(galleria +) oltredimore presenta il 23 novembre nel nuovo spazio nella Manifattura delle Arti il primo progetto dedicato all’eating: design: trEATticon a cura di Panem et Circenses. Nell’arco di tre mesi, il duo Panem et Circenses sviluppera in tre atti un ipotetico excursus evolutivo del rapporto uomo-cibo nei rispettivi ruoli di agente e agito: dall’approccio conoscitivo diretto alla materia, passando per la trasformazione/sperimentazione fino alla trasposizione concettuale del cosiddetto “food-porn”. Ogni mese in relazione ad ognuno dei tre atti evolutivi verranno organizzati due “action eating” a numero chiuso e su prenotazione. Dal giovedi al sabato, invece, ci sara l’aperitivo in galleria dove sara possibile fare esperienza di “assaggi” in cui pulsano gli stessi temi proposti negli action eating.

1˚ atto: Materia - Prima della conoscenza (l’uomo che non sa) L’elemento portante di questo primo atto e la terra, la fase di sviluppo intellettuale dell’infanzia, dove tutto e un “gioco conoscitivo.

2˚ atto: Deleteria - La trasformazione (l’uomo che conosce) Attraverso l’elemento dell’acqua, in perenne movimento e trasformatore per eccellenza, e l’immagine del mondo - laboratorio sara presentata un’offerta che permetta di dare sfogo alla curiosita adolescenziale dell’innovatore e di fruire di modalita insolite di preparazione dei cibi. La componente chimico - fisica sara protagonista.

3˚ atto: Aetheria - La concettualizzazione (l’uomo che va oltre) L’astrazione di “Aetheria” trova assonanza con il termine “etere” utilizzato nel campo della comunicazione mass - mediatica radio televisiva, luogo d’eccellenza di una proliferazione incontrollata del cibo - immagine. L’aria diventa dunque l’elemento guida del terzo atto, con una focalizzazione sul fenomeno, oramai ventennale, che si definisce “food porn” (inteso come una spettacolarizzazione artefatta ed esasperata del cibo - immagine).

Panem et Circenses e un progetto che, attraverso il linguaggio del cibo e l’esperienza gastronomica, interagisce con tutte le forme di espressione artistica e creativa, siano esse culturali o naturali. Panem et Circenses usa modalita di approccio inusuali e stimolanti (food specific, food translation, action eating) che coinvolgono attivamente il pubblico con l’obiettivo di ridisegnare il quotidiano atto del “mangiare” ed esaltarne i tanti aspetti non prettamente alimentari. Panem et Circenses tratta il cibo come parole in una struttura semantica e l’atto del mangiare come discorso significante, risultato di infinite possibili combinazioni linguistiche. Panem et Circenses e un progetto di Ludovico Pensato e Alessandra Ivul.