
Nasce nel 1963 a Lecco, città in cui risiede, è padre di tre figli ed è sposato con Marion, sua musa ispiratrice e compagna preziosa di vita.
Dopo aver conseguito un diploma come perito meccanico, Riccardo consegue una laurea in Economia e Commercio presso la prestigiosa Università L. Bocconi di Milano. Per anni si dedica alla libera professione, praticando la consulenza aziendale, aiutando piccoli e medi imprenditori a dotarsi di un sistema di controllo gestionale efficiente e aiutandoli a individuare aree critiche e/o di successo attraverso l’analisi dei dati aziendali e di mercato.
Agli inizi del nuovo millennio, in maniera quasi del tutto accidentale, viene incuriosito dagli affreschi decisamente singolari di una residenza storica in Valtellina; inizia così a interessarsi di arte e storia, raccogliendo un immediato successo. In virtù di ciò, decide quindi di abbandonare la professione di economista per dedicarsi anima e corpo alla nuova attività, la quale prevede lo studio e la divulgazione degli accadimenti di un periodo che ritiene fondamentale nello sviluppo del sistema geopolitico attuale, unendo così alla sua formazione universitaria le evidenze emergenti dalla nuova strada intrapresa.
In breve tempo Magnani diviene uno dei massimi esperti e conoscitori di Leonardo da Vinci - del quale ne riscrive completamente la biografia e il contenuto sostanziale sotteso dall’artista alle sue opere, anche in riferimento alla individuazione dei paesaggi che vi sono ritratti - e grazie a diverse scoperte inedite, rielabora il ruolo e le straordinarie conoscenze musicali dell’artista fiorentino (in particolar modo nell’arte della fuga e del contrappunto, anticipando quelle caratteristiche teoriche che solo un paio di secoli più tardi vedranno eccellere un musicista straordinario del calibro di Johan Sebastian Bach). L’aspetto musicale di Leonardo riportato alla luce dall’autore lecchese non era mai stato evidenziato in maniera tanto compiuta da nessun altro studioso prima.
Grazie a ritrovamenti e letture inedite di opere iconiche per il periodo rinascimentale, inoltre, Magnani ha potuto riscrivere in toto la storia delle conoscenze geografiche di quel periodo, sgretolando sul piano documentale l’attendibilità della scoperta delle Americhe da parte di Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci, svelando oltretutto come nelle opere di Botticelli sia stata inserita dall’artista la cronaca insospettabile dei mandanti, degli esecutori e persino degli eredi di quell’atto criminale in conseguenza del quale il mondo moderno è stato costruito nel corso dei secoli seguenti.
Così facendo, Magnani ha dimostrato ancora una volta come l’attività di economista e quella di storico dell’arte non solo siano complementari tra loro, ma addirittura la loro unione risulti fondamentale nella comprensione a tutto tondo delle dinamiche che governano gli assetti geopolitici attuali.
Nel corso della sua attività, ormai più che ventennale, l’autore ha scritto diversi libri e tenuto conferenze in Italia e all’estero, compreso quella alla celebre rinnovata Biblioteca Alessandrina in Egitto in occasione del Cinquecentenario dalla morte dell’artista toscano.
La sua bibliografia attualmente include in catalogo i seguenti titoli, tutti accessibili tramite Amazon:
Ceci n'est pas Leonardo - quello che non vi dicono su Leonardo Da Vinci e il Rinascimento, che analizza da un punto di vista inedito sia la vera biografia che il reale contenuto delle opere leonardiane;
Nessuno mai ha scoperto le Americhe per davvero, vol. I e II, che ripropone una analisi sostenuta da infinite prove documentali, di come quella dell’America sia una scoperta inesistente;
La Musica scava il Cielo, vol. I e II, che ripropone un viaggio nella musica antica, alla quale Leonardo ha potuto attingere grazie ai testi giunti a Firenze in occasione del Concilio del 1439, i cui requisiti primi erano quelli di riprodurre i canoni su cui poggia l’Universo intero;
Milanese d’adozione, un testo che, in derivazione di un documento manoscritto inedito che è stato ritrovato dall’autore presso la Biblioteca Centrale Nazionale di Firenze, percorre una ricostruzione della reale frequentazione di Leonardo Da Vinci del Ducato di Milano, confortata anche dai paesaggi dipinti dall’artista nelle sue opere più famose;
C’è del marcio in Valtellina, testo in cui l’autore propone la cronaca inedita degli intrighi di potere che hanno cambiato radicalmente il corso della nostra storia, incentrati sul palazzo che per primo ha ispirato la sua conversione allo studio della storia e alcune figure centrali che si sono rese partecipi di una vera e propria manipolazione della narrazione storica, tra i quali Carlo V, Imperatore del Sacro Romano Impero e Pio V, primo redattore dell’Indice dei Libri Proibiti, che ha imposto a Vasari una censura circa la vera biografia di Leonardo da Vinci;
Leonardo Da Vinci e Alessandro Manzoni - cronaca irriverente di un viaggio ingombrante "su quel ramo del lago di Como", tra mogli gioconde e promesse spose, un testo che ripercorre un inedito parallelismo tra Leonardo da Vinci e Alessandro Manzoni, incentrato su un’antica conoscenza che ha ispirato le loro opere e il ruolo centrale che la città di Lecco ha rappresentato per entrambi gli artisti;
AmericanLeaks - “la cronaca insospettabile di una scoperta inesistente” di Sandro Botticelli; analisi inedita e rivelatrice di come l’autore forse più iconico dell’intero Rinascimento abbia inserito nelle proprie opere una serie di riferimenti che fanno luce sui protagonisti e le vicende che hanno concorso a creare una delle più grandi menzogne della storia, ovvero la falsa scoperta delle Americhe.
Allo stato attuale, sono inoltre in procinto di essere pubblicati altri tre volumi: uno relativo ai paesaggi dipinti da Leonardo da Vinci nelle sue opere, un secondo su Palazzo Besta (la dimora valtellinese che ha ispirato il percorso di studi di Magnani, i cui affreschi nella Sala della Creazione sono riconducibili all’ambito fiorentino di metà ‘400, in cui Leonardo ha mosso i primi passi) e un terzo sulla riproposizione inedita di documenti e opere con le quali Leonardo ha immortalato a vario titolo la città di Lecco.









