Parlare del Sacro Femminino è impresa assai ardua. Per farlo bisogna affidarsi alla percezione che si ha di questo. Quindi dal “principio”.

In principio fu l’amore, qualcosa di molto sacro che ognuno di noi possiede e può sperimentare giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, respiro dopo respiro.

La donna, per quanto mi riguarda, è la manifestazione del principio dell’amore, da lei nasce la vita con la partecipazione dell’uomo. Lei genera ed instilla per prima la vibrazione dell’amore attivando nel suo ventre, insieme all’uomo, quella Scintilla Divina per chi deve incarnarsi per giungere, attraverso questo atto di estasi d’amore, nella dimensione terrena.

Poi ci sono le donne risvegliate nella loro dimensione spirituale più profonda anche quelle che non hanno consapevolezza del sacro che è in loro e di quella che è la “mission” su questa frequenza terrena. Sono quelle dove il Sacro Femminino si manifesta in ogni loro espressione, divenendo la “luce” che illumina il percorso di chi si affianca a loro. È quella donna che possiamo definire carismatica, magnetica, che ti attrae e non sai perché. Eppure, quel perché, è lì davanti a te. Fino a quando scopri che quell’attrazione proviene dalla bellezza della sua anima perché in essa si riconosce la bellezza di ciò che ha creato Dio.

Un mio amico che ormai ha lasciato il corpo, mi spiegò cosa intendeva per carismatico. Mi raccontò che un giorno mentre si trovava insieme ad altri suoi colleghi presso la casa del rettore per discutere di lavoro, da un corridoio in penombra, si avvicinava lentamente qualcuno. Prima che quella figura si manifestasse erano tutti in piedi senza sapere il perché. Quella figura in penombra che si avvicinava reggendosi su un bastone era la madre del rettore.

Lo stesso accade quando s’incontra una donna che in sé ha il Sacro Femminino.

Una donna che non sai chi è ma per la quale senti dentro di te una vibrazione che ti fa quasi diventare arrendevole e, allo stesso tempo, ti fa percepire tutta la tua forza. Sta giungendo a te qualcosa di speciale che dall’oscurità è capace di illuminare il tuo e il suo stesso percorso e ti fa vedere una luce abbacinante mai vista prima.

La luce che con gli occhi fisici non è possibile vedere.

Ha un’energia così potente che non si può descrivere ma si comprende che non giunge dal suo corpo fisico. Un corpo che emana sensualità, nell’eccezione di quanto dagli uomini inteso, è facile dire che è luminoso, armonioso, ecc. ma, in queste donne c’è qualcosa di magico.

Si avverte che lei va verso la bellezza di quella luce che nasce dall’amore. In quel momento non è solo lei che ti entra dentro ma ci sei anche tu e l’unica cosa che desideri è penetrare dentro di lei per diventare un tutt’uno con lei.

Mi viene in mente una celebre frase di J.W. Goethe: “Vivere con qualcuno o vivere in qualcuno, fra la gran differenza”.

Quando incontri la donna-dea allora accade qualcosa di veramente sconvolgente perché vivi contemporaneamente con lei e dentro di lei e lei con te e dentro di te.

È questa la magia.

Ecco perché davanti a questa luce che ti accarezza avverti come il bisogno di arrenderti e rendere omaggio a colei che solo con lo sguardo e la sua energia ti fa percepire il tocco divino.

Inizia a sgorgare come una fonte di acqua incontaminata lungo il tuo cammino. Percepisci la grazia e comprendi che solo col tocco della sua mano può elevare la tua anima e fare di te un essere di luce risvegliato.

Sì, perché l’uomo è un essere Divino sulla terra che sovente ha bisogno di essere ri-svegliato.

Ti accorgi che lei è sempre alla ricerca della verità e porta te, mano nella mano, verso questa ricerca e sempre più in profondità. Ti accorgi che è una donna che ha un ruolo importante nella tua vita perché con lei e attraverso lei puoi raggiungere il livello più elevato della frequenza dell’amore.

Ti educa nel silenzio a conoscere cos’è l’amore e come innamorarti in ogni istante sempre più dell’amore.

Eppure, queste sono donne che pur potendo vedere il Divino dentro se stesse cercano di minimizzare così tanta bellezza ed elevazione.

Tu sai che in lei invece c’è una dea che ti farà vedere il divino in ogni cosa che ti circonda perché lei è la dea.

Inizi ad avere una percezione diversa delle cose e di te stesso. Si passa inconsapevolmente da uno stato in cui si pensa di essere capaci di percepire veramente la vibrazione dell’amore, scambiamo facilmente l’innamoramento per amore, alla fase in cui tutto sembra quasi surreale. È in questo passaggio dalla percezione “normale” alla sensazione che sembra appartenere alla vita onirica che avviene l’evoluzione.

Entri, piano piano, nello stato di pura coscienza e impari a percepire che stai penetrando nella vera esistenza dell’amore. Stai varcando la soglia del Tempio attraverso quella porta che i mistici orientali chiamano “divini piedi di loto”. All’inizio potrebbe sembrare uno stordimento. Ci sembrerà di essere andati fuori di testa. Di essere ubriachi di non si sa cosa. S’inizia a porre a noi stessi domande alle quali non è facile dare delle risposte. Si inizia a chiedere, ma nessuno può spiegarci quello che sta avvenendo. Non ci si rende conto che sta per compiersi una trasformazione che ti cambierà per sempre. È l'avviarsi verso il plasmare te stesso attraverso la fusione energetica con il Sacro Femminino che hai incontrato.

Percepisci il piacere di inoltrarti per superare la porta del Tempio attraverso i suoi divini piedi di loto per lasciarti avvolgere nella felicità dell’amore. A percepire che al centro della grande navata del tempio esiste il cuore che è la sede dell’amore per poi scoprire che quel cuore è lei.

Comprendi che è lì che devi arrivare per lasciarti educare a poter incontrare dentro di te l’estasi.

Sì, educare.

La donna-dea non insegna perché l’insegnare può essere fatto da tutti, si tratta semplicemente di conoscere una materia. Per educare, bisogna “essere” quella stessa materia. È lì che impari la differenza fra il piacere che si dissolve in un battibaleno e il piacere che invece è la vera alchimia che ti trasforma e che non si affievolisce ma che ti dà pienezza, completezza, perfezione. È lì che scopri che per diventare aureo devi eliminare le sovrastrutture dell’uomo materiale. Devi alleggerirti dei pesi che non ti appartengono per iniziare a volare. Devi sostanzialmente essere l’alchimista di te stesso per eliminare i tre protoni in più che ci fanno essere pesante piombo che ci tiene radicati solo alla parte materiale e diventare oro.

Il Sacro Femminino è quella forza che trascende e che scende nel profondo della nostra anima per armonizzare tutti i nostri livelli e farci conoscere che al centro del nostro cuore esiste quella potenza divina che può tutto.

Quando lei sfiora la mano, questa potenza del divino dentro di te la percepisci tutta ed è in quel momento che inizi ad avere fame. Fame di un amore sacro. Potrebbe sembrare folle, privo di ogni logica ma l’incontro con il Sacro Femminino serve a indicare la via per un’unione con il “principio” l’amore…anzi, di più!