“Ogni uomo vorrebbe vivere a lungo, ma nessuno desidera invecchiare”, così scriveva Jonathan Swift l’autore de I Viaggi di Gulliver e così possiamo considerare il benessere cognitivo: un viaggio. Un viaggio che ci protegga dalle insidie del tempo, che ci faccia vivere con più leggiadria la nostra quotidianità, senza tralasciare anche ironia e originalità.

Possiamo considerare il principale protagonista di questo percorso il nostro cervello, probabilmente il componente più affascinante del corpo umano. Come è strutturato il nostro cervello? Da un punto di vista strettamente anatomico esso è diviso in due parti chiamate “emisferi” (destro e sinistro), ciascuno dei quali è composto da quattro sezioni più piccole chiamate “lobi” (frontale, temporale, parietale, occipitale).

I due emisferi sottendono abilità peculiari. L’emisfero deputato al controllo delle parole e più in generale del linguaggio viene considerato “dominante” e nella maggior parte delle persone che scrivono con la mano destra corrisponde all’emisfero sinistro. Nell’altro emisfero, detto “non dominante” e corrispondente quindi all’emisfero destro, risiedono invece le abilità che ci consentono di elaborare le informazioni visive e spaziali. Nei mancini questo discorso è rovesciato, ma ci sono delle eccezioni.

L’emisfero non dominante è anche l’emisfero della creatività e delle cosiddette “abilità pragmatiche”, come dare un connotato emotivo a un discorso, comprendere ironie e metafore, sfruttare la comunicazione non verbale, ecc. Spesso le abitudini ci portano a settorializzare eccessivamente l’attività cerebrale, impedendo ai due emisferi di collaborare.

Mettere in connessione i nostri emisferi è di fondamentale importanza per favorire l’attività del cervello e mantenerlo in buona salute.

Da queste evidenze e da questi obiettivi sono nate numerose metodiche di stimolazione non farmacologica cerebrale. Particolare attenzione ha suscitato in questo ambito la cosiddetta “neurobica”.

La neurobica, parola derivata dalla fusione dei termini “neuroni” e “aerobica”, è una sorta di ginnastica cerebrale composta da insiemi di esercizi, problemi o rompicapo mentali che migliorano il rendimento cognitivo. È stata proposta per la prima volta da Lawrence Katz e Manning Rubin, neurobiologi dell’Università di Duke.

La neurobica ci insegna a utilizzare le nostre potenzialità in modo nuovo, spingere il cervello a fronteggiare le esperienze quotidiane in modi alternativi, sperimentare nuove situazioni con lo scopo di favorire la stimolazione dei domini cognitivi.

Attraverso questo tipo di training della mente possiamo potenziare le sinapsi (i collegamenti) tra i neuroni: è come accendere più lampadine della nostra casa per orientarci meglio. Si tratta di un training dedicato che spezza la routine quotidiana, creando situazioni inaspettate che richiedono soluzioni alternative e producono abilità più raffinate.

Mantenere attive le sinapsi tra i neuroni e creare nuovi collegamenti è vitale per migliorare la funzionalità del proprio cervello. Oggi utilizziamo sempre meno le nostre potenzialità mentali: televisione, Internet e sempre meno lettura, ci portano ad usare con parsimonia il nostro cervello con il rischio di cadere nell’abitudine e di non utilizzare al meglio le nostre potenzialità cognitive.

Nei training di neurobica i 5 sensi vengono stimolati all’unisono per migliorare la capacità del nostro cervello di formare nuovi collegamenti tra i diversi tipi d’informazioni e sollecitazioni provenienti dall’ambiente.

Qui di seguito troverete 15 semplici e facili esercizi di neurobica da fare quotidianamente anche per più volte!

Buon Lavoro!!!!!

Esercizi

  1. Vestirsi a occhi chiusi
  2. Utilizzare una sola mano per compiere azioni come abbottonarsi la camicia, infilarsi le scarpe o vestirsi (meglio se si utilizza la mano con cui non si scrive)
  3. Utilizzare la mano con cui non si scrive per lo spazzolino da denti
  4. Allacciarsi le scarpe ad occhi chiusi
  5. Fare il nodo della cravatta o mettere gli orecchini con e senza specchio
  6. Infilare la cintura dei pantaloni senza guardare
  7. Aprire l’armadio e cercare di riconoscere i propri vestiti con il tatto
  8. Provare ad utilizzare la mano con cui non si scrive per impugnare la forchetta o il cucchiaio
  9. Mettere a posto le posate nel contenitore senza guardare
  10. Ascoltare un brano musicale in posizione seduta ad occhi chiusi
  11. Odorare cibi diversi e i condimenti in cucina: riconoscerli e denominarli ad alta voce
  12. Toccare, manipolare, cibi ed oggetti quotidiani: riconoscerli e nominarli ad alta voce
  13. Toccare e manipolare oggetti con forte contrasto sensoriale (ruvido/morbido, freddo/caldo, legno/metallo,); riconoscerli e nominarli ad alta voce
  14. Odorare, gustare sapori diversi: riconoscerli e nominarli
  15. Fare attenzione e sottolineare con la denominazione ad alta voce i diversi suoni in casa (sveglia, telefono, citofono, lavatrice, asciugacapelli, frullatore, caffettiera).