Originaria della Persia, oggi Iran, la pianta del gelsomino, arbusto rampicante dai profumati fiori bianchi stellati, raggiunse la Cina attraverso le rotte dei commercianti che transitavano la Via della Seta durante il periodo della Dinastia Tang (618-907 d.C.). Da pianta ornamentale a fragranza per profumare il tè si dovrà aspettare tuttavia l’epoca della Dinastia dei Song meridionali (1240 circa). Da quel momento le tecniche per realizzare questo tè, come ad esempio la quantità dei fiori utilizzati e il numero dei processi che servono per conferirgli tale fragranza, furono registrate e codificate fino a raggiungere la massima diffusione sotto la Dinastia dei Mancesi (Qing 1644-1911) e i primi decenni del ‘900, quando, conosciuto anche in Europa, fu uno degli articoli più commerciati dall’Oriente.

La tipologia maggiormente fruibile di tè profumato al gelsomino è quella verde; di particolare prestigio sono poi le Jasmine Pearls (piccole e profumatissime sfere di tè); ma esistono anche versioni di tè bianco, nero e oolong. Coltivato con grande rendimento nelle province cinesi del Zhejiang, Jiangsu, Sichuan, Hunan e Guangxi, il gelsomino gode, specialmente in quest’ultima, di un clima assai favorevole, poiché questa regione è situata in un'area sub-tropicale monsonica in cui le temperature non sono mai rigide nella stagione invernale, con picchi di 25° c. nel periodo della fioritura. È proprio dalla fioritura che inizia il procedimento che serve a fare questo tè così quotato anche in Occidente. I fiori vengono raccolti in estate, soprattutto nei mesi di agosto e settembre, periodo in cui la pianta ha la massima fioritura grazie alle temperature elevate tipiche del clima tropicale. Dopo una meticolosa raccolta attraverso la quale vengono selezionati i fiori più grandi e aperti e scartate le gemme non ancora fiorite, la temperatura di questi viene tenuta sempre sotto controllo per evitare il decadimento che i fiori possono subire per l’elevato calore che ne deriva dal grande numero accumulato.

La profumazione del tè verde comincia dopo le prime due fasi del processo: la cottura delle foglie, che serve a eliminare gli enzimi responsabili dell’ossidazione, e la rollatura, responsabile della forma che assume la foglia di Camellia sinensis prima delle ultime fasi di asciugatura ed essiccamento. È in questa fase che la caratteristica forma a sfera delle Jasmine Pearls prende forma. La fase di profumazione è un processo molto critico in quanto bisogna tenere costantemente sotto controllo alcuni parametri – che proprio in questo passaggio sono responsabili della qualità e buona riuscita del prodotto finale. Le foglie di tè vengono dunque accatastate assieme ai fiori di gelsomino in modo che le foglie, essendo di tipo poroso, possano assorbire la fragranza del fiore. La percentuale di proporzione fiori/tè che generalmente viene usata è di 70% contro 30%, una percentuale comunque variabile a seconda del grado di profumazione che il produttore intende ottenere. Ad esempio la gradazione Special Grade Jasmine Pearls prevede un quantitativo di 100 kg di fiori per ottenere la profumazione di 100 kg di tè, processo di profumazione che viene diviso in quattro fasi: nella prima viene usato il quantitativo di 38 kg, nella seconda 30 kg, nella terza 26 kg e nella fase finale la rimanente quantità di 6 kg. In generale, questo è un processo che è ripetuto più volte e replicato fino a un massimo di 7 volte.

Tra una fase di profumazione e l’altra – tranne che nell'ultima – il tè viene asciugato in modo da eliminare l’umidità accumulata durante il processo. Quando la profumazione è giudicata ottimale si provvederà a rimuovere i fiori immediatamente prima che questi possano deteriorarsi e dare uno sgradevole odore al tè, rovinandone l’intero lotto. Alcuni produttori scelgono volutamente di lasciare qualche petalo di gelsomino a scopo decorativo, ma questo non deve essere interpretato come indice di qualità perché i fiori sono ormai inodore e insapore dopo esser stati polimerizzati dal processo di profumazione. A questo punto il tè è pronto per essere confezionato.

Utilizzato dagli orientali come tè per accogliere gli ospiti, è facile da trovare presso i ristoranti con cucina orientale delle nostre città, adatto non solo come fine pasto ma per ogni momento della giornata, specialmente durante le ore notturne quando è più forte il desiderio di quiete e di riconciliazione con se stessi. Già durante il tempo d’infusione, l’aroma che si sprigiona è così intenso da rimandare il pensiero alle serate estive cariche del profumo di questi fiori che abbondano nei giardini mediterranei. Il sapore è fresco e delicato, mentre le note dolci e profumate persistono a lungo nel palato. I tempi di infusione variano a seconda della varietà prescelta.