“L’Oro della Terra” come metafora di un tesoro interiore, da ricercare nei simboli e nella profondità della materia. I Chiostri di San Domenico (Via Dante Alighieri 11, Reggio Emilia) ospitano, dall’11 febbraio al 5 marzo 2017, una retrospettiva dedicata all’opera astratta di Enrico Magnani, a cura di Massimo Mussini. Realizzata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, l’esposizione sarà inaugurata sabato 11 febbraio alle ore 18.00. In mostra, 100 opere del periodo astratto: pitture, pitto-sculture, sculture ed installazioni che prevedono l’uso di colori all’olio e all’acrilico, di smalti, spray e fusioni, ma anche di sabbia, sassi, argilla, oro, catrame e plastica.

Come spiega, infatti, lo stesso artista, dopo gli esordi figurativi, i soggetti mistico-religiosi e la comparsa di alcune forme simboliche ricorrenti – la sfera, la luna, la croce – la transizione dal figurativo all’astratto è stata pressoché naturale. «Ho semplicemente rimosso il corpo dalla composizione e ciò che è rimasto sono state le geometrie, i colori e i simboli. Simboli archetipici in tutta la loro potenza».

«Nella personalità artistica di Enrico Magnani – scrive Massimo Mussini – si contrappongono due modelli concettuali: la razionalità scientifica appresa con gli studi di fisica nucleare e l’irrazionalità fantastica dell’arte figurativa contemporanea. Ne è derivata una pittura in cui appaiono prevalenti i segni automatici dell’astrazione informale e materica. Tuttavia, nelle sue opere le pulsioni irrazionali, che guidano la mano dell’artista nella pittura informale, appaiono affiancate dalla volontà di analizzare argomenti complessi, ereditati dalla tradizione mitica occidentale e orientale, per confrontarli e coglierne il comune sottofondo tematico, sulla scia degli studi psicologici di Carl Gustav Jung».

L’allestimento, progettato dall’architetto Francesco Lenzini, si divide in due sezioni: in primo luogo una visione d’insieme della ricerca dell’artista, attraverso gli studi preparatori ai vari cicli pittorici, in secondo luogo l’allestimento delle opere appartenenti a diverse collezioni (“Neptune”, “Red”, “Work”, “L’Oro della Terra”, “Archetipi”, “I Ching”, “Numerology”, “Ouroboros”) disposte secondo assonanze tematiche o formali. Nella Sala delle Colonne è presentata in anteprima “Supernova”, serie inedita ispirata al “Cosmic Hug Project” che racconta l’espansione dell’universo. Nell’ultima stanza sarà, inoltre, proiettato il film documentario “Mystical Treasures”, davanti e dietro le quinte dell’opera artistica di Enrico Magnani.

La mostra è realizzata con il sostegno di Studio Legale LIF – Lenzini Iotti Fontana e con il contributo di Fineco Bank, Kaiti expansion e Rewind; sponsor tecnici Cantina Puianello, Iodiopuro e La Zincotipia; media partner Italia Arte, Reggionline, Telereggio.

In occasione del vernissage, lo chef Vittorio Novani (Iodiopuro) offrirà un rinfresco ispirato ai temi e ai colori delle opere esposte.

Nel periodo espositivo si terrà il ciclo di incontri “Ispirazioni. Alla ricerca del nostro oro interiore”, condotto da Luca Ferri (Life, Corporate & Executive Coach), in cui quattro ospiti accompagneranno il pubblico ad esplorare il ruolo dei quattro elementi nella ricerca del proprio oro interiore. Terra, Acqua, Aria e Fuoco, di cui sono impregnate le opere di Magnani, saranno il mezzo tramite il quale il partecipante troverà ispirazione per condurre in modo armonioso la propria ricerca personale.

Enrico Magnani è un artista di origini reggiane che si muove in un panorama internazionale. La sua prima esposizione si è tenuta a Milano nel 1997. Fino al 2006 è stato un pittore figurativo e, dopo un periodo di transizione, è diventato un artista esclusivamente astratto. Le sue opere sono state presentate in musei, fondazioni, gallerie private ed istituzioni pubbliche in Europa e negli Stati Uniti.

Approdato definitivamente all’arte dopo un eclettico percorso che lo ha visto per anni anche ricercatore scientifico nella fusione nucleare, ad un certo punto della sua carriera Magnani ha sentito l’esigenza di servirsi dell’arte per poter procedere in quei sentieri angusti della conoscenza dove la speculazione puramente razionale non basta, ed è quindi necessario attingere anche all’emozione, a quell’intuizione non irrazionale, ma “diversamente razionale” che solo l’arte permette di esprimere.

Dopo la sua prima fase figurativa, in cui dipinge esclusivamente corpi e volti con l’esplicito intento di “amplificare per scioccare”, entra in un periodo di transizione che gli fa perdere lo slancio per le esposizioni pubbliche, ma non il desiderio di ricercare e di dipingere. Lasciata Milano per Parigi (2004-2006), lavora sempre sulla figura umana che si trasforma e diventa sempre più pulita e simbolica. Sarà però solo in Germania, a Karlsruhe (2006-2011), che approderà definitivamente ad una pittura completamente astratta, materica e simbolica.

Tra le principali mostre si segnalano: “Materia e simbolo” (Fondazione Centre Culturel Franco- Allemand, Karlsruhe, 2010), “International Biennal of Contemporary Art” (33 Contemporary Gallery, Zhou Brothers Art Center, Chicago, 2013), “Arte Italiana Contemporanea” (Istituto Italiano di Cultura, Copenaghen, 2013), “L’unità dell’Arte, l’arte dell’Unità” (Complesso dei Dioscuri, Quirinale, Roma, 2011), “Mystical Treasures” (Istituto Italiano di Cultura, Stoccarda, 2013), “Harmonices Mundi” (Istituto Italiano di Cultura, Praga, 2013), “Mystical Treasures – Opere dal 2007 al 2014” (Museo Internazionale Italia Arte, Torino, 2014), “From Picasso to contemporary artists” (Oud Sint Jan Museum, Bruges, 2015), “Cosmic Hug – Connecting art and people together” (Pinacoteca Ambrosiana, Milano, 2015), “Magnum Opus” (Istituto Italiano di Cultura, Praga, 2016), “Universal Flag” (ACS Gallery, Zhou Brothers Art Center, Chicago, 2016).

Nel 2016 viene realizzato il film documentario “Enrico Magnani – Mystical Treasures” diffuso sui canali nazionali. La sua disponibilità verso iniziative di charity lo ha portato a sostenere associazioni come la Akbaraly Foundation (Madagascar), United Charity (Germania) e l’Onlus RING14 con sede a Reggio Emilia.