La Dorothy Circus Gallery di Londra è orgogliosa di presentare al pubblico Mirrored Souls, prima personale su suolo europeo dell’artista thailandese Bobby Leash.

La mostra inaugurerà in data 10 Ottobre 2020 presso la sede londinese della galleria al 35 di Connaught Street, Londra, e sarà visitabile su appuntamento fino al 10 Novembre 2020.

Per tale occasione, ultimo capitolo espositivo presso la DCG London della programmazione 2020, intitolata Mirrored Souls: The Year of Love, l’artista esporrà una serie inedita di 8 oli su tela, alla quale dedica il medesimo titolo scelto dalla DCG per il tema espositivo del 2020, proponendo al pubblico un’ulteriore e conclusiva riflessione sull’Amore e i sentimenti, veicolata attraverso la straordinaria potenza estetica e tecnica delle sue opere. Quali sfide si devono affrontare per trovare la propria anima gemella? In una società contemporanea sempre più tecnologica e individualista, l’artista si interroga sulle difficoltà e i confronti necessari ad incontrare - o semplicemente riconoscere - uno spirito affine, insieme al quale possiamo trovare equilibrio e raggiungere la felicità.

In un viaggio introspettivo dalle forme fluide e i sentimenti densi, Leash racconta l’amore, restituendone una rappresentazione caratterizzata da quella stessa iconografia d’eccellenza di stampo Anime e Manga giapponesi, che ne rende la trasposizione su tela visivamente molto forte, vibrante, talvolta dolorosa, come solo i rapporti profondi possono essere.

Una ricerca di un Amore non perduto quindi, ma difficile da mantenere, in una perenne tensione tra anime ugualmente guidate da un intimo desiderio di vita e rinascita che le porta a proiettare nelle relazioni sentimentali le personali complessità in una danza di Amore e Tanatos dall’imperitura speranza di una lieta fine.

Indifferentemente dalla natura dei rapporti amorosi, che riguardino un partner, un famigliare o un amico, l’abilità di Leash si staglia unica nella rappresentazione fedele della battaglia che questi comportano, in un duello di anime che si incontrano e si respingono, che si amano e si rifiutano, e che costruiscono le proprie relazioni con la tenera ingenuità e la perenne infantile speranza di essere amati anche di fronte alla constatazione che, per quanto ci si provi, non si è mai in grado di far collimare le nostre esigenze con quelle dell’Altro e che vi saranno sempre ostacoli da affrontare e sacrifici da compiere.

Fiduciosamente, però, il solo titolo della mostra Mirrored Souls ci restituisce un messaggio di fede e aspettativa da parte dell’artista:

Il destino potrà cercare di separarli o sbarazzarsene ma la loro determinazione a rimanere insieme li proteggerà come una corazza contro gli avvenimenti pronti a sopraffarli. O almeno, se così dovrà essere, essi soccomberanno insieme piuttosto che cedere ad una morte vuota, solitaria e terribile.

Queste le parole dedicate da Bobby Leash ai protagonisti delle sue opere, il cui stile, influenzato dall’immaginario Manga degli anni ’90 e primi 2000, ci riporta al tempo stesso alla tecnica liquida delle opere di James Jean, sorprendendoci per la sua capacità di rendere analogicamente su tela la tridimensionalità e fluidità della realtà virtuale del video games.

Bobby Leash, per la prima volta con una personale in Gran Bretagna presso la Dorothy Circus Gallery, espone internazionalmente dal 2017 ed è stato pubblicato su riviste leader del settore come Juxtapoz.