Si è appena conclusa la Settimana della Moda milanese (17-22 Settembre 2014), settimana corta rispetto alle altre, che tra pietre miliari e nuovi talenti ha visto il trionfo del nostro made in Italy. Sono state 138 le passerelle che hanno dato vita a una donna raffinata ed elegante, ma sempre contemporanea, puntando in alcuni casi sulla semplicità e in altri a stupire il pubblico.
La MFW è stata aperta in maniera eccelsa da due dei maggiori punti di forza di questo nostro fiore all'occhiello, che si riconferma tale anche questo anno, Gucci e Alberta Ferretti. Nei giorni successivi non sono stati da meno Trussardi e Dolce&Gabbana, che si sono dimostrati all'altezza delle aspettative, conquistando e sorprendendo il pubblico.
La location di Piazza Oberdan ha ospitato la donna Gucci: una donna che ama viaggiare senza mai rinunciare a eleganza e femminilità. Kimoni orientali, pantaloni da marinaio e camicie di seta stampata hanno dominato la scena puntando su colori sofisticati, quali il bianco, il beige, il marrone e il magenta, indiscussi protagonisti di una catwalk tutta italiana, che lascia intravedere alcune sfumature di blu all'interno di un denim semplice ma mai scontato, che ha donato un tocco moderno e sempre di tendenza a quella che è stata una splendida collezione. Ospite d'onore e molto attesa è stata Charlotte Casiraghi: la figlia di Caroline di Monaco, in aderente tubino, ha fatto il suo debutto proprio alla sfilata tenuta da Frida Giannini, di cui è da poco testimonial, prendendo posto in front row accanto alla super top Kate Moss e alla signora di tutte le passerelle, Anna Wintour.
Alberta Ferretti propone per la prossima primavera-estate uno stile più bohemien: una donna amante della natura e sognante, mantenendo quella delicatezza che è un must del marchio. Un trionfo di pizzi, merletti e chiffon si accompagna a stampe floreali e trasparenze romantiche. Colori leggeri e semplici che trovano sfogo nelle tonalità pastello, rendendo la "donna Ferretti" eterea e mai volgare. Un vero esempio di qualità e gusto da parte di chi la moda la sa fare.
Più casual ma professionale, si presenta invece Trussardi: una sfilata molto attesa, che non delude, propone una donna raffinata e denim. La maison punta sull'eleganza del bianco, del beige, del verde pastello e del bordeaux, introducendo svariate sfumature di blu, che rinfrescano e si accostano benissimo ai precedenti. La pelle fa da protagonista in questa carrellata di outfit in cui gonne e shorts ricordano le divise dei tennisti, con le canotte che rimandano al beachwear e con un chiaro riferimento ai costumi vintage che si delinea attraverso le tute in maglia egregiamente lavorate. Tutto è riletto in chiave gym, con scolli a V, pantaloni aderenti o a vita alta. I materiali giocano un ruolo importantissimo in questa rivisitazione: cotoni con trame ben visibili, jersey, denim, ma anche nappa, struzzo e suède traforato. Una trasformazione dei pezzi iconici del brand ben riuscita, che colloca Trussardi tra gli indiscussi pezzi da novanta di questa fashion week.
Di maggior presenza scenica, ma senza esagerare, è stata la sfilata di Dolce&Gabbana, che ha raccontato l'influenza della cultura spagnola nella storia della Sicilia. La maison presenta una donna forte, seducente ma al contempo passionale e romantica, con una silhouette pulita, abbinata a ricami e barocchismi. Le toreadores dei due stilisti hanno ben interpretato il sentimento spagnolo, riletto in chiave sicula. E' il cuore sacro, d'oro o d'argento, a fare da totem della collezione, presente come magnifici ricami e stampe, sulla maggior parte dei capi. Torna sotto i riflettori anche il denim, ricco di applicazioni, e con lui ritornano alcuni dei capi iconici della casa di moda: i corsetti abbinati alla calze alte e i sensuali abiti neri, accompagnati da giacche bolero. Di ispirazione flamenco anche i volant e pois, che incontrano i colori tipici della tradizione spagnola: rosso, bianco e nero, protagonisti di uno spettacolo che ha trasportato il pubblico nell'arena.
Se tutto questo non bastasse, ci ha pensato il finale a stupire: un battaglione di bellissime modelle che hanno marciato su una passerella interamente rossa, in camicie bianche e mini pantaloncini sempre rossi, a vita alta, da torero. Per un finale che ha lasciato a bocca aperta anche chi si trovava nel front row: la special guest Linda Evangelista, e poi Eva Herzigova, Roberto Bolle ed Helena Bordon. Un esempio di eleganza e tradizione senza tempo, che dimostra ancora una volta l'importanza della qualità e dell'estro del made in Italy, in un settore che è sempre stato e che resterà uno dei motivi di orgoglio del nostro paese.