Il 4 luglio da Utrecht scatta la 102ma edizione del Tour de France. Quest’anno la Grand Boucle, come la chiamano i francesi, promette spettacolo come non mai. Merito del poker d’assi che si giocherà la vittoria finale: Vincenzo Nibali, Alberto Contador, Nairo Quintana e Chris Froome.

I tifosi italiani hanno ancora negli occhi gli scatti vittoriosi con cui un anno fa Vincenzo Nibali vinse il Tour in maglia di campione italiano, riportando il tricolore bianco, rosso e verde sugli Champs Elysees a 16 anni di distanza dall’ultimo alloro firmato da Marco Pantani nel 1998. Quest’anno Nibali è ancora a secco di vittorie e non ha partecipato al Giro d’Italia per prepararsi al meglio e centrare il bis giallo. Le incognite sulla sua condizione di forma sembrano non destare troppe preoccupazioni: negli ultimi 8 grandi giri disputati Nibali è salito sul podio per 7 volte e il percorso del Tour di quest’anno sembra fatto apposta per stuzzicare fin da subito l’appetito dello “squalo dello stretto”, con pochi km a cronometro (solo 42 tra individuale e cronosquadre) e una prima settimana sulle insidiose strade delle classiche del Nord.

Sulle grandi montagne non mancherà lo spettacolo e tutti i tifosi aspettano che vada in scena il duello tra Nibali e Alberto Contador, saltato un anno fa per la caduta che mise fuori gioco lo spagnolo ai piedi delle Alpi. L’alfiere della Tinkoff-Saxo quest’anno punta alla doppietta Giro-Tour, impresa riuscita finora solo a Coppi, Anquetil, Merkx, Hinault, Indurain e Pantani. Al Tour Contador arriva da vincitore del Giro d’Italia, dove non ha vinto neanche una tappa e ha corso anche in ottica Tour, ovvero cercando di non sprecare energie preziose più di quelle necessarie alla vittoria. Dalla sua avrà senza dubbio il fattore psicologico, perché tutti lo temono e sotto sotto lo considerano il vero favorito, mentre lui ha il vantaggio di non aver puntato l’anno intero su queste tre settimane di luglio come Nibali e il kenyano bianco Chris Froome.

Proprio quest’ultimo è il terzo dei “magnifici quattro” pretendenti al successo finale. Vincitore nel 2013, ritirato nel 2014 e oggi in pole position per la maglia gialla, dopo aver appena vinto quella del Giro del Delfinato, dove ha dato spettacolo sulle salite delle Alpi francesi. Per lui oltre agli avversari, c’è da tamere l’incognita della prima settimana, con l’arrivo stile classica sul Muro di Huy alla terza tappa e l’insidioso pavé nella quarta tappa da Seraing a Cambrai, che sulla carta sembra messo a posta per un attacco dei suoi avversari, in primis Vincenzo Nibali.

E poi Nairo Quintana: lo scalatore colombiano vincitore del Giro 2014 e secondo a sorpresa nel Tour del 2013 è il più giovane dei pretendenti alla vittoria finale e se non la gialla proverà a portare a casa la maglia bianca, dedicata agli under-25. Non corre una grande corsa a tappe proprio dal Giro del 2014 e finora quest’anno lo si è visto alla Tirreno-Adriatico di marzo, dove ha vinto l’arrivo in salita sul Terminillo, staccando Contador. Di sicuro proverà a essere davanti sulle grandi montagne e da scalatore colombiano purosangue qual è c’è da attendersi spettacolo. Il Tourmalet all’undicesima tappa e il Galibier e l’Alpe d’Huez nella penultima sono messi a posta per quelli come lui.

Infine, il nome che potrebbe far scoppiare la corsa e la folla e quello di Thibaut Pinot, l’“enfant du pay” su cui tutta la Francia punta il sogno di rivedere un proprio ciclista in giallo a Parigi. Pinot, terzo l’anno scorso e vincitore della maglia bianca di miglior giovane arriva al Tour in grande spolvero, dopo la vittoria in cima al ghiacciaio di Solden conquistata al Giro di Svizzera e la maglia di leader indossata per quattro giorni, prima della cronometro finale. Come sempre, l’ultima parola spetta alla strada e alle emozioni che anche quest’anno ci saprà regalare nei torridi pomeriggi estivi la corsa a tappe più importante del mondo.

Lle tappe del Tour de France 2015:

1a tappa: (cronometro individuale) Utrecht > Utrecht 14 km
2a tappa: Utrecht > Zeeland 166 km
3a tappa: Anversa > Mur de Huy 154 km
4a tappa: Seraing > Cambrai 221 km
5a tappa: Arras > Amiens 189 km
6a tappa: Abbeville > Le Havre 191 km
7a tappa: Livarot > Fougères 190 km
8a tappa: Rennes > Mur de Bretagne 179 km
9a tappa: (cronosquadre) Vannes > Plumelec 28 km
Giorno di riposo
10a tappa: Tarbes > La Pierre-Saint-Martin 167 km
11a tappa: Pau > Cauterets 188 km (Montagna)
12a tappa: Lannemezan > Plateau de Beille 195 km (Montagna)
13a tappa: Muret > Rodez 200 km
14a tappa: Rodez > Mende 178 km
15a tappa: Mende > Valence 182 km
16a tappa: Bourg-de-Péage > Gap 201 km
Giorno di riposo
17a tappa: Digne-les-Bains > Pra Loup 161 km
18a tappa: Gap > Saint-Jean-de-Maurienne 185 km (Montagna)
19a tappa: Saint-Jean-de-Maurienne > La Toussuire 138 km (Montagna)
20a tappa: Modane > Alpe d’Huez 110 km (Montagna)
21a tappa: Sèvres > Parigi 107 km