Dobbiamo capire che esistono altri mondi in altre parti dell’Universo, con tipi differenti di uomini e animali.

(Tito Lucrezio Caro, 70 a.C.)

La concezione aristotelica della centralità dell'uomo nell'universo è ormai obsoleta, le prove sull’esistenza di civiltà extraterrestri si possono trovare sia nelle cosmologie antiche che nelle testimonianze di alti ufficiali militari.

Esploriamo la tematica ufologica con un ‘serio’ ricercatore e reporter indipendente, Carlo Di Litta, autore di diversi articoli per importanti riviste di settore. Ha pubblicato per Uno Editori il libro Cosa nascondono i Governi? Scie chimiche, hharp, ufo, ebani, codice alieno. Inoltre, è l’ideatore e organizzatore dal 2012 al 2018 del Convegno Nazionale “Alienology”.

Come ti sei avvicinato all’ufologia?

Ho vissuto il primo avvistamento all’età di 5 anni. Una sera, con i miei genitori eravamo in autostrada verso Caserta, la mia città natale, ero steso nei sedili posteriori guardando assorto il cielo quando vediamo un oggetto sferico, leggermente ovoidale, di color bianco latte brillante, tagliare il nostro campo visivo procedendo da destra verso sinistra a una velocità che mai avevamo visto. L’oggetto si fermò all’improvviso e, focalizzando lo sguardo per circa venti secondi, lo vedemmo vibrare su se stesso muovendosi a zig zag. Stupito chiesi a mio padre che rispose ironicamente: “Sarà un Ufo!”. Subito dopo l’oggetto sparì verso l’alto come in un gioco di prestigio. Fu la prima volta che sentii questa parola e da allora ho guardato il cielo con occhi differenti.

È stato un segno significativo che ha aperto la tua coscienza alla possibile esistenza di realtà extraterrestri, non credi?

Infatti, per me nulla arriva per caso e nel corso della mia vita ci sono stati molti altri segni. L’anno successivo, a fine luglio, ebbi un avvistamento simile. Insieme alla mia famiglia ed alcuni amici, eravamo sul terrazzo di casa per vedere i fuochi d’artificio e, improvvisamente, vedemmo un oggetto con un bagliore brillante privo di scia solcare il cielo con un’andatura anomala. Iniziavo a capire che l’informazione imposta nella società era limitata e cominciai a leggere delle riviste specializzate, constatai che il fenomeno degli avvistamenti Ufo era molto diffuso sia in Italia che nel mondo, basta pensare al celebre caso Roswell, ma non era facile esporsi in famiglia o con gli amici senza essere additato come pazzo, scelsi di non parlarne. Poi per una decina d’anni non assistetti a nessun avvistamento, stavo terminando gli studi universitari.

Fino al 2003, un anno che fu uno spartiacque per me. Vivevo a Londra per lavoro e una sera, rientrando a casa, decisi di non prendere l’ascensore, nonostante abitassi al decimo piano, e salendo le scale vidi improvvisamente un enorme oggetto discoidale con una leggera cupola molto visibile e contemporaneamente ai due estremi della mia visuale vidi due aerei e al centro l’oggetto, era fermo come sospeso nell’aria e aveva delle luci centrali intermittenti e multicolorate. Corsi frettolosamente a bussare a un amico e andammo fuori, in quei pochissimi secondi lo vedemmo più in alto e più piccolo e poi sparì. Quando rientrai in Italia assistetti a un altro avvistamento insieme a mio fratello, eravamo in autostrada e vedemmo un oggetto color bianco latte che iniziò ad emanare delle luci e compiere delle evoluzioni che riuscimmo a filmare. Da allora mi sono dedicato scientificamente a questo fenomeno.

Nel 2007 mi trasferii a Ravenna e conobbi Rosalba Fazio, una donna eccezionale, e Claudio Naso che ritengo uno dei più grandi ufologi del mondo, ma che in quel periodo era nella fase finale della sua vita. Condivisero con me la loro esperienza ufologica documentata e sentii l’impulso interiore di divulgare la loro storia. Finalmente giungevano delle risposte alla domanda che mi posi da bambino sull’origine dell’essere umano e sul suo percorso evolutivo.

Organizzai il primo convegno con mostra fotografica a Rimini il 15 giugno 2011, il giorno dell’eclissi parziale di Luna. Durante una pausa caffè vidi sul lato visibile della Luna un oggetto su base cubica ruotare e riflettere diversi colori, lo rividi il giorno seguente da casa mia. Dalla scannerizzazione dei fotogrammi sono venuti fuori dei simboli, alcune lettere simili a quelle dell’alfabeto ebraico.

Qual è l’obiettivo del tuo libro Cosa nascondono i governi?

L’obiettivo è quello di forzare le istituzioni e i governi a rivelare la verità perché è un diritto che appartiene a tutti gli esseri umani.

Il libro è suddiviso in due parti, nella prima io e il coautore Quinto Narducci abbiamo condiviso le nostre esperienze di avvistamenti corredate da parecchie immagini, mentre nella seconda parte abbiamo cercato di tessere la tela di tutte le prove che, come hai detto bene, confermano fin dall’antichità l’esistenza e il contatto con altre civiltà galattiche. Se analizziamo testi e raffigurazioni di culture che vanno dal Giappone alla Cina fino all’America Latina, possiamo constatare le prove dell’interazione tra umani e alieni. Anche in alcuni racconti cosiddetti mitologici, nelle leggende celtiche, si narra di persone che venivano portate in cielo su vascelli trasparenti con una luce brillante, racconti che combaciano perfettamente con quelli più recenti di persone che hanno assistito ad avvistamenti o che sono state contattate e anche, in alcuni casi, prelevate da esseri extraterrestri. Il libro raccoglie inoltre le testimonianze di persone sia nel mondo civile che militare.

L’innovazione tecnologica ha avuto un balzo incredibile negli ultimi trent’anni, è plausibile che siano state trasmesse all’uomo da queste civiltà extraterrestri?

Assolutamente sì, ho avuto conferme in questi anni da esponenti dei vertici militari internazionali e della NATO, senza dimenticare le testimonianze del colonnello Corso e di Robert Dean.

Un divulgatore che ritengo importantissimo è Michael Wolf, autore del celebre libro I Guardiani del cielo, edito da Verdechiaro Edizioni grazie alla splendida traduzione di Maurizio Baiata. Wolf ha confermato l’esistenza di civiltà intelligenti nello spazio, svelando il più grande segreto nascosto all’umanità. Tornando ai testi antichi, dalla Genesi della Bibbia ad altri, si narra della creazione di un ibrido ad opera di alcune civiltà extraterrestri e attuata inserendo un frammento del loro DNA su un ominide presente a quel tempo sulla Terra. Il nostro legame con certi tipi di razze è certo, quando si parla di razze aliene ci si inoltra in un campo sconfinato, il potere dei media ha influito negli anni imponendo lo stereotipo dell’alieno grigio piccolo, macrocefalo e con gli occhi grandi. In realtà le razze sono tantissime, alcune molto simili a noi nella struttura corporea, nei lineamenti ed altre molto differenti.

Sia nei testi che nelle testimonianze di diversi contattati si narra che centinaia di migliaia di anni fa le razze sulla terra erano più numerose di quelle che conosciamo e avevano caratteristiche differenti, in particolare esisteva un popolo con la carnagione bluastra che si è estinto. Alcune divinità indiane sono raffigurate proprio con la pelle blu e si spostano in cielo su tappeti o altri oggetti, probabilmente tra le razze che hanno contribuito a innestare dei segmenti del loro DNA a quello dell’ominide presente sul pianeta c’è proprio questa razza con pelle bluastra. Anche l’amico Gaspare De Lama, membro del celebre Caso Amicizia, relatore del convegno che organizzai a Ravenna, testimoniò che tra le razze appartenenti alla Confederazione Galattica era presente proprio quella dalla pelle bluastra.

Parliamo di attualità, si parla di flotte spaziali, cosa sta succedendo nel mondo ufologico?

Innanzitutto posso dire che l’informazione è cambiata a partire dal 2017, quando è iniziata una leggera disclosure da parte dei militari e del Vaticano che detengono la maggior parte delle informazioni. Da testimone posso affermare che il numero di avvistamenti degli ultimi due anni in Italia è straordinario. In particolare, a Ravenna nel maggio 2021 ho avuto delle segnalazioni per 14 giorni consecutivi.

Da diversi anni Putin non partecipava alle assemblee dell’ONU ma a fine settembre del 2020 fu presente, nella videoconferenza parlò di superpotenze spaziali, affermando che la Russia si era fatta promotrice di un patto, quello di non inviare armi nello spazio e di non fare fuoco contro oggetti spaziali provenienti dall’esterno.

Era il periodo in cui l’allora Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva ufficializzato la nascita della flotta spaziale Usa con un inno e un logo simile a quello di Star Trek, con l’intenzione di arruolare oltre ventimila uomini. Ebbene, in poco tempo questa flotta spaziale ha scalato le gerarchie militari e le diverse branche dell’esercito americano ed è stata inserita nella comunità di Intelligence.

Inoltre, nel marzo del 2022, il Congresso americano ha approvato un disegno di legge che riguarda la Difesa, investendo oltre 770 milioni di dollari per l’istituzione di un ufficio specializzato sullo studio degli Ufo avente come obiettivo di prevedere e catturare questi oggetti. Lo scorso dicembre 2021 la NASA ha reso noto uno studio sociologico condotto dall’Università di Princeton insieme a oltre 24 teologi esperti in astrofisica, incentrato su come reagirebbe l’umanità all’annuncio dell’esistenza della vita extraterrestre e sulle modalità da utilizzare per comunicare la notizia al pubblico onde prevenire le reazioni di allarme e panico.

Ancora, qualche giorno fa, ho letto che sono stati desecretati oltre 150 documenti del famoso studio, tenuto dal Dipartimento della Difesa statunitense tra il 2007 e il 2012, chiamato AATIP - Advanced Aerospace Threat Identification Program, cioè “Programma Avanzato per l’Identificazione delle Minacce Aerospaziali”.

Alla fine del 2017 i dettagli dello studio sono stati raccontati ai giornalisti da un ex funzionario dell’Intelligence militare, Luis Elizondo, che aveva diretto l’equipe.

Inoltre, il quotidiano inglese The Sun appellandosi al Freedom of Information Act, in base al quale si possono richiedere documenti di interesse pubblico, si è fatto promotore della desecretazione di altri 150 documenti che confermano l’esistenza degli Ufo e contengono la descrizione degli effetti biologici dovuti agli incontri ravvicinati con questi oggetti e con esseri alieni come nausea, mal di testa, ustioni, conseguenze dell’esposizione a radiazioni elettromagnetiche. Conosco queste informazioni da almeno 25 anni, avendo raccolto testimonianze di contattati. Alcuni esponenti dei vertici militari che ho ascoltato hanno confermato che le superpotenze non possiedono né la competenza né la tecnologia per riprodurre i movimenti e la velocità di quelli che definisco “aereomobili extraterrestri”.

Stiamo davvero vivendo il tempo dell’apocalisse, della rivelazione di determinate realtà funzionale ad un ampliamento delle coscienze.

Il mio motto è “La verità appartiene a tutti!”. Ricordo alcune pagine del libro di Micheal Wolf in cui descrive l’incontro con degli esseri che nel gergo ufologico vengono definiti “nordici”, molto alti, con capelli lunghi tra il biondo e il rosso scuro, racconta che davanti a lui vide aprirsi un portale, uno stargate, ed entrò. Alcune civiltà galattiche possiedono una padronanza e una conoscenza delle leggi fisiche superiori certamente alla fisica che conosciamo, riescono a utilizzare il potere del pensiero ma alcune istituzioni e alcune famiglie importanti, i cui nomi sono ormai noti, non vogliono che l’uomo si riappropri di certe capacità che lo renderebbero indipendente dal sistema coercitivo in cui vive da parecchio tempo.

Recentemente mi hai inviato delle foto su un avvistamento particolare, ce ne parli?

Si tratta di un avvistamento del giugno 2018 a Ravenna. Mi trovavo in attesa alla stazione dei pullman, erano circa le 20.45, quando vidi dalla zona del mare verso Marina di Ravenna, arrivare un disco bombato bianco, come la caramella tic tac per capirci, puntare il mio campo visivo e girare verso destra, con un movimento così silenzioso e armonico che sembrava strisciasse su una pista immaginaria. Successivamente attraversò orizzontalmente il mio campo visivo ed ebbi la prontezza di scattare quattro foto col mio smartphone, finché non fece uno scatto istantaneo verso l’alto, ebbi il tempo di scattare un'ultima foto. Nella sequenza dei fotogrammi si vede abbastanza bene l’oggetto e la sua forma. Bisogna dire che le immagini perfette sono rare perché la macchina fotografica non riesce a riprodurre una certa gamma di frequenze. Ho condiviso queste foto in alcune conferenze di cui sono stato relatore.

Per concludere, cosa suggerisci all’essere umano in questo momento storico?

L’essere umano è solito ragionare in termini individuali, direi “umanocentrici”, se ragionasse in termini macrocosmici si renderebbe conto che è una piccola cellula di un organismo infinito con cui condivide lo spazio e il tempo in questa dimensione. Quando una cellula si ammala produce degli effetti anche sulle altre parti dell’organismo. In questo momento, a parer mio, la cellula pianeta Terra non è messa molto bene. Siamo una grande famiglia e, proprio per i difficili momenti che stiamo vivendo, dobbiamo essere uniti per affrontare meglio le difficoltà. Dobbiamo guardare gli esseri che abitano l’universo con una maggiore apertura del cuore, con amore e non con terrore perché facciamo parte di un unico campo magnetico, di un'unica energia da cui proviene tutto.