In un’epoca completamente votata al digitale, la stampa d’arte e il libro d’artista assumono il ruolo di inno alla lentezza, alla manualità e alla bellezza ritrovata di un canone antico e reinterpretato in accezione contemporanea. La traduzione in oggetto-libro di preziose ricerche, per contenuto e tecnica di riproduzione, tramite le quali gli editori-stampatori si fanno artisti, trova nella produzione della copia limitata il proprio punto di forza.

Liberbook diventa il contenitore italiano per eccellenza di questo settore tanto apprezzato oltralpe, invitando i visitatori a compiere un viaggio nella microeditoria di qualità. Saranno presenti a Parma, per un intero weekend, il 23 e il 24 maggio, 38 artisti-editori, metà dei quali provenienti da tutta Italia e l’altra metà dall’Europa. Tra gli italiani sono presenti nomi quali Alberto Tallone Editore, la cui famiglia si è fatta erede di un raro esempio di patrimonio ereditario di saperi e materiali; le Edizioni Henry Beyle, dietro cui c'è un editore elegante e attento che abbandona l’esperienza della consulenza scolastica e si volge a un’operazione nostalgica di ritorno alla produzione editoriale del passato; André Beuchat, con il suo Alma Charta di Toccalmatto, incisore abilissimo che si avvicina e pratica, per complemento al suo repertorio figurativo, al mondo della stampa tipografica.

Una mostra di piccoli tesori, come afferma Lucio Passerini del marchio editoriale Il Buon tempo, che ciascuno riserva per sé e per le persone care, per i propri interessi e le proprie curiosità. E' un’avventura di conoscenza, in costante dialogo tra passato e presente, quella che vive Josef Weiss, nella sua bottega di Mendrisio in Svizzera. Spesso, ma non solo, è il mondo della poesia ad essere rappresentato, come è il caso di Editions Collodion, Editions Traces Genève e Archivio Dedalus, i Quaderni di Orfeo e Edizioni Il ragazzo innocuo, la cui storia inizia nel 2004, nel cuore di Milano, dove una ex fabbrica di gelati diventa una piccola stamperia e un punto d'incontro tra poeti e artisti. Spesso, da quelle stesse mani che hanno disegnato e inciso, graffiato e morsurato, nascono le scatole e gli involucri, le cuciture e gli assemblaggi dei lavori realizzati: fanno leva su antiche competenze di rilegatura a mano i lavori di Mark Lintott e Judith Rothchild e quelli di Cappazeta edizioni, su cui sono innestate moderne sensibilità formali e di contenuto.

Saranno inoltre in mostra esponenti di una moderna visione del fare tipografia, come Cartiera Clandestina, Xilocart e Officyna Typo Slow Print Workshop, oltre a quelli della stampa d'arte come le Edizioni dell'Ombra e Unaluna edizioni. Ma saranno presenti anche artisti a tutto tondo, come Nicole Schmitt dell'atelier eOle che spazia fra pittura, scultura e grafica, Luisa Balicco fautrice di una poetica dell'accumulo e dell'accrochage, Gino Gini e Fernanda Fedi, fondatori più di vent'anni fa, dell'Archivio dei Libri d'artista di Milano, un organismo stabile per la raccolta, lo sviluppo e la conoscenza del Libro d'artista contemporaneo. Spazio, inoltre, ad associazioni di artisti che promuovono un accesso più ampio alle arti grafiche, con particolare attenzione all'incisione, al libro d'artista e all'illustrazione: è questo il filo comune che lega Insigna di Roma e le Magnificheeditrici di Bologna, entrambe sedi di corsi e autrici di edizioni d'artista, anche a più mani. La lista continua con presenze dall'Ungheria, Atelier Barabas, dalla Germania, Fruiederum Freiederichs e Muhleisen, dalla Spagna, Valeria Brancaforte Prints, mentre The group MTM si si divide fra Berlino, la Germania e la Russia. Sono molte le realtà francesi, di cui ricordiamo L'un verso l'autre, gli atelier Catherine Liegeois, Hélène Baume e B. Planchenaut, l'Editions Après la Pluie e Meridianes, Parole Gravée e Edition Verdigris, Plastica Arts e le Laboratoire du Fenouil. Infine dall'Australia, Impediment Press, con libri d'artista dedicati ai luoghi storici australiani e alle loro storie.

La scelta di Parma per ospitare questa eccezionale rassegna, non è casuale. La città vanta una ricca storia nel mondo delle arti grafiche e tra le pieghe del suo tessuto storico, vivono ancora le incisioni di Parmigianino e Toschi, le meraviglie della Biblioteca Palatina e la fama inestinguibile di Bodoni e della sua fortunata attività come tipografo. Un'occasione, quella di Liberbook, in cui si intrecciano il duplice filo della memoria e dei saperi individuali a quella storica della città che tanto ha dato alla grafica d'arte e all'arte della tipografia. La rassegna, quest’anno alla seconda edizione, è promossa dal Rotary Club Parma Est in collaborazione con l’Atelier Alma Charta, e ha il sostegno della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici di Parma e Piacenza e della Biblioteca Palatina. Fa da cornice alla manifestazione, la suggestiva sede dei voltoni del Guazzatoio del Palazzo della Pilotta, che ospitò, per rimanere in tema, la tipografia reale di Giambattista Bodoni.

Per maggiori informazioni:
http://liberbook.it/