46 serate uniche nel più grande teatro del mondo nel segno dell’opera con i suoi spettacoli grandiosi e le migliori voci internazionali.

Nella splendida cornice dell’Arena Romana, a Verona, il prossimo 17 giugno prende il via l’edizione numero 99 del più popolare Festival d’Opera al mondo, in un’Arena restituita ai suoi allestimenti unici che richiamano ogni sera un pubblico di oltre 13.000 spettatori, ma anche sempre più ricca dei maggiori artisti del panorama internazionale sul palcoscenico con Orchestra Coro Ballo e Tecnici, - ma notevolissimo è l’apporto social con i suoi quasi 300 milioni di contatti solo nel 2021, e l’abbraccio dei mecenati con le 67 Colonne per l’Arena di Verona, un progetto che alla sua prima edizione ha vinto il Premio del Ministero della Cultura come miglior iniziativa Art Bonus fra centinaia di progetti nazionali.

Ma quello che animerà le notti sotto le stelle sarà un Festival dal respiro davvero cosmopolita. Direttore Musicale del Festival 2022 è Marco Armiliato, uno dei maestri più amati dal pubblico dell’Arena di Verona. Genovese di nascita, internazionale per carriera e vocazione, è alfiere del melodramma italiano nel mondo, da Vienna a Tokyo, dalla Scala al Metropolitan di New York. «

Il 99° Arena di Verona Opera Festival 2022 prende il via il fine settimana del 17 e 18 giugno con i due titoli più rappresentati nella storia del Festival, Carmen di Bizet e Aida di Verdi, entrambi con la firma di Franco Zeffirelli.

Carmen, titolo di apertura, è un debutto del Maestro fra le millenarie pietre dell’anfiteatro nel 1995,e verrà presentata al pubblico in una sintesi originale di Georges Bizet nella Regia di Franco Zeffirelli (17, 24, 30 giugno ∙ ore 21.15; 14, 21, 31 luglio ∙ ore 21.00; 11, 14, 27 agosto ∙ ore 20.45.

Come è noto, il Maestro fiorentino, in occasione dei diversi riallestimenti del suo spettacolo succedutisi nel corso degli anni, aveva apportato diverse sostanziali modifiche culminate nella nuova versione del 2009. Oggi, grazie alle nuove competenze scenotecniche acquisite e sulla base delle osservazioni del Maestro raccolte dai suoi storici collaboratori, è possibile fare una sintesi definitiva del pensiero di Franco Zeffirelli sulla sua personale concezione di Carmen in Arena. Seguendo i primi bozzetti senza cesure o limitazioni, integrati con le migliori novità che lo stesso Zeffirelli ha introdotto nelle edizioni successive, sommando il meglio delle diverse intuizioni del Maestro, si darà vita ad un’esperienza visiva inedita e definitiva, sotto la direzione musicale di Marco Armiliato e impreziosita da un cast d’eccezione in cui giova ricordare i debutti, come protagoniste, di Clémentine Margaine, J'Nai Bridges, Elina Garanča e Yulia Matochkina, affiancate dai Don Josè di Brian Jagde, Roberto Alagna e Vittorio Grigolo.

E su di un altro versante la produzione di Aida, creata appositamente per l’Arena proprio vent’anni fa, torna sul palcoscenico dopo molte edizioni come un classico a tutti gli effetti dell’estetica zeffirelliana, con la sua inconfondibile luce dorata e i multicolori tessuti preziosi che profumano l’Egitto immaginato da Verdi di nuovi bagliori fra solennità ed esotismo.

L’opera regina dell’Arena, proposta per undici serate, vedrà alternarsi sul podio Daniel Oren e Marco Armiliato. Sull’immenso palcoscenico areniano andrà in scena una sfilata imperdibile di voci di assoluto rilievo internazionale tra cui Liudmyla Monastyrska, Anna Netrebko, Latonia Moore, Ekaterina Semenchuk, Murat Karahan, Fabio Sartori, Yusif Eyvazov, Amartuvshin Enkhbat, Ferruccio Furlanetto, a conferma della volontà della Fondazione di fare di ogni serata una prima assoluta.

Ma ecco le tappe delle serate: 18, 23 giugno ∙ ore 21.15; 3, 8, 16, 24, 28 luglio ∙ ore 21.00; 5, 21, 28 agosto ∙ ore 20.45; 4 settembre ∙ ore 20.45.

E dal 25 giugno è la volta del Nabucco di Verdi per otto serate nella recente edizione dall’ampio respiro storico, risorgimentale e cinematografico di Arnaud Bernard, con la direzione di Daniel Oren e di Alvise Casellati. (25 giugno ∙ ore 21.15; 1, 7, 10, 23, 29 luglio ore 21.00; 18 agosto ∙ ore 20.45;; 3 settembre ∙ ore 20.45.

E quale perla della rassegna, dal 2 luglio torna per la prima volta La Traviata, ultima creazione di Franco Zeffirelli con i costumi di Maurizio Millenotti, Il capolavoro verdiano sarà diretto per le sue otto recite da Marco Armiliato. (in programma: 2, 9, 15, 22, 30 luglio ∙ ore 21.00; 6, 20 agosto ∙ ore 20.45 e 1 settembre ∙ ore 20.45.

Quinto e ultimo titolo operistico del cartellone 2022 è la Turandot pucciniana nell’allestimento da fiaba di Zeffirelli con i costumi del premio Oscar Emi Wada: sarà in scena dal 4 agosto per sette serate dirette da Marco Armiliato, Francesco Ivan Ciampa e, per un’unica data-evento, da Plácido Domingo. ( Turandot: di Giacomo Puccini | Regia Franco Zeffirelli sarà in scena nelle seguenti date: 4, 7, 10, 13, 19, 26 agosto ∙ ore 20.45 e il 2 settembre ∙ ore 20.45.

E giova ricordare che i cast vocali annoverano, tra le altre, le voci e le qualità interpretative di Anna Netrebko, Lisette Oropesa ed Angel Blue, nonché Luca Salsi, Ludovic Tézier, Francesco Meli, Freddie de Tommaso, Michele Pertusi, in un ben calibrato equilibrio tra solide certezze, nomi di grande spicco internazionale ma rari sulle scene italiane e giovani di sicuro interesse per i melomani di tutt’Europa. Ma il programma del 99° Festival non manca di riservare altre sorprese e si completa con tre Gala: il primo è Roberto Bolle and Friends che il 20 luglio (ore 21,15) porterà all’Arena di Verona un atteso programma che unisce la danza classica, moderna e contemporanea eseguita dall’étoile “dei due mondi” insieme alle più acclamate stelle di oggi. Il 12 agosto tornano i Carmina Burana di Orff in un memorabile e scenografico concerto con la partecipazione di Orchestra e Coro areniani al completo, due cori di voci bianche e dei solisti Lisette Oropesa, Filippo Mineccia e Mario Cassi. Il 25 agosto è la volta della Plácido Domingo in Verdi Opera Night con tre atti di opere verdiane in forma scenica completa insieme a Maria José Siri, Fabio Sartori, Clémentine Margaine e, per la prima volta in Arena, il basso Ildar Abdrazakov: oltre alle rare Macbeth e Don Carlo, per l’occasione Domingo debutterà nel ruolo di Amonasro nella scena del Trionfo di Aida. Regia e scene della serata-evento sono firmate da Stefano Trespidi ed Ezio Antonelli, mentre la direzione dei complessi artistici areniani è affidata a Jordi Bernàcer.

E la Sovrintendente e Direttrice Artistica Cecilia Gasdia coglie l’occasione per ringraziare “innanzitutto tutti i lavoratori e le maestranze della Fondazione: con la loro pluridecennale professionalità, uniti abbiamo mantenuto saldi il nostro Festival areniano e le stagioni al Teatro Filarmonico come motore della Città, del Paese e della Cultura. (…) Credo che dobbiamo tornare a vedere con entusiasmo, speranza, trepidazione, la luna che sorge sulle nostre guglie da fiaba, su tende gitane, piramidi dorate, mentre l’aria si riempie del canto e della musica universale dei nostri maestri fino all’ultimo degli spalti. Abbiamo voglia, anzi la necessità, di vivere appieno tutto questo, di tornare a respirare …e l’Arena è puro ossigeno».

Così, su quasi 100 artisti di primo piano mondiale, tra giovani emergenti e star conclamate, sono ben 35 (oltre un terzo del totale) quelli che faranno il loro attesissimo esordio sul palcoscenico dell’Arena: oltre alle dive J’Nai Bridges ed Elīna Garanča, vale la pena ricordare Ludovic Tézier, Ildar Abdrazakov, Freddie De Tommaso, Liudmyla Monastyrska, Latonia Moore, Angel Blue, Yulia Matochkina, Gilda Fiume, Luca Micheletti, Caterina Sala, Daniela Cappiello, Jan Antem, Vincent Ordonneau, Monica Conesa, Gűnther Groissbőck, Roman Burdenko, Francesca Maionchi, Ewa Plonka, Francesca Di Sauro, Vasilisa Berzhanskaya, Adolfo Corrado, Gezym Myshketa, Giacomo Leone, Sava Venić, Lilly Jørstad, Valeria Girardello, Igor Golovatenko, Francesco Leone, Yonghoon Lee, Filippo Mineccia, Youngjun Park, Gabriele Sagona e, dulcis in fundo, lo scrittore (con un passato da cantante) Marco Malvaldi in un cameo di lusso.

E oltre ai nomi ricordati, che compongono il cast delle 46 serate sono moltissimi i grandi artisti e i giovani affermati che tornano all’Arena di Verona, tra cui: Aleksandra Kurzak, Anna Maria Chiuri, Olesya Petrova, Claudio Sgura, Karen Gardeazabal, Maria Teresa Leva, Lavinia Bini, Nicolò Ceriani, Carlo Bosi, Biagio Pizzuti, Alessio Verna, Simon Lim, Samuele Simoncini, Jorge de León, Rafał Siwek, Riccardo Zanellato, Sebastian Catana, Francesco Pittari, Riccardo Rados, Artur Rucinski, Abramo Rosalen, Simone Piazzola, Matteo Mezzaro, Ruth Iniesta, Riccardo Fassi, Gregory Kunde, Chris Merritt.

Così l’Arena di Verona e la sua prestigiosa Fondazione si accingono a solcare una nuova tappa nella gioiosa impresa lirica, per una nuova un’occasione da non perdere in una città dalle mille opportunità - dalla musica, alla danza, dalle arti ai monumenti - in cui ritrovare il presente e la storia dei tempi.