"In termine d’un mese fece quel ritratto, il quale venendo dalle celesti bellezze di quella signora e da così dotta mano, riesci una pittura divina"
(G. Vasari, in riferimento al ritratto della Gonzaga di Sebastiano.)
Un nuovo Rinascimento. A Palazzo Caetani, nel Cinquecento, doveva essere un gran andirivieni di artisti: poeti, letterati, pittori attratti a Fondi dal mecenatismo della famiglia Gonzaga e dalla bellezza della contessa, la cui fama valicava i confini delle terre da essa amministrata. Oggi in quelle stesse stanze perfettamente restaurate rivive la “piccola Atene”, quel magico flusso dell’arte grazie al laboratorio pittorico “aperto” del Maestro canadese André Durand, uno dei più noti della tradizione ermetica europea. Il suo lavoro procede spedito ormai da quasi due mesi, nel corso dei quali ha iniziato a nutrire profonda venerazione per l’immagine di Giulia Gonzaga, elaborando a proposito anche delle teorie sull’effettiva ispirazione dei dipinti di Sebastiano Del Piombo e di Tiziano (che l’avrebbe splendidamente ritratta pur senza averla di fronte a modello). Ma qui la questione si fa scivolosa e di natura storiografica. Interessante appare questa nuova versione, nella quale confluiscono un dettaglio autobiografico (la tavolozza) e il particolare del pappagallo in primo piano.
L’esposizione. Quel che più conta oggi è che i fasti di quell’epoca rivivranno in qualche modo all’interno della mostra che Durand sta allestendo grazie alla collaborazione del Rotaract Terracina-Fondi e che sarà aperta dal 26 Maggio fino al 29 Giugno. Un fondamentale supporto lo sta fornendo anche tutto il personale di Palazzo Caetan, unito alla disponibilità della dott.ssa Maria Eletta Carocci, di Tino Faiola, Massimo Amoroso, Serina Stamegna e di tutta l’Associazione “Laurus Nobilis”: una bella testimonianza che grandi progetti possono nascere dalla sinergia.
La particolarità della mostra che si sta allestendo (di cui è in fase di stampa un catalogo innovativo nei contenuti) è sicuramente anche quella di snodarsi tra due città vicine e lontane nella loro storia recente e passata. Le opere del M° Durand, infatti, saranno esposte non soltanto a Fondi, ma anche a Terracina, in due tra i luoghi più suggestivi dell’acropoli romana: il duomo e le “Favisse”, all’interno delle quali si conservano perfettamente importanti mosaici. Anche la cattedrale di San Cesareo si è subito mostrata molto affascinante per il M° Durand, che all’interno di essa vuole collocare due tra i dipinti più famosi della sua collezione: Le lacrime di San Pietro e il ritratto di Papa Giovanni Paolo II, l’unico ritratto al mondo di Karol Woijtila per il quale il Santo Padre ha posato personalmente in tre sedute da 20 minuti ciascuna.
Per informazioni sull’artista:
www.andredurand-gallery2000.com
www.durand-gallery.com