Dal 2025, il calcio internazionale accoglie una nuova era: il Mondiale per Club cambia volto, formato e ambizioni. Una trasformazione che promette di ridefinire gli equilibri del calcio globale.

Nel 2025 il calcio mondiale vivrà una svolta epocale: nasce il nuovo Mondiale per Club FIFA, una competizione del tutto nuova e che punta a diventare il principale palcoscenico internazionale per le squadre di club. Non più un torneo di nicchia a sette squadre disputato a dicembre, ma un evento globale ogni quattro anni con 32 partecipanti, sulla scorta del modello del Mondiale per Nazionali. Saranno gli Stati Uniti ad ospitare la prima edizione del rinato mondiale per club FIFA.

Il FIFA Club World Cup è nato nel 2000 come tentativo della FIFA di creare una competizione globale per le squadre di club, in grado di sostituire la storica Coppa Intercontinentale, che dal 1960 al 2004 metteva di fronte i campioni d’Europa e del Sud America. La prima edizione, tenutasi in Brasile, vide il Corinthians laurearsi campione del mondo battendo in finale il Vasco da Gama. Dopo una pausa di cinque anni, la FIFA rilanciò la competizione nel 2005, adottando un format a sette squadre: i vincitori delle sei confederazioni continentali più un club del paese ospitante.

Con il passare del tempo, il Mondiale per Club si è disputato ogni anno, ma ha sempre sofferto di scarsa competitività e limitata attrattiva mediatica. Le squadre europee, quasi sempre vincitrici, partecipavano con spirito più doveroso che entusiasta.

Al contrario, per club sudamericani, asiatici o africani, la manifestazione rappresentava un’opportunità unica di visibilità e prestigio. Il gap tecnico però è rimasto ampio: dal 2007 al 2023, solo una volta un club non europeo ha vinto il titolo (il Corinthians nel 2012).

Con l’obiettivo di rilanciare la competizione e trasformarla in un evento di portata simile a un Europeo o a una Coppa America, la FIFA ha approvato nel 2023 il nuovo format. La nuova formula prevede: 32 squadre, suddivise in otto gironi da quattro; Le prime due di ogni girone accederanno alla fase a eliminazione diretta. Il torneo si disputerà ogni quattro anni, nell’estate successiva al Mondiale per Nazionali.

La distribuzione dei posti rispecchia l’importanza e la competitività delle confederazioni:

  • UEFA (Europa): 12 squadre;

  • CONMEBOL (Sud America): 6 squadre;

  • AFC (Asia), CAF (Africa), CONCACAF (Nord e Centro America): 4 squadre ciascuna;

  • OFC (Oceania): 1 squadra;

  • 1 posto alla squadra del paese ospitante.

I club qualificati sono stati selezionati in base ai risultati ottenuti nelle competizioni continentali tra il 2021 e il 2024, premiando chi ha vinto o raggiunto le fasi finali della Champions League, Copa Libertadores, e omologhe competizioni delle altre confederazioni. Grazie a questi cambiamenti la FIFA punta a valorizzare il calcio di club su scala mondiale, offrendo una vetrina internazionale anche a squadre che non godono dello stesso blasone delle europee.

Il torneo, inoltre, in ottica futura, rappresenta una straordinaria opportunità commerciale: diritti televisivi, sponsorizzazioni e biglietteria potrebbero generare introiti multimiliardari, contribuendo alla crescita economica del calcio globale. Tuttavia, non sono mancate critiche da parte di allenatori, club e leghe. I principali timori riguardano: il calendario già congestionato, con i top club europei impegnati in Champions, campionati, coppe nazionali e ora anche in una lunga competizione estiva; Il rischio infortuni per i giocatori, con stagioni sempre più lunghe e senza pause adeguate; La sensazione che la FIFA stia tentando di centralizzare sempre più potere, a discapito delle federazioni continentali e nazionali.

Club come Real Madrid, Manchester City e Bayern Monaco hanno accolto con favore l’opportunità di misurarsi in un contesto globale, ma allenatori come Jürgen Klopp e Pep Guardiola hanno sollevato dubbi sulla sostenibilità fisica e mentale per i calciatori.

Per l’edizione inaugurale, tra le qualificate spiccano i nomi di Real Madrid, Manchester City, Chelsea, Bayern Monaco, PSG, Palmeiras, Flamengo, Al Ahly, Urawa Red Diamonds, e Monterrey. Ciò che più sarà interessante osservare in questa prima edizione del torneo, sarà certamente l’incontro tra le squadre europee e quelle asiatiche ed africane, in quello che si prospetta essere un contesto più equilibrato rispetto alle vecchie edizioni. Il tutto nell'ottica di dare più visibilità a tutto il calcio mondiale per i club.

Dopo un inizio caratterizzato da una più che pronosticabile disparità tra i club europei e il resto del mondo, il nuovo mondiale per Club, al suo esordio assoluto, ha saputo riservarci grandissime sorprese. Le squadre Sudamericane, ma non solo, sono state le vere mine vaganti del torneo.

Dal pareggio del Monterrey contro l’Inter, alla vittoria dell'Inter Miami contro il Porto, passando per la vittoria del Botafogo sul PSG, e quella del Flamengo sul Chelsea, fino ad arrivare alla clamorosa uscita ai quarti di finale del Manchester city per mano dell’Al Hilal. Questa competizione si è rivelata un vero e proprio trampolino di lancio per il calcio extraeuropeo, che ne guadagna ora in termini di incassi e di visibilità. Dopo anni di dominio eurocentrico, l’obbiettivo della fifa è quello di dare maggior lustro a quelle piccole realtà emergenti che si trovano lontane dal calcio che conta, garantendo loro un palcoscenico più ampio ed equilibrato.

Il nuovo Mondiale per Club rappresenta una scommessa ambiziosa. Se la FIFA riuscirà a mantenere un equilibrio tra spettacolo, sostenibilità e competitività, la competizione potrebbe davvero trasformarsi in un “Super Mondiale” capace di affiancare la Champions League in termini di prestigio e appeal.

Dopo una prima edizione caratterizzata da grandi colpi di scena , adesso molto dipenderà dalla risposta del pubblico, dalla qualità tecnica delle partite e dalla capacità di rendere il torneo un’esperienza unica anche fuori dal campo.

Il calcio è pronto a scrivere un nuovo capitolo: il Mondiale per Club non sarà più un evento secondario, ma uno dei cuori pulsanti dello sport più popolare al mondo.