Una mostra unica tra arte e scienza che ci permette di sperimentare la percezione visiva e i suoi inganni. Le sculture di Stefano Russo si relazionano con le neuroscienze e la psicologia della percezione tant’è che la mostra sarà corredata anche di incontri scientifico-divulgativi. Si tratta di vere e proprie macchine che accompagnano lo spettatore ad esplorare, attraverso il senso della vista, la percezione di se stessi e del mondo. L’artista le definisce “armi percettive” e saranno circa 13 articolate tra i due piani della casa museo Spazio Tadini. Ogni stanza stimolerà il senso della vista in modo diverso fino al raggiungimento della luce in senso reale e metaforico.

Da qui il titolo della mostra Pro Lumen Light Transmutation che traduce questa ricerca artistica di Stefano Russo ovvero un cambiamento con e attraverso la luce. Un lavoro incentrato sulla scoperta di un equilibrio interiore che non può prescindere dal rapporto con il mondo e il modo di relazionarci con esso. Le ingegnose macchine di Russo sono il mezzo, quasi lo strumento terapico che anziché radiografare o esplorare il corpo si addentrano, attraverso i meandri della percezione sensoriale nella psiche per rivelare un punto nevralgico del pensiero su cui lavorare per rinascere e trovare un’armonia con l’Universo. Un alchimista del pensiero, Stefano Russo che ha già dato un saggio di questa sua ricerca con l’esposizione delle vecchie valigie in cuoio e legno presso la Fabbrica del Vapore nel 2014 con la mostra dal titolo Homo Mechanicus (volume edito da Silvana Editorale) – dove ogni valigia rappresentava l’insieme dei ricordi, ma anche il kit di un viaggio ancora tutto da percorrere.

Nella mostra presso Spazio Tadini l’attenzione si focalizza sull’occhio “prima creatura della luce", come lo definiva Goethe e quindi sul modo di percepire sia dal punto di vista fisiologico che psicologico la luce e i suoi colori con tutte le emozioni ad essa correlate.

La passione di Russo per tutto ciò che è legato in particolare all'occhio e alla vista, lo porta a diventare designer di occhiali per noti brand della moda. Questo lavoro gli ha permesso di conoscere nel dettaglio tutta la complessità della fisiologia della vista e della sua percezione e pertanto le sue ultime creazioni sono strumenti da esplorare con la curiosità dello scienziato e del bambino bramoso di conoscere il mondo.

Stefano Russo, artista e designer, nasce in Sicilia nel 1969, vive tra Milano e Parigi. E’ docente di laboratori di ricerca presso il Politecnico, lo IED e Domus Accademy. Nel 1994 fonda la Russo Design, uno studio di ricerca e progettazione che spazia dagli accessori per il corpo a gli oggetti per gli interni. Da sempre ha basato la sua ricerca sull'essere umano, sul corpo ma soprattutto sui processi percettivi. Artista poliedrico, utilizza diversi linguaggi dalla fotografia alle installazioni.