Per la sua prima personale in Italia, l'artista francese Bruno Botella (1976, vive a Parigi) presenterà presenterà una selezione di opere realizzate tra il 2012 e il 2017.

Caratterizzato da uno spirito fortemente sperimentale - sia per l'utilizzo di materiali e tecniche inediti, sia per l'attenzione spesso dedicata più al processo che al risultato - il lavoro di Botella è uno dei più originali emersi sulla scena francese negli ultimi anni. Focalizzato sulla scultura, Botella ne sovverte e reinventa i processi tradizionali, con risultati in cui entrano in egual misura provocazione, humour e una sottile vena di crudeltà.

Fra le opere esposte, si segnalano Qotrob (2012), una plastilina mescolata a sostanze psicotrope, in grado di dare allucinazioni a chi tentasse di plasmarla; Prognosticator (2017), una scultura immersa in un acquario pieno di sanguisughe, che Botella ha modellato nutrendo al tempo stesso gli animali con il proprio sangue; Oborot (2012), ovvero un calco in silicone della testa dell'artista a cui sono rimasti attaccati i suoi stessi capelli, sorta di bizzarro e incruento "scalpo".