La creatività è un tratto umano straordinario che ha dato vita a opere d'arte, innovazioni tecnologiche, scoperte scientifiche e molto altro. Ma cosa accade nel cervello quando siamo creativi? Le neuroscienze cognitive si sono immerse in questa affascinante dimensione dell'esperienza umana per svelare i meccanismi cerebrali che guidano la creatività.

Creatività: un'esplorazione dalle molteplici sfaccettature

La creatività è una qualità che abbraccia molteplici sfaccettature. Può manifestarsi in diversi modi, come la creatività artistica, la creatività scientifica, la creatività nella risoluzione dei problemi o persino la creatività nella comunicazione. Ciò che tutti questi aspetti hanno in comune è la capacità di generare idee originali, inaspettate e utili. La creatività non riguarda solo i pittori, gli scrittori e gli artisti. È un aspetto essenziale della vita quotidiana e può essere applicato in qualsiasi campo. Le neuroscienze cognitive cercano di comprendere come il cervello umano dà vita a questa meravigliosa manifestazione di ingegno.

Il cervello creativo per le neuroscienze cognitive

Per molto tempo, il cervello umano è stato considerato un organo misterioso, ma gli sviluppi nelle neuroscienze hanno permesso di gettare nuova luce su ciò che accade al suo interno quando siamo creativi. Ecco alcune scoperte chiave:

Connessioni neurali flessibili

La creatività è spesso associata a una rete di connessioni neurali flessibili. Queste connessioni consentono al cervello di comunicare in modalità non convenzionali, consentendo l'emergere di idee originali. Il cervello è in grado di cambiare rapidamente il modo in cui le sue diverse regioni interagiscono, aprendo nuove vie neurali e mettendo in relazione informazioni precedentemente separate1.

Attività cerebrale divergente

L'attività cerebrale divergente è un aspetto cruciale della creatività. Coinvolge la capacità di generare una vasta gamma di idee, spesso attraverso il pensiero "out of the box". Questo tipo di attività cerebrale è associato a regioni cerebrali come il lobo frontale, noto per le sue funzioni esecutive e il pensiero creativo.

Stato di flusso

Il famoso psicologo Mihály Csíkszentmihályi ha coniato il termine "stato di flusso" per descrivere uno stato di intensa concentrazione e coinvolgimento in un'attività creativa. Durante il flusso, le aree cerebrali coinvolte nell'autocontrollo e nella critica si riducono, permettendo un aumento della creatività e della produttività.

Rimozione dei filtri

La creatività può comportare la rimozione temporanea dei filtri mentali che normalmente ci tengono ancorati alla realtà quotidiana. Questo permette al cervello di esplorare eccessi di poter generare idee "fuori dal comune".

Legami tra creatività e memoria

La memoria è un componente essenziale della creatività. Infatti, il cervello deve essere in grado di richiamare e combinare informazioni precedentemente immagazzinate per generare nuove idee. La memoria a lungo termine, che coinvolge il sistema dell'ippocampo, è fondamentale per questo processo. L'accesso a ricordi, esperienze passate e informazioni memorizzate consente di costruire nuove connessioni tra concetti apparentemente sconnessi.

È importante sottolineare che la creatività e il pensiero fluido coinvolgono una vasta rete di regioni cerebrali e che queste reti sono altamente interconnesse. La comprensione delle basi neurali di questi processi è ancora oggetto di ricerca attiva in neuroscienza, ma è chiaro che coinvolgono una combinazione di regioni coinvolte nella generazione di idee, nella flessibilità cognitiva e nella valutazione critica.

Per i curiosi, le aree coinvolte sono:

  • la corteccia prefrontale dorsolaterale e laventrolaterale: la prima è coinvolta nella flessibilità cognitiva, che è un aspetto fondamentale del pensiero fluido, aiuta a passare rapidamente da un'idea o una categoria mentale all'altra. La seconda è coinvolta nella risoluzione dei problemi e nella generazione di soluzioni alternative, che sono aspetti essenziali del pensiero fluido;

  • la corteccia parietale: questa regione è coinvolta nell'elaborazione delle informazioni spaziali e visive, che può essere cruciale per la generazione di idee e soluzioni creative;

  • la corteccia temporale: gestisce le informazioni linguistiche e la manipolazione di dati verbali, questa regione può influenzare il pensiero fluido quando si tratta di problemi verbali o concettuali;

  • infine, il nucleo caudato: questa struttura svolge un ruolo nel passare rapidamente da un'idea all'altra e nella produzione di pensieri fluidi.

La creatività non è un processo lineare, ma piuttosto un ciclo che può attraversare diverse fasi. Queste fasi possono includere la preparazione, l'incubazione, l'illuminazione e la verifica. Ognuna di queste fasi coinvolge il cervello in modo diverso. Nella fase di preparazione il cervello raccoglie informazioni e conosce il problema o il compito creativo. Le informazioni vengono elaborate e memorizzate. Successivamente nell’incubazione, il cervello lavora in modo subconscio per elaborare le informazioni raccolte durante la preparazione. Sono in corso collegamenti neurali e combinazioni di idee.

Un esempio durante la scrittura creativa o durante una realizzazione di un’opera artistica, un ballo, un canto. L’illuminazione permette di generare l'idea creativa improvvisamente. È spesso descritto come un "lampo di genio" o un momento "Eureka!" in cui l'idea emerge nella coscienza; un insight in psicologia. Infine, nella fase di verifica, dopo l'illuminazione, l'idea si sviluppa e si arriva alla messa in atto concreta.

Quindi essere creativi è avere un pensiero fuori dagli schemi che comporta il superamento delle convenzioni e convinzioni: significa vedere connessioni inaspettate tra le cose, cercare nuovi approcci e sfidare lo status quo. Questo approccio è indice di apertura mentale e flessibilità, a costo di rendersi antipatici a qualcuno che probabilmente è invidioso: è importante essere disposti a esplorare idee diverse e ad accogliere nuove prospettive, anche se possono sembrare strane o insolite.

Essere creativi è indice di espressione personale: gli artisti, i musicisti, gli scrittori e gli innovatori utilizzano la creatività per condividere le proprie esperienze e emozioni con il mondo. Anche la capacità di problem solving, la risoluzione di problemi, è strettamente legata alla creatività: quest’ultima può aiutare a trovare soluzioni uniche per le sfide complesse e a pensare in modo strategico, non solo in campo lavorativo ma nella vita di tutti i giorni, di fronte a sfide e cambiamenti interiori di crescita personale. Creatività è evoluzione. Quindi come sfruttarla al meglio? Cosa possiamo fare?

La creatività è connessa al “pensiero fluido”, a sua volta strettamente collegato alla capacità di generare una grande quantità di idee o soluzioni in modo rapido e senza giudizio critico iniziale. Essere fluidi è collegato a diversi aspetti quali la quantità, il concetto di divergenza, la libertà di giudizio e le associazioni creative.

L'obiettivo principale del pensiero fluido è generare il maggior numero possibile di idee: non si tratta di valutare la qualità delle idee iniziali, ma di espandersi attraverso una vasta gamma di possibilità. Il pensiero fluido si concentra sulla divergenza, un concetto di psicologia, ovvero quella capacità di allontanarsi da una singola soluzione o prospettiva e considerare molte alternative.

Nel pensiero fluido, è essenziale sospendere il giudizio critico. Questo permette alle idee di fluire liberamente senza essere bloccate dalla paura del rifiuto o della critica. Spesso, il pensiero fluido coinvolge l'associazione di idee apparentemente non correlate per creare nuove connessioni e soluzioni innovative. In sintesi, la creatività e il pensiero fluido sono fondamentali per l'innovazione e la risoluzione dei problemi. Per sviluppare queste capacità, è importante esercitarsi regolarmente, esplorare nuove esperienze e praticare l'apertura mentale.

Quali attività possiamo generare per essere nel flow?

La creatività è un tratto intrinseco all'essere umano, ma può essere coltivata e potenziata attraverso la pratica costante e l'apertura a nuove idee e prospettive, attraverso diverse attività quali la meditazione, la mindfulness, la riprogrammazione e la creazione vera e propria, dove potersi immergere liberamente.

Visualizzazione creativa

Utilizza la visualizzazione creativa per immaginare te stesso in situazioni di successo, immergiti nello stato emotivo come se stesse già accadendo, crea immaginando, soprattutto appena sveglio o prima di dormire, quando l’attività neurale connessa al pensiero razionale è relativamente attiva permettendo così libera attività alla mente inconscia.

Espressione artistica

Utilizza forme d'arte come la pittura, la scrittura, la musica o la danza per esprimere i tuoi sentimenti e per rafforzare la tua autostima, la tua fluidità anche corporea oppure un progetto di journaling creativo. Tieni un diario creativo dove scrivi i tuoi pensieri, ma anche disegni, poesie o collage che rappresentano il tuo percorso evolutivo.

Meditazione e riprogrammazione creativa

Sperimenta con forme di meditazione creative, come la meditazione guidata o la meditazione attraverso la scrittura. Questo può aiutarti a esplorare i tuoi pensieri e a identificare i modelli di pensiero negativi da cambiare oppure resettare credenze e mappe limitanti con un percorso creato su misura.

Non si tratta di pensiero positivo: purtroppo la psicologia positiva fallisce nella misura in cui le resistenze inconsce sono superiori alla nostra intenzione di miglioramento.

Tutto passa dapprima per l’ascolto interiore, senza di questo la mente razionale avrà il sopravvento. Riprogrammazione e creatività sono le facce della stessa medaglia per esprimere se stessi.

Note

1 S. Marega, La neuroplasticità, Meer, gennaio 2024.