Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

(Seneca)

In astronomia si definisce come ‘stella polare’ una stella, visibile a occhio nudo, che si trova esattamente al polo Nord celeste o è la più prossima a questo. Avere un riferimento in cielo per muoversi sulla terra e per mare è stato fondamentale per l’essere umano per spostarsi da un luogo all’altro, dall’antichità ai giorni nostri.

Sappiamo inoltre che, a causa dello spostamento, attraverso i secoli, dei poli rispetto alla volta celeste, la stella polare non è stata sempre la stessa. Oggi è l’ultima del timone dell’Orsa Minore, mentre in antichità è stata la α Draconis ad essere il riferimento per il Nord. E gli astronomi ci raccontano che fra 5500 anni sarà un’altra stella, la α Cephei, ad indicare il Nord: un futuro così lontano, difficile perfino da immaginare.

Al di là delle dissertazioni scientifiche, mi piace pensare che la stella polare rappresenti sia un luogo fisico - lontanissimo da noi eppure utilissimo per gli esseri umani - sia una metafora, un luogo immaginario che ci insegna quanto sia fondamentale avere un riferimento per orientarsi nella vita. “Ogni tanto è utile ricordarsi la propria stella polare. Tutto il resto può muoversi e cambiare, non c’è problema.” scrive Andrea De Carlo. Trovare la propria stella polare è importante. È possibile che nel corso di un’esistenza i riferimenti cambino, tuttavia, alcuni valori a cui ispiriamo il nostro vivere su questo Pianeta ci aiutano a mantenere la direzione nella vita, ad orientare la barra del timone verso la direzione desiderata. È qualcosa di più di porsi obiettivi e raggiungerli: è trovare la fonte che ispira le nostre azioni.

Individuare i valori fondanti per te e la tua esistenza è un esercizio interessante e molto utile, che può trasformare un momento di confusione e difficoltà, - come quello che stiamo vivendo - in un qualcosa che resterà tuo per sempre. Alla fine del processo, avrai investigato il firmamento dei valori, dei principi e delle scelte della tua vita.

Sono tempi complessi e mantenere la direzione appare difficile, quando il mondo sembra preda della confusione e della paura. Ognuno di noi è messo alla prova: anziché farsi sballottare come un tappo di sughero nell’Oceano in tempesta è necessario trovare nuove strategie. Anziché continuare a cercare qualcuno a cui rivolgere il proprio sguardo per trovare risposte e sicurezza potrebbe essere sorprendentemente utile e corroborante identificare quei punti fermi che desideri ispirino la tua vita o che l’hanno fatto fin qui. Prendi carta e penna e comincia a scrivere. Ti suggerisco alcune domande a cui dare risposta che potrebbero indurre nuove riflessioni, idee e suggestioni. Sono certa che ne potremmo trovare anche altre, iniziamo da queste.

  • Ti sei mai accorto che fare qualcosa in modo disinteressato (senza uno specifico tornaconto) può cambiare in meglio l’umore di una giornata? Ad esempio, regalare un sorriso o fare un atto di gentilezza verso uno sconosciuto può ritornarti indietro moltiplicato molte volte. Hai mai pensato che portare benessere agli altri potrebbe essere la chiave per vivere una vita piena di positività e significato?
  • Vuoi ispirare la tua vita allo sfruttamento di tutte le possibili opportunità che ti si presentano oppure considerare il rispetto (di te stesso, degli altri e della Natura) come un valore fondante della tua esistenza?
  • Durante il lockdown e nei mesi successivi, ci siamo resi conto che, oltre ad un destino individuale, legato alle scelte personali, esiste un destino collettivo degli esseri umani su questo Pianeta. I due aspetti, a mio avviso, sono intrinsecamente collegati. Far convivere individualismo e interesse collettivo è un’impresa possibile?
  • Hai mai sperimentato il potere della gratitudine? Se felice per quello che già hai oppure sei costantemente attanagliato dalla smania di volere sempre di più?
  • Hai mai perdonato un torto? A volte si pensa che soltanto il risarcimento possa curare la ferita che hai subito. In realtà soltanto quando lasci andare le sofferenze del passato e l’attaccamento alla memoria del dolore patito sei libero di riabbracciare pienamente la vita e ricominciare.

Sono convinta che, dopo lo sfrenato individualismo e l’utilizzo scellerato delle risorse del Pianeta, sia venuto il momento di riflettere su questi temi e trovare le risposte a queste domande. Solo così potrai trovare la tua ‘stella polare’ a cui ispirarti e dare il tuo – piccolo o grande – contributo.

Questi momenti complessi fanno paura, tuttavia celano un’enorme opportunità di cambiamento per il genere umano: si tratta di un movimento evolutivo dell’essenza delle persone che vorranno sentirsi parte di una comunità di anime in cammino e potranno così aprire il proprio cuore a sentimenti nuovi - o forse antichissimi! - che, in questa epoca di benessere e ricchezza, abbiamo scordato. Concludo con le parole che Alice nel Paese delle Meraviglie dice all’enigmatico Stregatto.

Alice: “Volevo soltanto chiederle che strada devo prendere!”
Stregatto: “Be’, tutto dipende da dove vuoi andare!”
Alice: “Oh veramente importa poco purché io riesca…”
Stregatto: “Be’, allora importa poco che strada prendi!”

Non è così importante la strada che prendi: il punto fondamentale è riuscire a trasformare i dubbi e la paura nella spinta a ricercare la direzione a cui ispirare la tua vita.

E potresti scoprire che, improvvisamente, la diffidenza si trasformerà in attenzione all’altro, l’individualismo sfocerà nella consapevolezza che fai parte di un destino condiviso di una comunità di donne e uomini in transito su questo Pianeta.