La mostra “Aztechi, Maya, Inca e le culture dell’antica America”, a cura di Antonio Aimi e Antonio Guarnotta, presenta circa trecento reperti (terrecotte e tessuti) della collezione del MIC di Faenza insieme ad altre opere (propulsori dorati, sculture, stele, ecc.) provenienti dai più importanti musei italiani di antropologia e da due collezioni private.

L’esposizione, curata da Antonio Aimi e Antonio Guarnotta, offre una sintesi nuova e aggiornata sulle più importanti culture dell’antica America e presenta al contempo alcuni dei temi più interessanti emersi dalle ricerche più recenti: la conquista dell’America vista dalla parte dei vinti, la condizione della donna, i sistemi di calcolo dell’antico Perù e l’arte precolombiana presentata come arte e non solo come archeologia.

Il MIC di Faenza possiede una delle più interessanti collezioni italiane d’arte precolombiana, costituita da quasi 900 reperti. Il primo nucleo importante risale al prebellico. La collezione si arricchì poi nel dopo guerra, grazie alle donazioni di musei e istituzioni come l’Instituto Nacional de Arqueología y Historia di Città del Messico, The University Museum di Philadelphia, Museo Nacionál de Antropología y Arqueología di Lima, Museo Nacionál di San José ed è accresciuta fino ad oggi grazie a numerose donazioni private, alcune anche recenti.

La mostra è arricchita di alcuni reperti, anche di altissimo livello e in alcuni casi unici al mondo, provenienti dalle collezioni del MDS (Museo degli Sguardi) di Rimini, del MNAE (Museo Nazionale di Antropologia ed Etnologia) di Firenze, del MUCIV (Museo delle Civiltà) di Roma e del MUDEC di Milano, unitamente a prestiti di alcuni collezionisti privati.