Ho iniziato a praticare yoga diversi anni fa in un piccolo centro di studi tibetani che avevo sotto casa. Quando scelsi pensai solo: chi più di loro ne saprà di yoga? In più era troppo comodo per non andare a dare un'occhiata. Così andai a chiedere informazioni. La prima cosa che si nota dei buddhisti, credo, è la loro gentilezza. Se vi è capitato di conoscerne sapete cosa intendo. Mi misero subito a mio agio, pur sentendomi io un po' fuori luogo e la sala di pratica era bellissima. Sembrava un tempio, caldo, accogliente, pulitissimo e al profumo d'Oriente. Non mi resi conto di quanto fosse vasto il mondo dello yoga là fuori finché, dopo due anni, non sentii l'esigenza di sperimentare e passare a una pratica più dinamica. Ero giovane, curiosa e avevo energia da vendere. All'inizio mi accorsi che non sapevo da che parte iniziare. Tutti quei nomi associati allo yoga e io che non avevo idea delle differenze tra i vari stili. Così mi iscrissi in una scuola dove si praticavano diversi tipi di yoga e con numerosi insegnanti. Questo mi permise di iniziare a orientarmi e soddisfare la mia curiosità che, devo dire, ancora oggi è rimasta intatta, forse grazie anche al fatto che per conoscere lo yoga non basta una vita.

Vero, dunque, che orientarsi nel vasto mondo dello yoga può sembrare difficile, tanto più per chi si avvicina per la prima volta a questa pratica. Le offerte sono tantissime, gli stili anche e da principianti potremmo sentirci un po' spaesati sulle prime. Ci vogliono alcuni anni per avere il quadro generale e ancora oggi, ogni tanto, io stessa scopro stili nuovi o di cui non avevo ancora sentito parlare. Qui ci limiteremo a citare i più diffusi, ma vi assicuro che questo viaggio alla scoperta degli stili di yoga potrebbe durare una vita. Un giro del mondo alla ricerca di tutti i tipi di yoga esistenti e delle sue infinite declinazioni non sarebbe male in effetti...

Iniziamo da casa nostra. Guardiamoci intorno e scopriamo di più, ma non senza criteri e bussola.

Premetto, infine, che questa mini-guida non vuole essere esaustiva, ma utile soprattutto per chi inizia o sa ancora poco delle differenze tra i vari stili.

A ogni età il suo yoga

O almeno così ci dicono i maestri. E sì perché pare che ci sia un certo tipo di yoga più adatto a seconda dell'età. Con il tempo il corpo e la mente cambiano, ma non solo. Non dobbiamo mai dimenticare infatti che ogni corpo ha una sua personale storia e dovremmo farne mente locale, soprattutto quando incappiamo in vicini di tappetino super snodati! In generale non possiamo dunque prescindere da questi due fattori (età e storia personale) per scegliere quale stile sia più adatto a noi. Per esempio, tutti gli yoga in stile Vinyasa, Ashtanga, Jivamukti, Rocket, Power e simili, essendo pratiche che possono diventare anche molto intense, in linea di massima e a meno di non essere già allenati o avere già una pratica costante, sarebbero più indicati per una fascia di età che va dai super giovani ai 40 circa. Non perché non si possano praticare anche dopo questa età, ma se si inizia da zero o quasi, il lavoro dovrà richiedere un po' di accortezze in più.

Dopo i 40 bisognerebbe cominciare a prediligere yoga via via sempre più dolci, tanto più se si inizia tardi con questa disciplina, se non si è mai fatta più di tanto attività fisico-sportiva o se si è molto sedentari. Man mano che si cresce bisognerebbe proseguire il proprio cammino yogico con pratiche sempre più meditative e spirituali, sempre secondo i maestri. Chiaro che non è obbligatorio e a seconda della propria esperienza e predilezione ognuno capirà il da farsi, ma queste indicazioni di massima sono nate per dare una guida alla cura della persona nella sua interezza; quindi, è comprensibile che le pratiche più intense siano consigliate a partire da una giovane età, quando il corpo risponde prontamente e tutto l'essere è in piena formazione. Così come, man mano che si prosegue nel cammino della vita, vengano consigliate pratiche che ci rendano sempre più consapevoli della nostra dimensione più sottile. Alcuni asana potranno aiutarci tutta la vita a mantenere un corpo forte e sano, ma con l'età e a seconda dello stile di vita che abbiamo avuto alcune rigidità saranno difficili da evitare, a meno di non avere una pratica costante da anni. Facciamo yoga non a caso per restare forti, indipendenti e al servizio degli altri il più a lungo possibile, come ci insegna Stewart Gilchrist. Non è facile entrare in quest'ordine di idee, ma sarebbe una bella responsabilità sociale da assumerci per noi stessi e per la nostra famiglia/collettività. Vediamo ora nel dettaglio gli stili di yoga più diffusi.

Stile per stile

  • Hata, Iyengar, Anusara, Ayuyoga (yoga+ayurveda): stili di yoga dolce, ideali per iniziare a qualunque età e preferibili andando avanti con gli anni.

  • Vinyasa, Ashtanga, Jivamukti, Rocket, Power: li riunisco qui perché tutti questi stili, seppur per gradi, richiedono un lavoro intenso sul corpo. Niente paura sulle prime. Basta informarsi e prendere le dovute precauzioni se vogliamo provare, nel rispetto del nostro corpo e senza la pretesa di fare ciò che richiede tempo e costanza per essere raggiunto.

  • Yoga dinamico: accessibile a tutti, ma assicuratevi sempre prima che sia una classe adatta a voi in termini di intensità. A seconda della sequenza e dell'insegnante potrebbe essere più o meno accessibile. Di solito, infatti, si distingue tra yoga dinamico base o avanzato.

  • Yoga del sacro femminile e simili: consigliato a tutte le donne dalla pubertà in poi per acquisire una maggiore consapevolezza della propria femminilità a tutto tondo.

  • Yoga prenatale/yoga in gravidanza: consigliato per imparare a vivere l'esperienza della gravidanza nella sua pienezza e senza paure, ma anche dopo il parto per un migliore e più veloce riequilibrio fisico, mentale ed emotivo.

  • Kundalini: è molto meditativo ma lavora intensamente anche sul corpo. Va bene a tutte le età. Indicato soprattutto per sbloccare schemi mentali più o meno rigidi o liberarci da dipendenze.

  • Yin Yoga: riequilibra tutto (corpo e mente) attraverso un profondo lavoro sul sistema nervoso parasimpatico (quello che ci permette di rilassarci), quindi è consigliabile a tutti, alternandolo a pratiche più dinamiche. Ideale una volta a settimana se si pratica tutti i giorni (6/7) perché ristabilisce eventuali tensioni accumulate o l'eccessivo stress fisico.

  • Yoga Nidra: adatto a tutti. Si tratta di una tecnica di rilassamento profondo che si esegue da sdraiati. Anche questo, come Yin Yoga, può essere alternato a pratiche più dinamiche.

  • Bhakti Yoga: adatto a tutti. Si tratta di una delle pratiche più meditative e spirituali dello yoga. Attraverso il canto ripetitivo dei mantra (dal sanscrito: Man mente, tra strumento), che può avvenire sia con l’accompagnamento di strumenti musicali, sia con il semplice uso della voce, si va a pulire la mente da ogni pensiero, riportandoci nel qui e ora.

Chiedi consiglio prima

In generale, prima di accedere a una classe chiedete sempre prima:

  • di che stile si tratta; se non lo conoscete bene fatevelo raccontare;
  • livello di intensità della classe che si vorrebbe provare;
  • durata della lezione: in media una lezione può durare 1h o 1h30. Di più è per avanzati o in caso di classi intensive, workshop, ritiri... L'importante è non esagerare se siete fuori forma o avete una routine sedentaria. Iniziate per gradi. Chiedete consiglio prima su cosa fare se vi doveste rendere conto durante la lezione che è troppo intensa per voi. Nessun timore. Succede a tutti!

E non dimenticate di comunicare a vostra volta:

  • quale è il vostro livello di yoga;
  • quale è il vostro stile di vita (sedentario o dinamico);
  • se praticate altri sport e quali. Per esempio, un'intensa attività sportiva se non equilibrata può irrigidire troppo la muscolatura e portare più facilmente a strappi. In questo caso sarebbe utile sciogliere l'eccessiva tensione muscolare con dei massaggi e ristabilire un equilibrio generale iniziando a praticare stili di yoga più dolci come Hata o Yoga Dinamico base (anche una pratica di Vinyasa può andare bene se non troppo intensa). Poi trattandosi di corpi allenati si potrà via via accedere a pratiche più intense.
  • se avete personali problematiche in corso o traumi fisici passati. In questo modo l'insegnante potrà indicarvi durante la lezione gli asana alternativi o le varianti più adatte a voi. Non sottovalutate questo punto.

L'abito su misura

Trovare lo stile più adatto a noi è come cercare un abito su misura. Non lo si trova magari al primo colpo. Per questo consiglio di provarne vari. L'insegnante e la passione che saprà trasmettervi sono l'altra chiave che potrebbe farvi innamorare o meno di uno specifico tipo di yoga. Se potete e sentite il bisogno di conoscere meglio un insegnante o uno stile prendete anche in considerazione di fare dei personal (lezione privata), sia che siate all'inizio, sia che abbiate già sperimentato il mondo dello yoga. Anche la vostra pratica vi ringrazierà. Un personal ogni tanto significa un insegnante dedicato solo a voi per una o due ore. Cosa che può fare davvero la differenza nella vostra pratica e nel miglioramento di quelle che sono gli asana più difficili per voi. Scoprirete come lavorare in modo specifico su ciò che vi interessa di più o su quelli che considerate i vostri scogli personali. Infine, non dimenticate che con l'età non cambia solo il corpo ma anche la mente, quindi restate aperti e sperimentate. Magari dopo anni di pratica con un certo stile potrebbe anche nascere la voglia di qualcosa di nuovo. Ben venga dunque la grande offerta che abbiamo a disposizione oggi e via libera sempre a nuove scoperte.

Che il vostro giro del mondo negli stili di yoga abbia inizio!