Mia Fair atterra a Singapore presentando anche una sezione dedicata al design. Il 23 ottobre MIA Fair - Milan Image Art Fair, la celebre fiera milanese dedicata alla fotografia sbarca a Singapore, in occasione della sua prima edizione internazionale. Oltre alla novità del lancio nella nuova trend setter location asiatica che avrà luogo nel noto spazio di Marina Bay Sands Expo Center, MIA Fair si arricchisce di una piccola sezione di design che dialogherà direttamente con la fotografia. Da qui deriva l’aggiunta della “D” al nome MIA Fair che diviene MIA&D Fair. Per questa prima Edizione internazionale MIA Fair presenterà gallerie, artisti indipendenti provenienti da oltre trenta paesi. Lorenza Castelli, Exhibition Director di MIA Fair racconta e mette in evidenza i punti cruciali di MIA&D Fair 2014.

MIA Fair è la fiera nata nel 2011 per celebrare la fotografia. Come mai avete pensato di combinarla con una sezione di design? Si tratta di una scelta definitiva che coinvolgerà anche Milano oppure sarà rivolta esclusivamente su Singapore?

Oggi, la fotografia e l’art design sono espressioni di una nuova ricerca artistica contemporanea che rivelano un linguaggio comune. La fotografia non è più considerata come un elemento decorativo, ma è ormai inserita a pieno titolo tra le espressioni dell’arte contemporanea. Così l’art design rappresenta oggi, un connubio di creatività e funzionalità in grado di attrarre nuovi collezionisti. Queste sono alcune delle ragioni che ci hanno spinto a creare la nuova sezione per il design. Per ora pensiamo di portare avanti MIA&D Fair su Singapore, ma non è detto che in un futuro non la porteremo anche a Milano.

Singapore è una piazza internazionale ed è certamente tra i mercati più interessanti. Quali sono le vostre aspettative per questa prima edizione?

Singapore grazie alla sua collocazione greografica ha una sua posizione strategica che la porta a essere un ponte tra est e ovest. Inoltre il suo governo investe molto in arte e in cultura, un ottimo scenario su cui investire e dove fare crescere la fiera. Per questa prima edizione, MIA&D Fair ospiterà il 50% delle gallerie da occidente, mentre la restante parte proverrà dall'Asia. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a replicare il successo ottenuto nelle edizioni milanesi, apportando la stessa qualità che ci ha contraddistinto, anche su Singapore.

Il pubblico asiatico è ancora un pubblico giovane come tradizione fotografica. E’ possibile intercettare delle differenze tra il gusto occidentale per la fotografia e il gusto asiatico?

In Europa e in Italia, la fotografia storica in bianco e nero è molto apprezzata, mentre il collezionista e il foto amatore proveniente dall’Asia è più attratto dalla fotografia contemporanea a colori. Un altro aspetto riguarda i ritratti, che difficilmente vengono acquisiti dal pubblico asiatico a meno che non si tratti di loro ritratti fotografici familiari.

MIA&D Fair sarà in concomitanza e collaborazione con il Singapore International Photography Festival (SIPF). All’interno della fiera ci sarà uno spazio dedicato al festival? E progetti dedicati all’Asia?

Tra le motivazioni che ci hanno spinto a portare MIA&D Fair nel mese di ottobre a Singapore è stata anche l’interessante possibilità di collaborare con Gwen Lee, direttrice del Singapore International Photography Festival, per unire le energie e dare visibilità alla fotografia in tutte le sue diverse forme. MIA&D Fair sostiene il progetto della Mekong Area, visitabile in fiera, dal titolo Water/Life line dove artisti provenienti da Cambogia, Laos, Myanmar, Thailandia e Vietnam indagano, utilizzando la foto e la video arte, il ruolo essenziale del fiume Mekong che attraversa i rispettivi paesi. Il progetto è curato da Loredana Pazzini Paracciani.

MIA Fair si è contraddistinta anche nell'ultima edizione milanese per il vasto programma culturale che avete offerto. Come sarà strutturato a Singapore, ci può dare qualche anticipazione sulle conversation?

MIA&D fair offrirà anche a Singapore un vasto programma culturale a cui parteciperanno personalità di spicco locali. Tra le talk di maggior rilievo abbiamo Collecting photography una conversation condotta da Gwen Lee, curatrice e direttrice del Singapore International Photo festival, che dialogherà con due collezionisti. Per rimanere sempre in Asia, Loredana Pazzini Paracciani presenterà il progetto della Mekong Area. Avremo una tavola rotonda sul design a cui parteciperanno il designer Hunn Wai, galleristi del settore, moderata dall'art director Claudia Pignatale, infine un legal Workshop tenuto dall'avvocato Cristina Manasse che dialogherà con Lam Chung Nian, partner a WongPartnership LLP.

Quali sono secondo suo avviso, le gallerie o gli artisti che espongono a MIA&D Fair che meritano assolutamente attenzione?

Credo che per avere un'idea della fotografia contemporanea e storica, sia indispensabile dare uno sguardo complessivo a tutte le gallerie e tutti gli artisti presenti in fiera. A MIA&D Fair parteciperanno sia artisti emergenti che storicizzati. In particolare suggerirei di prestare attenzione alle gallerie asiatiche: Mizuma e Fost Gallery, 2902 Gallery con l'artista Eiffel Chong, e la galleria Studio Akka che propone l'artista coreano Bohchang Koo. Anche dalla Russia ci sono proposte interessanti come: Art Re.Flex Gallery, Shtager e Savina Gallery. Dalla Francia Little Birds Gallery con Domitille Ortes e Thierry Konarzewski e l'artista canadese Robert Polidori presentato dalla galleria Sundaram Tagore. Da non dimenticare il gruppo delle gallerie italiane che esporranno a Singapore, come Arionte, Admira, Blanchaert, Database Duomo, MC2, Spazio Nuovo, Riccardo Costantini Contemporary, Dadaeast, e Deodato Arte a testimoniare le nuove tendenze nel panorama italiano. Per quanto riguarda le gallerie di design Design Gallery Milano, Secondome e Washi con Max Coppetta, finalista del premio Arte Laguna.

Tra i suoi artisti/fotografi preferiti chi possiamo trovare?

Apprezzo particolarmente l'artista canadese Roberto Polidori, vincitore del Word Press Photo 2008, mi piace molto l'occhio con cui ritrae gli ambienti interni, e Sealey Brandt, artista australiana ormai residente a Singapore. Un altro fotografo che di recente ha catturato la mia attenzione è il coreano Park Seung Hoon che sarà rappresentato a MIA&D Fair da Visionairs Gallery.

Il 2015 dovrebbe essere per Milano un anno speciale, almeno a livello di presenze, per l'EXPO. Come pensate di affrontare la vostra prossima quinta edizione?

Il 2015 è per MIA Fair un anno importante. Sarà il nostro quinto anniversario e la fiera si unirà alla città per celebrare l’evento dell’EXPO. Per questa edizione tante saranno le novità: in primis cambieremo sede, ci sposteremo per l’occasione al The Mall nel nuovo quartiere milanese di Porta Nuova. Un’altra grande novità sono le date della fiera, che saranno ad aprile, anziché a maggio, dal 9 al 12 in concomitanza con il MiArt per fare di Milano una meta per collezionisti nazionali e internazionali. In aggiunta il format di selezione prevederà la possibilità di presentare un lavoro all’interno di un progetto curatoriale che affronta i temi dell’EXPO 2015.

Il prossimo appuntamento è per il 6 Novembre.

Immagini correlate
  1. Rodney Smith, Viktoria under Lampshade, Rhineback, NY, Silver gelatin print
  2. Sasha Frolova-Irina Voiteleva, Cyberprincess project, 2009
  3. Marshall Vernet, Capri Horizon, 2013
  4. Matteo Basilè, Unseen 1, 2014, dettaglio
  5. Charlotte Perriand, Vertebra di pesce, 1993
  6. Marco Lodola, FIAT 500, 70 x 115 x 12 cm