Quinta Essentia
L'arte si fa gioiello, il gioiello diventa fotografia. Mostra è a cura di Federica Tattoli.
Produzione orafa di The Workbench in collaborazione con Alberto Orlandi, Sergio Breviario, Pietro Di Lecce, Giulio Frigo, Paolo Gonzato, Samuele Menin _ Alice Schillaci.
In questa prima esposizione curata da Federica Tattoli sono coinvolti cinque artisti: Sergio Breviario, Pietro Di Lecce, Giulio Frigo, Paolo Gonzato e Samuele Menin, i quali hanno creato cinque gioielli differenti, un anello, un bracciale, un ciondolo, un paio d’orecchini e uno spillone.
Questa mostra ha avuto una gestazione di circa un anno, durante la quale c’è stato modo di ideare gioielli personalizzati, ognuno dei quali può essere riprodotto secondo le richieste del cliente. I gioielli sono presentati attraverso prototipi i quali possono essere modificati e personalizzati, usando sia materiali poveri sia materiali preziosi.
L’anello di Sergio Breviario è costituito da un disegno fatto su un tipo particolare di carta, eseguito con una vecchia tecnica con punta d’argento. Il tutto è protetto da un vetro a forma circolare. Il bracciale di Pietro Di Lecce è costituito da una gabbia d’ottone e da una maschera senza fessure per gli occhi, sospesa fra intrecci metallici. Per l’artista la maschera rappresenta la cecità causata in alcuni casi durante una smisurata ricerca del denaro e del potere, mentre la gabbia è emblema della prigionia alla quale questa spasmodica ricerca può portare.
Il ciondolo di Giulio Frigo è costituito da due cubi, uno di color rosso porpora e l’altro blu. Fra le pietre utilizzate vi è l’azzurrite, all’apice del ciondolo troviamo un quadrato nero di onice. L’artista si è ispirato all’idea dell’Immacolata Concezione e ai colori tipici dell’iconografia mariana medioevale.
Paolo Gonzato propone orecchini costituiti dall’intreccio di pietre e resina, di due dimensioni differenti. Il suo gioiello lega materiali di recupero e materiali pregiati. Samuele Menin invece, ispirandosi alla figura di Nina Simone, ha creato una grande spilla di ottone lucido che ingloba una pietra dai colori caldi dove risalta l’effigie del volto della celebre cantante.
Questi gioielli sono accompagnati da scatti fotografici di Alice Schillaci, la quale ha interpretato i gioielli e la poetica di ciascun artista. Nel corso della mostra saranno coinvolti altri fotografi, ad interpretare i gioielli esposti.
The Workbench
Via Vespri Siciliani, 16/4
Milano 20146 Italia
Tel. +39 339 2224336
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www.theworkbench.it
Orari di apertura
Lunedì - Venerdi
Dalle 10.30 alle 19.00 (su appuntamento)