E’ un’ “Estate Teatrale Veronese” assai ricca e intensa - quella che si snoderà a Verona dal prossimo 15 giugno fino al 28 settembre, con ben cinquantasei serate, di cui trentasette al Teatro Romano e diciannove, nel mese di settembre, nello spazio alternativo del Teatro Camploy. La kermesse scaligera prende il via sabato 15 giugno al Teatro Romano con due rassegne che anticipano la storica rassegna dell’Estate Teatrale Veronese. Esse sono “Rumors Festival – Illazioni vocali”, giunto alla settima edizione – il festival dedicato alla voce e alle avanguardie culturali - e vedrà sul palcoscenico, in un’unica data italiana, James Bay cantautore e chitarrista britannico - vincitore del Critic’s Voice Award ai Brit Awards 2015 e di molti altri premi internazionali – che si esibirà sulla scia dei suoi successi musicali e del suo secondo album.

Sabato 22 è la volta di Carmen Consoli, accompagnata da una formazione unplugged composta da Emilia Belfiore al violino, Claudia della Gatta al violoncello e Massimo Roccaforte alla chitarra e mandolino. Mentre domenica 23 a calcare il palcoscenico sarà Tom Walker. Massimo Volume e i Giardini di Mirò il 25 giugno, mentre il 21 luglio di scena sono i Negrita con un repertorio che spazierà dai loro grandi classici a brani che raramente hanno eseguito dal vivo. E in contemporanea a “Rumors” si svolgerà “Verona Jazz” che aprirà mercoledì 19 giugno con “Storyville Story”, un rimando alla storia del jazz ma, soprattutto uno spettacolo che porta sul palcoscenico un ensemble di stelle del jazz contmporaneo: con Mauro Ottolini al trombone, Fabrizio Bosso alla tromba, Paolo Birro al pianoforte, Glauco Benedetti al sousaphone, Paolo Mappa alla batteria e la voce di Vanessa Tagliabue Yorke. Un viaggio musicale alla scoperta di New Orleans, della sua musica e dei musicisti che ne fecero la storia. A seguire due grandi interpreti del panorama jazz italiano: giovedì 20 in “TWO ISLANDS “ saranno sul palcoscenico Paolo Fresu e Giovanni Sollima con l’Orchestra da Camera di Perugia. Sardegna e Sicilia le due isole del Mare Nostrum, due crocevia ma anche porti di approdo da millenni, tra miti, leggende e ritualità, sulla cui via si snoderanno i brani e le composizioni di Fresu e Sollima. E altro mitico musicista sulla scena da oltre cinquant’anni è Enrico Rava che il 21 giugno con Gianluca Petrella, Giovanni Guidi, Francesco Diodati, Gabriele Evangelista e Enrico Morello, rivisiterà i brani fondamentali della sua carriera a cui si accompagneranno nuove composizioni scritte per l’occasione. E in chiusura il 24 è la Glenn Miller Orchestra che in “Jukebox Saturday Night” – un grande classico del 1942 – renderà omaggio alla musica sound di un’epoca e ai suoi protagonisti con l’ensemble capeggiato al pianoforte dal musicista, compositore e direttore d’orchestra Wil Salden. In apertura del concerto sarà sul palcoscenico il pianista e performer Matthew Lee.

Ed eccoci alla 71ª Estate Teatrale Veronese che vedrà grandi appuntamenti con la prosa in tre prime nazionali. Così al Teatro Romano il 28 e il 29 giugno andrà in scena La Tempesta - tradizionalmente ritenuta l’addio al teatro di William Shakespeare poiché si tratta dell’ultima opera interamente sua - proposta nel suo nuovo adattamento a firma del regista Luca De Fusco. Mentre nell’ adattamento di Franco Branciaroli è Moby Dick di Herman Melville, per la regia di Luca Lazzareschi (4,5 e 6 luglio). Una prima nazionale assoluta con la “Compagnia del Teatro de Gli Incamminati” e Franco Branciaroli nel ruolo del capitano Achab. Numerosi i riferimenti, le ispirazioni e i richiami letterari che è possibile ritrovare nel romanzo di Melville: dalla Bibbia a Dante, fino a Shakespeare per quanto riguarda i monologhi, le riflessioni morali, le caratterizzazioni, la costruzione drammatica di scene e dialoghi. “Racconto della spasmodica caccia alla balena bianca, creatura delle profondità marine, simbolo polisemico e ineffabile, incarnazione del male, caos a cui dare un ordine, proiezione esterna dell’Io del capitano Achab, la cui lotta contro Moby Dick è sete di vendetta e allo stesso tempo volontà di annientamento di se stesso e ribellione contro Dio - spiega il regista Lazzareschi - Achab, figlio degenere di Prometeo, di Faust e di Edipo, eroe tragico plasmato dalla follia, dal dolore e da incontenibile hybris, assume in sé molte delle caratteristiche di alcuni dei più grandi personaggi shakespeariani: Prospero, Macbeth, Riccardo III, Amleto, Lear.” E in prima nazionale è l’originale versione di Romeo & Giulietta, nati sotto contraria stella (17, 18, 19 e 20 luglio) con la drammaturgia e regia di Leo Muscato ed il noto duo Ale e Franz. Gli attori Eugenio Allegri, Teodosio Barresi, Marco Gobetti e Marco Zannoni, si presenteranno al pubblico per interpretare ‘La dolorosa storia di Giulietta e del suo Romeo’.

Rivali e complici allo stesso tempo, daranno luogo a rapporti personali fatti di invidie, ripicche, alleanze, rappacificazioni. E encora in prima nazionale è lo spettacolo shakespeariano Il Mercante di Venezia (25, 26 e 27 luglio). Si tratta di uno dei testi al tempo stesso più popolari e controversi del Bardo, che in questa occasione vede protagonista Mariano Rigillo nella parte di Shylock, affiancato da Romina Mondello, nei panni della principessa ‘terrestre’ Porzia, Fabio Sartor a dar voce ad Antonio e Francesco Maccarinelli ad interpretare Bassanio. L’adattamento e la regia sono di Giancarlo Marinelli. E da Shakespeare alla grecità classica con Elena di Euripide (13 e 14 settembre). Sul palco Laura Marinoni sarà diretta dal regista di fama internazionale Davide Livermore. E sempre al Teatro Romano sono attesi due spettacoli internazionali di danza. Il primo è il nuovissimo Alice dei Momix (dal 29 luglio al 10 agosto) con il quale il direttore artistico Moses Pendleton porterà gli spettatori “giù nella tana del coniglio”. L’opera più recente di Moses è infatti ispirata ad Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, una favola grazie alla quale da oltre 150 anni molti bambini – ed adulti – conoscono Alice e le sue avventure, proprio come se le avessero sognate loro stessi. La storia di questa bimba curiosa in un universo assurdo è un mondo pieno di fantasia e divertimento, territorio ideale dei Momix. E l’11 e 12 luglio sarà la volta di Nederlands Dans Theater 2, una delle compagnie di danza contemporanea più prestigiose a livello internazionale. Il Nederlands Dans Theater 2, è la seconda compagnia del Nederlands Dans Theater fondata nel 1978 per supportare la compagnia principale (del 1959) con nuovi talenti. La compagnia olandese, in collaborazione con Duetto 2000-Roma, proporrà Wir Sagen uns Dunkles di Marco Goecke, Simple Things di Hans Van Manen e Sad Case di Sol León & Paul Lightfoot in un connubio di azioni, corpi, e musiche in movimento che non mancheranno di emozionare.

Infine al Teatro Camploy, dal 2 al 28 settembre, altra prosa e danza con la compagnia GDO Dance Company in “Hopera 2” per la coreografia di Patrizia Salvatori, la compagnia “Ersiliadanza” in prima nazionale con “Callas” per la coreografia di Laura Corradi; Susanna Beltrami in “Io sono il bianco del nero”, il 22 è “Focus Dancehauspiù”, e in chiusura, il 28 settembre, la compagnia Arte3 con “Parole senza età” per la coreografia di Marcella Galbusera.