Ricordi e frantumi, anonimi e senza tempo, ispirano le opere in mostra in Predizione perdizione, una personale dell’artista portoghese João Vilhena (1973), visitabile presso la sede veneziana della Galleria Alberta Pane dal 20 settembre al 22 novembre 2025.

Giocando con le parole, le immagini e la tecnica, Vilhena esplora la memoria storica e le inquietudini contemporanee, in un dialogo fra passato e presente, in cui l’hybris dell’essere umano si rivela reiterante.

Mediante lavori inediti l’artista invita a guardare oltre l’apparenza, a scoprire strati nascosti e a riflettere sulla condizione umana: tra rovine e pulsioni vitali, è il ritorno dei tempi più bui della storia.

Dotato di eccellente tecnica e di arguzia di spirito, João Vilhena crea degli universi visivi in cui lo sguardo dello spettatore è centrale nel conferire significato all’opera stessa: i suoi disegni si costituiscono come spazi percettivi in cui l'interpretazione è soggetta a sfumature, errori e rinvii.

Tra il noto e l'ignoto, le opere di João Vilhena pongono quindi l’osservatore di fronte a un continuo slittamento di significati e forme. Attraverso la fusione di elementi reali e immaginari i suoi disegni di grande formato, realizzati con polvere di pierre noire su cartoncino grigio, invitano a mettere in discussione la comprensione del mondo visibile.

La mostra è accompagnata da un testo del critico d’arte e curatore Tristan Trémeau.