Torna a Galati Mamertino, Jole De Maria, lassù tra i profumi del Parco dei Nebrodi e le viuzze di antica pietra siciliana. Lassù, in quest’angolo di terra siciliana dove una strada panoramica porta verso il mare di Capo d’Orlando e quello delle isole Eolie. In Sicilia, dov’era nata, destino, il 10 maggio 1929 a Alcara Li Fusi, figlia di un ufficiale del Regio Esercito e di una maestra di scuola elementare. In Sicilia, a Galati Mamertino, paese d’origine della madre, dove tornerà dopo una vita di viaggi e concerti con il marito Silvano, figlio del console italiano d’Argentina, prima di riabbracciare per l’ultima volta la sua Roma, dove, bella di una bellezza mediterranea, aveva esordito il 29 giugno 1949 con un concerto nella Sala Borromini.

Roma e i tanti concerti in Italia e all’estero, le opere liriche nei teatri italiani e al Cairo, Alessandria d’Egitto, Dublino, Belfast, Lugano, Lisbona, Cordoba, Buenos Aires, i concerti e le opere per la Rai, le radio e le televisioni europee e d’oltreoceano, i riconoscimenti della critica, i premi, le targhe d’oro Maria Callas, Beniamino Gigli, Tito Schipa, Giacomo Lauri Volpi, Mario Del Monaco, Gianna Pederzini, il ricordo della vittoria al concorso di Spoleto. Gli anni in Argentina e le sperimentazioni vocali che faranno di Jole De Maria, lei, mezzosoprano, un’acrobata del canto fino a farle toccare il registro di soprano leggero. L’insegnamento, il ritorno in Italia, i concerti, accompagnata al pianoforte dal maestro Rolando Nicolosi, le incisioni.

Un’eredità fatta di un vasto repertorio musicale, Ponchielli, Gluck, Haendel, Mozart, Donizetti, Cherubini, Rossini, Saint-Saens, Verdi, Mascagni, Bellini, Puccini, Cilea, Boito, Charpentier-Louise, Thomas-Mignon, Léhar, fino a Gershwin e altri autori di successi internazionali, tutti eseguiti con tecnica vocale mai scalfita dal tempo.
Un’eredità cui il “Concorso Lirico Internazionale Jole De Maria” di Galati Mamertino rende ora omaggio, onorando un’artista che ha attraversato e vissuto gli anni migliori del dopoguerra, incantando il pubblico e la critica e commuovendo durante la tournée in Portogallo, nel 1960, Umberto II di Savoia, l’ultimo re d’Italia, esule a Cascais, là davanti all’immensità dell’oceano.

Foto:
1. Jole De Maria il 27 aprile 1961 sul palcoscenico della Opera House di Belfast nel ruolo di Amneris durante l’Aida di Giuseppe Verdi
2. Galati Mamertino
3. Jole De Maria il 27 aprile 1961 sul palcoscenico della Opera House di Belfast nel ruolo di Amneris durante l’Aida di Giuseppe Verdi
4. Il re Umberto II di Savoia e Jole de Maria nel 1960 durante la tournée in Portogallo dell’artista
5. Jole De Maria nel 1965 al suo arrivo all’aeroporto di Cordoba in Argentina
6. Jole De Maria il 20 giugno 1949 nella Sala Borromini a Roma