Più rabbia verso il passato conservi nel tuo cuore, meno capace sei di amare il presente.

Capita spesso a tutti di osservare le persone che discutono o litigano animatamente e con disinvoltura anche in luoghi pubblici, di sentirle strillare e rimproverare i propri figli in maniera molto aggressiva e violenta, persino di vederle trattare male gli animali, strattonandoli con il guinzaglio o rivolgendosi a loro con lo stesso tono aggressivo con il quale si rivolgerebbero ad un umano. Addirittura, sui social si leggono troppo spesso post mirati a suscitare polemiche, ad insultare qualcuno, ad emettere giudizi e sentenze, a discutere animatamente con il prossimo, a mettere zizzania all’interno di un gruppo, di un’associazione, di un ufficio, ecc.

Il mio ruolo, in queste situazioni e circostanze, è sempre quello di osservatrice neutrale dei fatti, che nota i comportamenti altrui e ne trae un insegnamento, una lezione senza giudizi. Sì, proprio così, infatti, qualsiasi situazione esterna ci ripropone un nostro aspetto che non accettiamo perché non ci piace, perché non lo riconosciamo, perché ne siamo totalmente inconsapevoli e, riflettendolo all’esterno, l’universo fa si che possiamo impararne la lezione che serve alla nostra anima per progredire.

Al contrario, la maggior parte della gente, in queste situazioni si erge a giudice e critica fatti e persone senza conoscere la loro storia. E, così, si amplificano le situazioni negative, si contornano di chiacchiericcio inutile e pesanti critiche a scapito della reputazione delle persone coinvolte, che, il più delle volte, possono venire gravemente danneggiate nella loro autostima.

Devi capire che, purtroppo, la rabbia, così come l’odio, il risentimento, il rancore e altre emozioni negative, è molto dannosa per l’essere umano, in quanto porta solo all’accumulo di negatività all’interno del nostro corpo, che, piano piano, si ammala. Tanto che la malattia insorge come ultimo avvertimento da parte del corpo, come un campanello di allarme, che ci avvisa del fatto che siamo incapaci di perdonare o che stiamo bloccando il flusso della vita, opponendo qualche resistenza.

Ti chiederai, quindi, quale potrebbe essere la soluzione per non accumulare la rabbia. Bene, te l’ho accennato sopra! Riprendiamo la frase “siamo incapaci di perdonare”, che non significa che dobbiamo condonare qualsiasi evento o fatto o torto o ingiustizia che ci sia stata fatta, quanto scrollarci di dosso il carico emotivo scaturito da quella situazione, quel fardello enorme che molti di noi si trascinano dall’infanzia o dall’adolescenza, il più delle volte. In tal modo, ci sentiremo liberi e libereremo la persona o le persone coinvolte che, credimi, non saranno neanche al corrente di questo peso che ti porti dietro solamente tu, aprendoci la strada verso l’amore, perché solo il perdono ci può condurre all’amore per noi stessi e, di conseguenza, per il nostro prossimo. Una volta che il nostro cuore, grazie al perdono, sarà “guarito” dalle cicatrici delle sue tante ferite emotive, allora dovremo imparare a mantenere questo stato di beatitudine, in un certo senso, cercando di non arrabbiarci per le circostanze, ma, piuttosto, imparare a sostituire la rabbia con comprensione e compassione, diventando più empatici, astenendoci dalle critiche e dai giudizi, rispettando il prossimo, allontanandoci dalle persone negative o, laddove non è possibile perché trattasi di familiari o parenti, riducendo gli incontri o rinviandoli e, soprattutto, mantenendo una mente positiva, cercando sempre il lato positivo della persona e della situazione.

Sento già che, alcuni di voi, potrebbero obiettare: “Ma come faccio se mi capita sempre qualcosa?” oppure “È impossibile non arrabbiarsi con mio figlio o con mio marito” oppure “Non ci riesco a perdonarlo per quello che mi ha fatto” o ancora “Stiamo scherzando?” e tante altre obiezioni. A tutti queste eventuali domande, rispondo chiedendovi: avete mai pensato che la realtà esterna è uno specchio di quella interna? Avete mai pensato che ciò che appare fuori è la proiezione del nostro io interiore? Proprio così, la realtà esterna è il nostro specchio, che riflette i nostri lati oscuri, se ne abbiamo. Parlando di rabbia, è evidente di sì, dal momento che viene manifestata nel marito o nel figlio con il quale si finisce per discutere, nella persona che, non a caso, entra nella nostra vita per darci una lezione, nelle situazioni negative che si ripetono a raffica, come un vortice interminabile e così via. Pertanto, cominciamo a domandarci il motivo per cui quelle determinate persone si comportano così con noi e per cui quelle situazioni si ripetono, quasi come se fossimo “sfigati”, a farci un esame di coscienza, a rivolgerci ad una persona esperta e professionista che possa aiutarci a far luce sul nostro passato, soprattutto sulle nostre origini. Sì, perché parte tutto da lì, dall’ambiente in cui siamo nati e cresciuti, che, talora, può creare i traumi non indifferenti, che, da adulti, inevitabilmente si ripercuotono sul nostro “modus vivendi et operandi”.

In particolare, queste figure professionali (quale può essere uno psicologo, uno psichiatra, un counselor, un coach, un mentore e così via) potranno approfondire la tematica delle ferite infantili e adolescenziali, sviluppandone alcuni dettagli e guidarvi verso la strada migliore per il vostro benessere.

Oggi, esistono molte tecniche per rilasciare la rabbia e le altre emozioni negative. Un tempo, si ricorreva all’ipnosi o alla regressione, ora si può fare un ottimo lavoro con il tetha-healing, con il life coaching, con il counseling, con l’EMDR, tutte tecniche mirate alla sostituzione di memorie, credenze e convinzioni negative e depotenzianti con altrettante memorie, convinzioni e credenze positive e potenzianti. I risultati sono davvero eccellenti. Il consiglio che mi sento di darvi, nel caso vogliate intraprendere uno dei suddetti percorsi, è quello di iniziarli con una mentalità positiva, con un obiettivo ben chiaro, con la fiducia nel professionista e nella tecnica, con la certezza del risultato e con la costanza. Sì, quest’ultima è fondamentale in questo tipo di percorsi. Pertanto, siate certi di avere il tempo a disposizione per la vostra crescita personale, dedicatevi ad essa con la mente svuotata dei vari impegni familiari, della spesa, dell’ufficio, dei compiti e della palestra. Ricordatevi che, una mente “sana”, consente al corpo di fare miracoli, di raggiungere e ottenere qualsiasi obiettivo senza il minimo sforzo, perché sarà l’universo a manifestare i nostri bisogni e desideri, senza dover lottare per realizzarli.

Il segreto è non arrabbiarsi per le circostanze!