“Il 2020 è un anno molto importante per Baldinini: festeggiamo i nostri primi centodieci anni di attività e questo anniversario ci rende orgogliosi e pieni di stimoli per il futuro. Significa celebrare un’artigianalità di assoluta qualità e un savoir faire calzaturiero legato a stretto giro con la storia della moda e con il successo del made in Italy. Centodieci anni di storia vogliono dire passione ma anche sacrifici e lotte, tutto quello che ci ha condotto al successo odierno”.

Gimmi Baldinini, Ceo dell’azienda, è orgoglioso del traguardo raggiunto dal famoso brand di calzature, che affonda le sue radici nel lontano 1910, quando la famiglia Baldinini realizzava pezzi su misura per scarpe, eseguite interamente a mano. Accanto all’abilità artigianale cresceva piano piano anche la perizia nella progettazione e l’estetica cominciava ad emergere accanto alla funzione: è il 1974 quando Baldinini produce il primo sabot, che segna la svolta e l’avvio verso il processo industriale, con la produzione di 500 paia di scarpe al giorno. Qualità e gusto italiano conquistano dapprima la Francia, la Germania, poi la Russia e negli ultimi anni Cina e Stati Uniti.

Abbiamo chiesto a Gimmi quali sono le principali differenze tra il mercato del fashion in Italia e il mercato all’estero: “Le differenze dipendono ovviamente dalla cultura e dalla regione geografica, noi che siamo molto forti nei Paesi dell’Est Europa e soprattutto in Russia notiamo come in questi mercati la domanda sia diversa dal punto di vista del prodotto, in quanto viene cercata una scarpa più lussuosa e lavorata rispetto a quella richiesta da altri Paesi. La cosa che accomuna la richiesta di tutti i mercati fashion è sicuramente la centralità della qualità del prodotto acquistato: l'eccellenza è una cosa che fa la differenza e dalla quale non si può più prescindere”. Il savoir faire tutto italiano di Baldinini punta, da sempre, sui valori della tradizione, della creatività e dell’innovazione: a questo si aggiunge un uso sapiente delle nuove tecnologie applicate alla produzione che riescono a tradurre le esigenze delle lavorazioni sui modelli facendo emergere la contemporaneità e la qualità del brand.

Qualità bene visibile anche nella ricerca materica e nell’utilizzo dei pellami morbidi e nobili della nuova capsule “110 Edition”, proposta all’interno della collezione 2020-2021. Smalti lucidi, inserti metallizzati, glitter, vinile trasparente, uniti a particolari in rete e rafia sono i protagonisti di un mood chic dalla forte impronta active. Stivaletti, décolleté, sandali dalle forme eleganti, quadrate o arrotondate esprimono il nuovo stile classico, dove la femminilità va di pari passo con il bon ton, tipico degli anni Novanta. Ispirate in parte ai colori intensi e saturi dell’Africa, le creazioni Baldinini seducono anche nella versione sportiva con sneakers dal gusto metropolitano e dai colori caravaggeschi, reinterpretati in tonalità di urban, rock e glamour: “Quando il lusso si unisce allo sport - ci spiega Gimmi - l’attenzione si sposta sulla tecnica e sui materiali, capaci di rendere le sneakers campioni di stile poiché trasformano un trend in una dichiarazione, diventando ogni giorno un accessorio iper-versatile, grazie ad una silhouette da strada, in combinazione con il lussuoso DNA Baldinini”.

Lusso che per l’azienda rappresenta l’artigianalità, la cura del dettaglio, le lavorazioni preziose e che ben si esprime in tutto il processo produttivo, a ridotto impatto ambientale, grazie all’uso di tessuti green e la selezioni di pellami, solo a concia vegetale. D’obbligo per la nuova stagione, la stampa animalier con lavorazioni in pitone maculato e cocco selvatico, di ispirazione anni Ottanta, testimone dell’importanza del processo di digitalizzazione nella filiera calzaturiera: “A partire dallo sviluppo delle forme, per la creazione di tacchi e fondi, la digitalizzazione dà la possibilità di modificare tranquillamente anche decimi di millimetro senza dover rifare nuove resine, accelerando tantissimo i tempi e impattando meno sull'ambiente. Per quanto riguarda la nostra produzione interna, la digitalizzazione viene utilizzata soprattutto in ambito modelleria, velocizzandoci nel calcolo dei consumi di pelle, nello sviluppo taglie per la messa in produzione e a seguire per la fase di taglio a plotter, riducendo quindi notevolmente le tempistiche, gli scarti e il consumo di cartone per le dime. Inoltre la tecnologia all’avanguardia ci permette di poter aggiornare l’heritage e dare vita a calzature in linea con le tendenze del momento, dove la cura per i dettagli e delle lavorazioni si unisce all’esaltazione della creatività”.

La palette dei colori della collezione inizia con le calde tonalità del rosso e del marrone, ben visibili nelle sneakers e nei plateau color melograno, e si stempera nei toni freschi del rosa quarzo, paprika e arancio dei sandali multicolore, illuminati con glitter sulla superficie del tacco, delle vere e proprie opere d’arte, simbolo di un brand che è diventato ormai un’istituzione. In occasione dei centodieci anni, l’azienda celebrerà la sua attività anche con un importante progetto in collaborazione con l'Università di Bologna, le iconiche calzature in archivio vengono catalogate per essere inserite in uno speciale percorso che diventerà un vero e proprio Walking Museum itinerante, con vetrine dedicate in selezionati store monomarca nel mondo: “Un museo dove poter conoscere la donna Baldinini, solare, iper-femminile e grintosa, come questa nuova collezione, consapevole della sua femminilità contemporanea, sofisticata e sicura di quell’identità certa che ritrova in quello che indossa; scegliendo lo stile senza compromessi e amando il lusso non slegato dal comfort, capace di rielaborare la tendenza e di essere sempre a suo agio in ogni situazione, anche grazie alle scarpe che porta ai piedi”.