti nelle sue acque profonde. Il recupero di “detriti significativi, inclusi tutti i sensori e i pezzi elettronici", come sta avvenendo per il pallone cinese, consentirebbe ai funzionari statunitensi del DOD, dell'F.B.I. e della Royal Canadian Mounted Police, di identificare con certezza la loro provenienza, e cosa stavano facendo sui cieli del Canada e degli Stati Uniti, anche se il loro scopo, come già sostenuto, appare di una chiarezza lampante, in quanto strumenti utilizzati per la guerra elettronica, una guerra sottotraccia che non ha mai smesso di esistere fin dalla nascita della radio e del Radar.

Un po' di storia

I palloni atmosferici, comunemente utilizzati da molti Paesi per ricerche scientifiche e studi dell’alta atmosfera, sono generalmente involucri in lattice, gonfiabili con gas più leggeri dell’aria come idrogeno o elio. Possono essere di piccole dimensioni, come i palloni sonda, mentre i palloni stratosferici, destinati a quote ben più maggiori dei primi, sono fabbricati con polietilene. Generalmente sferici, a volte ricoperti da un sottile strato di materiale riflettente, sono difficilmente individuabili dai normali radar di sorveglianza, e allo stesso tempo, quando otticamente visibili sono spesso scambiati per “misteriosi” oggetti volanti.

Il loro funzionamento si basa sul principio di Archimede. Sfrutta la spinta verso l'alto esercitata da un gas più leggero dell'aria, che viene introdotto nel pallone in proporzione sufficiente, a far si che si possa espandere durante la salita nell'atmosfera, grazie al riscaldamento solare. Il sistema è generalmente composto da due componenti: il pallone stesso e il cosiddetto “treno di volo”, dove si trovano gli strumenti dedicati alle osservazioni.

Le loro origini hanno radici lontane, mentre i primi esperimenti con equipaggio risalgono agli areostati ad aria calda dei fratelli Montgolfier (1783). È però solo verso la fine del Diciannovesimo secolo, che i palloni atmosferici iniziarono a essere utilizzati anche a scopo militare. L’esercito italiano, per esempio, tramite il Gruppo Aerostieri del Genio (1884), utilizzava areostati vincolati (legati a terra tramite cavi), che ospitavano un osservatore munito di binocolo e telefono. In questo assetto furono utilizzati nel 1887 in Africa (Abissinia), allo scopo di sorvegliare il territorio durante i movimenti di truppe. Il passaggio dall’uomo alle macchine fotografiche comandate a distanza, fu una conseguenza naturale, e già dai primi del Novecento la sezione fotografica del Genio, eseguì i primi rilievi delle città di Venezia, Ostia e Pompei.

I palloni furono utilizzati anche come arma. I primi esempi noti riguardano i palloni bomba, che le truppe austro-ungariche utilizzarono durante l'insurrezione della Repubblica di San Marco, nel 1848. Un impiego, che fu ripreso durante la Seconda guerra mondiale dalla Gran Bretagna, con l’Operazione Outward, e dal Giappone, con i palloni bomba Fu-Go. Gli inglesi utilizzarono piccoli palloni a gas, che andando alla deriva dal suolo britannico, volavano verso i paesi conquistati o alleati dei tedeschi, con l’intenzione di provocare cortocircuiti alle linee elettriche, grazie all’utilizzo di cavi metallici appesi ai palloni. Altri erano dotati di piccole bombe incendiarie che, in alcuni casi, riuscirono a provocare piccoli incendi nelle foreste.

I Giapponesi avevano intenzioni ben più ambiziose. Il loro intento era bombardare gli Stati Uniti, e in alcune occasioni vi riuscirono. Sebbene non vi sia un conteggio preciso delle incursioni che i nipponici tentarono sul suolo americano, l'unico evento riportato al tempo dalla Stampa, fu l’esplosione di un ordigno, rinvenuto il 5 maggio 1945 nei dintorni di Bly, una piccola località dell’Oregon, che provocò la morte di cinque bambini e una donna.

In modo simile a quanto accaduto recentemente con il pallone cinese, le autorità degli Stati Uniti e del Canada non avevano alcun sospetto di simili incursioni. Ma quando nei primi giorni del 1945 Newsweek pubblicò un articolo titolato: Il mistero dei palloni, l'Office of Censorship (Ufficio per la Censura) chiese alla stampa e alle radio di non menzionare in alcun modo palloni o palloni bomba, con il duplice scopo di evitare panico fra la popolazione, e non dare al nemico informazioni circa il successo delle loro incursioni. Successo che fu conseguito il 10 marzo 1945, quando l'esplosivo portato da uno dei palloni provenienti dal Giappone, causò l'interruzione della linea elettrica che alimentava l'edificio che ospitava l’impianto nucleare di Hanford Site, dove avveniva la produzione del plutonio, che sarebbe stato impiegato per la realizzazione della bomba lanciata sulla città di Nagasaki.

Alla fine del conflitto e con l’inizio della Guerra Fredda, le attività militari e civili con palloni sonda si moltiplicarono anche negli Stati Uniti, ma la natura spesso segreta di questi voli, obbligò l'Ufficio per la Censura a continuare il controllo delle notizie. Una segretezza che corrispose al periodo di maggiori avvistamenti di oggetti strani nei cieli americani, dal 1946 al 1949, e contribuì ad alimentare le voci sui complotti del Governo per nascondere la vera natura dei dischi volanti, ormai diventati “di moda” sulla Stampa.

Emblematico è il Caso Roswell, forse il più famoso caso di UFO, che sebbene sia avvenuto nel 1947, è stato definitivamente spiegato solo nel 1994, con la desecretazione di tutti i documenti relativi all’Operazione Mogul, un progetto top secret della United States Air Force, che consisteva in microfoni posti ad alta quota tramite l'ausilio di palloni sonda, il cui scopo primario era il rilevamento a lunga distanza delle onde sonore generate da eventuali test di bombe atomiche dell'Unione Sovietica. Fu uno di questi palloni che precipitò a Roswell, dando inizio a una delle migliori coperture, durata decenni, che il Governo americano sia mai riuscito a realizzare: come lo schianto di un'astronave aliena.

L’idea di sfruttare mezzi aerei per “osservare” dall’alto ha quindi radici lontane, e seppur la comparsa del radar, e l’incalzante sviluppo della microelettronica, abbiano consentito l’evolversi dell’odierno telerilevamento, sia a scopi civili che militari, grazie all’utilizzo di modernissimi mezzi aerei e satellitari, il più leggero dell’aria non è mai stato abbandonato.

L’utilizzo dei palloni nel terzo millennio è quindi una realtà, sebbene poco conosciuta, e molto utile per motivi economici e tecnici. Un pallone, infatti, ha costi assolutamente irrisori, e per questo motivo se ne possono lanciare molti, affidandoli alle correnti che si trovano nella stratosfera, fra i 18 e i 55 chilometri. Sfruttando i venti prevalenti a queste quote, che si muovono da ovest a est, palloni e dirigibili possono essere tranquillamente lanciati dai territori della Cina, Russia, India o Corea del Nord, e dopo alcuni giorni sorvolare in relativa tranquillità, il territorio continentale dell’America Settentrionale, senza utilizzare alcuna fonte di alimentazione per muoversi, anche se l’utilizzo di piccoli motori elettrici a elica, potrebbe consentire loro un qualche tipo di controllo.

Inoltre, la loro struttura di sottilissima plastica, li rende quasi invisibili ai radar di sorveglianza, se questi non sono preventivamente tarati su questo tipo di mezzo aereo, cosa avvenuta negli Stati Uniti dopo l’avvistamento del primo pallone, e che ha poi consentito ai radar del NORAD (organizzazione congiunta del Canada e degli Stati Uniti, che fornisce un quadro d’insieme sulla situazione di ogni oggetto volante nell'ambito aerospaziale del Nord America) di rilevarne in pochi giorni altri tre.

Ma oltre allo spionaggio e alla guerra elettronica, i nuovi materiale e tecnologie permetteranno ai palloni stratosferici, di compiere un vero progresso nel loro utilizzo a scopi civili: diventare dei transatlantici dei cieli, ed è ciò che propone la società statunitense Space Perspective. Avete mai sognato di vedere la Terra come un astronauta? Con la proposta della Space Perspective potremo farlo breve! Infatti, Nettuno, la prima navicella spaziale trasportata da una mongolfiera, è già in fase di costruzione. Agganciata a un pallone stratosferico, e controllata a distanza, Nettuno fluttuerà nella stratosfera terrestre, galleggiando tra le correnti naturali a circa trenta chilometri dalla superficie della terra, un po’ come un satellite a bassa quota. Da qui il nome di “stratellite”, neologismo coniato dall’unione di stratosfera e satellite.

La navicella sarà dotata di un’ampia vetrata panoramica e di ogni comfort, compreso un lussuoso bar, per intrattenere gli otto passeggeri più il pilota. Certo, non sarà impresa facile trasportarla. Progettata dallo studio di design londinese PriestmanGoode, la mongolfiera spaziale sarà agganciata a un enorme pallone aerostatico di 200 metri di diametro, riempito con gas idrogeno.

Secondo i programmi, la navicella partirà dal Kennedy Space Center della Nasa, in Florida. Una volta raggiunta la quota di tangenza, Nettuno si muoverà seguendo le correnti, alla velocità di 18 km/h. Infine, terminato il viaggio nella stratosfera, scenderà fino ad ammarare nell’Oceano Atlantico, o nel Golfo del Messico, dove gli ospiti troveranno una lussuosa nave pronta ad accoglierli e ricondurli a terra.

Se siete interessati, potete prenotare un posto fin da ora, basta andare sul sito della Space Perspective (https://thespaceperspective.com/) e lasciare un anticipo di 1.000 dollari, ma ricordatevi che prima di imbarcarvi dovrete saldare il biglietto di 125.000 dollari!