Un’eterna dichiarazione d’amore nei confronti della Sicilia e del suo patrimonio culturale nel film di Dolce&Gabbana, Devotion con la regia di Giuseppe Tornatore, proiettato in anteprima mondiale al 66° Taormina Film Festival, diretto da Leo Gullotta. Una rassegna che si è prontamente reinventata, di fronte all’emergenza sanitaria, in sala e on line su mymovies.it, e ha riacceso i riflettori del grande cinema (dall’11 al 19 luglio), nella suggestiva cornice millenaria che è il Teatro Antico.

Cinema e alta moda insieme, per raccontare l’attrazione incondizionata dei due stilisti verso la Sicilia che, per il suo appeal senza tempo e la sua maestria artigiana, da oltre trent’anni ispira molte delle loro creazioni. Ambasciatori dell’Italia all’estero, uno dei marchi simboli del Made in Italy, della qualità e dell’estro, il duo Dolce&Gabbana, viene scelto dalla Regione Siciliana come “biglietto da visita”, per rilanciare l’Isola e portare alto il suo nome a livello internazionale.

“La Sicilia è nei loro cuori”, culla di un tesoro inestimabile, crocevia di popoli che hanno lasciato impronte indelebili attraverso l’arte, la lingua e la cucina. E attraverso l’occhio sapiente del regista palermitano, Giuseppe Tornatore e della sua cinepresa, sulle note inedite del Maestro Ennio Morricone, i due artisti mettono in risalto in Devotion, le tradizioni folkloristiche di una terra straripante, dalla cultura millenaria, dal fascino spiazzante.

C’è il cuore di Palermo con la sua piazza Pretoria trasformata in passerella, impreziosita dagli abiti sfarzosi e dai vivaci colori, raffiguranti fregi, scene delle gesta dei paladini, che diventano opere d’arte ed epico racconto della storia dell’Isola. C’è poi, l’incessante lavoro nelle sartorie dei due designer, le loro geniali intuizioni, l’indissolubile e insaziabile passione per la moda “che vuol dire sacrificio e gioia”.

Un intimo percorso cinematografico, che Dolce&Gabbana, intraprendono, con le riprese girate in gran parte nel capoluogo palermitano e ai piedi del Duomo di Monreale, riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, per promuovere questa “Isola del sole”, la sua storia, il buon cibo, l’atmosfera autentica e viva, e farne tappa preferita del Mediterraneo.

Terra natia di Domenico Dolce, punto di riferimento dello stile, Dolce&Gabbana sin da quando i due artisti hanno fatto il loro ingresso nella Haute Couture, a partire dagli anni’80, con gli abiti neri ispirati alle donne meridionali, che resero desiderabile il “look da vedova”, poi catturato dalle lenti esperte del fotografo siciliano, Ferdinando Scianna nella campagna pubblicitaria con la modella olandese. Marpessa Hennink. Già da allora era apparsa quell’impronta data alla loro tendenza, un imprescindibile legame, a volte velato, altre eccessivo e ridondante con “l’amata terra”.

Immagini-simbolo nei vestiti e accessori che fanno il giro del mondo, con la Sicilia a far da protagonista. Un’esplosione in stile borbonico e barocco. Le bellezze architettoniche, come quelle negli abiti raffiguranti la Valle dei Templi di Agrigento, i Pupi, le coloratissime ruote dei carretti siciliani, le monete antiche, i mandorli in fiore, tutti riferimenti unici della tradizione dell’isola, che hanno trasformato gli stereotipi del folklore siciliano in puro lusso.

Il sogno dell’alta moda per Domenico Dolce e Stefano Gabbana, inizia proprio in Sicilia, a Taormina. Ed è proprio da qui che hanno deciso di lanciare, in anteprima assoluta, il loro docufilm, Devotion, (18 luglio), nell’ambito della 66ma edizione del Taormina Film Festival, assieme alla loro testimonial, Monica Bellucci e i loro ospiti d’onore, i tre tenori de Il Volo.

La pellicola, nel contesto di un progetto culturale, "Cinema all'aperto" (che si ispira al film di Tornatore del 1988 Nuovo Cinema Paradiso), promosso dalla Regione Siciliana, verrà proiettata ad agosto, su uno schermo itinerante, in alcune fra le più belle piazze siciliane (Siracusa, Caltagirone, Castellammare, Palermo), con chiusura in grande stile, nella piazza di Polizzi Generosa, città natale di Domenico Dolce.