Il 2 febbraio alla Sala della Comunità di Primiero, a Tonadico, la presentazione del progetto che farà di Sagron Mis un laboratorio permanente di architettura rampante per sviluppare nuove idee e progetti abitativi sempre più ecocompatibili.

Né sotto né sopra, ma “tra gli alberi”, alla ricerca di paesaggi e luce in un innovativo rapporto con l’ambiente naturale. Uno “stare” alternativo, tra l’aria e le foglie, che è frutto di una riflessione filosofico culturale oltreché una scelta normativa e urbanistica di merito, e che ha un nome preciso: architettura rampante.

A Sagron Mis, piccolo comune trentino situato nel cuore delle Dolomiti Unesco, a ridosso di un territorio prezioso come quello del Parco di Paneveggio Pale di San Martino, sta per nascere un vero laboratorio dove sviluppare idee, in un connubio fra tradizione e innovazione, e affrontare le criticità e i metodi sul come costruire tra le fronde degli alberi. Idee e progetti che si tradurranno in una serie di primi prototipi che verranno realizzati nel corso del 2013 sul territorio comunale, dal rifugio meditativo al ricovero rampante.Di tutto questo si parlerà il 2 febbraio alla Sala della Comunità di Primiero di Tonadico, nel corso del convegno dal titolo emblematico “Costruire case sugli alberi a Sagron Mis?”, che vedrà la partecipazione di architetti, paesaggisti, agronomi e l'intervento di un neuropsichiatra giapponese.

Il tutto ha preso l’avvio nel 2011 quando l’amministrazione comunale di Sagron Mis ha accolto la proposta dello Studio Mqaa di realizzare - tra latifoglie e conifere ai piedi del Piz di Sagron - un laboratorio permanente d'architettura rampante. Per coinvolgere menti giovani e creative su questo tema è nata una scommessa didattica che ha visto il coinvolgimento del Liceo Artistico Peggy Guggenheim di Venezia. Un anno di lavori, schizzi, disegni, studi e modelli che verranno presentati all’interno di una mostra fotografica, allestita presso la Sala Negrelli di Tonadico, in occasione del convegno.

Intervengono:
Prof. arch. Massimiliano Spadoni - Politecnico di Milano 
Prof. arch. Lidia Soprani - paesaggista Università La Sapienza di Roma
Dott. Fabrizio Fronza - agronomo Provincia Autonoma di Trento
Dott. Takuya Murata - neuropsichiatra
Conclusioni: Dott. Vittorio Ducoli - Direttore Parco di Paneveggio e Pale di San Martino