Venerdì 13 settembre, dalle h 19, presso Galleria 33 – via Garibaldi 33, Arezzo – inaugura la mostra personale di Sara Lovari, Recherche, a cura di Tiziana Tommei.

Il progetto espositivo è patrocinato da Provincia di Arezzo, Comune di Arezzo e Comune di Poppi, realizzato con il contributo di Damiano Parati, il supporto tecnico di Antiche Mura, Leuta, Le Rotte Ghiotte, Sotto la Pieve e la collaborazione di Elle adv.

Una danza incessante anima gli oggetti dipinti e modellati da Sara Lovari: elementi tratti da un tempo perduto, che si nutrono di una carica emotiva, interiore ed istintiva.

Come nella recherche proustiana, il recupero del bagaglio di ricordi e sensazioni sommersi dal tempo non è attuabile attraverso un procedimento mentale o razionale, ma solo tramite “l’intermittenza del cuore”, e l’arte diviene lo strumento che permette di fissare le sensazioni associate ai ricordi e, dunque, l’unica via per segnare la vittoria dell’io sul tempo.

Sara Lovari, con la sua opera, tutta proiettata verso un sentire personale ed emozionale, arriva a riscattare la materia e a infondere vita a ‘cose’ solo apparentemente marginali, in quanto cariche di un potenziale di memoria e sentimenti che vanno oltre la soggettività.

Le creazioni appaiono come investite da un processo di antropomorfizzazione, finendo per assumere la valenza del sentire umano: le pennellate intrise di energia gli conferiscono linfa vitale, mentre le tecniche di collage e assemblage gli restituiscono forma, consistenza e volume. L’artista dona una dignità nuova a tutto ciò che rappresenta: dipinge in orizzontale una tavola per porla, come uno specchio, davanti al riguardante, elevandola da terra e spostandola più in alto della linea dello sguardo (invitando a guardare/si).

Se nella vita la volontà di chiudere in una geometria ordinata e prestabilita gli eventi e il mondo è utopia grazie alla costante variabile che imprime il caos, nell’opera lovariana, tutte le sovrapposizioni, le smarginature, le macchie e le colature determinano, formalmente e metaforicamente, lo spazio vitale di ri-creazioni - nature morte composte di oggetti umili, tradotti in soggetti, in cui l’uomo non è mai fisicamente visibile, ma sempre presente, con la sua storia e il suo vissuto.

Galleria 33
Via Garibaldi, 33
Arezzo 52100 Italia
Tel. +39 339 8438565
info@galleria33.it
www.galleria33.it

Orari di apertura
Mercoledì - Venerdì 17.00 - 20.00
Sabato e Domenica 11.00 - 13.00 e 17.00 - 20.00