Il 14 maggio 2025, Galleria Vik Milano ospiterà Le muse surreali, una collettiva che riunisce sei artiste contemporanee accomunate da una visione pittorica e fotografica fortemente onirica e surreale. L’esposizione nasce dall’ultimo libro di Alessandra Redaelli intitolato La musa surreale (VandA Edizioni), che firma anche la curatela del progetto.

Il titolo della mostra si ispira proprio a questo volume, in cui Redaelli riflette sul ruolo della donna nel movimento surrealista e nel panorama artistico del Novecento, tracciando un dialogo ideale tra le grandi protagoniste storiche e le artiste di oggi, che tornano a esplorare i territori del sogno, del simbolico e del misterioso, restituendo nuova linfa a un immaginario senza tempo.

Nel testo critico che accompagna la mostra, la curatrice scrive: “Nonostante André Breton pensasse le donne solo come gradevoli accessori o, al massimo, muse, proprio all’interno del suo movimento – il Surrealismo – si incontrano alcune delle figure femminili più geniali e interessanti del Novecento. Gala Dmitrievna e Simone Kahn furono molto più che muse: intenditrici d’arte e impareggiabili manager la prima, acuta analista del Surrealismo e gallerista la seconda. E poi Meret Oppenheim, Leonor Fini, Leonora Carrington, Dorothea Tanning, Remedios Varo: artiste che furono muse soprattutto di sé stesse, analizzando il femminile nel suo particolare rapporto con la natura, con il magico e con le forze del cosmo. Come quelle che incontriamo qui: sei surrealiste del terzo millennio che praticano i mondi onirici della realtà oltre la realtà.” Le opere in mostra disegnano un percorso suggestivo, dove simboli antichi e visioni contemporanee si intrecciano in ambientazioni sospese, abitate da figure femminili forti, enigmatiche e capaci di dialogare con il non detto.

Ilaria Del Monte costruisce ambienti magici dove il femminile si fa presenza rituale e ancestrale, in dialogo con una natura viva e misteriosa, popolata da oggetti sospesi e creature fantastiche.

Rachele Frison ci trasporta in paesaggi lunari e boschi incantati, in cui l’abbraccio fra donna e animale diventa simbolo di un equilibrio possibile e di un legame originario con la terra e i suoi elementi.

Marta Sesana anima figure plastiche e sensuali, corpi che paiono emergere da una dimensione parallela, in bilico tra gioco infantile e tensione erotica, raccontando storie mute e cariche di energia vitale.

Silvia Mei riporta alla luce immagini di un femminile arcaico e selvatico, fatto di maschere, rituali e sabba, in cui le donne si trasformano in streghe, dee e creature totemiche, capaci di incantare e dominare.

Lucia Lo Russo offre una pittura intima e simbolica, scandita da armonie geometriche e vibrazioni cromatiche su fondi dorati, evocando atmosfere spirituali e raffinate suggestioni decorative.

Chiude il percorso Debora Garritani, fotografa dalla sensibilità pittorica, che affida a stanze d’ombra, a interni misteriosi e a presenze animali il compito di raccontare un immaginario silenzioso e malinconico, dove la bellezza dialoga con l’inquietudine.

Le muse surreali vuole essere un’indagine sulla persistenza di una visione femminile che, oggi più che mai, trova nel surrealismo contemporaneo una lingua madre, una modalità poetica di espressione capace di raccontare il nostro tempo attraverso sogni, simboli e archetipi eterni.

In occasione del vernissage del 14 maggio, il Direttore Artistico dell'Hotel, Alessandro Riva, presenterà il libro di Alessandra Redaelli, Le muse surreali. Il volume guida il lettore nel mondo di Gala Dalì, la donna che ha vissuto al centro di un intreccio di amori e incontri destinati a segnare la storia dell’arte e della letteratura. Redaelli racconta, attraverso la voce stessa della protagonista, la vita della musa di Salvador Dalì, figura indipendente e determinata, capace di scrivere il proprio destino al di fuori delle convenzioni, in un percorso fatto di passioni, scelte coraggiose e ricerca di sé, fino alla morte nel castello che Dalì le donò.