Marie-Jeanne Bagnasco. Books and Elements

L’artista francese Marie-Jeanne Bagnasco, alla sua prima presenza in Ticino, a partire dal 1 giugno espone alla Galleria Job di Giubiasco una serie di lavori tratti dalla sua produzione dell’ultimo quadriennio: una ventina di collages - Books and Elements - che non mancheranno di colpire per il loro rigore e per la loro sostanza.

Al centro del lavoro dell’artista vi è infatti il collage, mezzo di espressione prediletto ed esclusivo di Marie-Jeanne Bagnasco, al servizio di una ricerca artistica incentrata primariamente sulla forma e sul colore. Un lavoro che si esplica direttamente sulla materia prima, ossia la carta, ogni volta unica e diversa - che viene tagliata, strappata, dipinta, cucita, e in seguito manipolata, tastata e sondata in ogni suo potenziale - per infine concretizzarsi sul foglio bianco. Dalle forme, ora determinate dal caso del lacerarsi del foglio, ora ottenute con il lavoro delle forbici, unite al colore, anch’esso sondato in ogni sua tonalità e vibrazione, prendono così vita gli oggetti dell’arte di Marie-Jeanne Bagnasco. Oggetti (Elements) ora liberi ora allacciati tra loro, che si librano nello spazio compositivo, sospesi e quasi fuggevoli, saldati in un equilibrio laboriosamente ricercato. Strutture ora mobili e vibranti, che si concatenano e si sovrappongono nello spazio, sillabe e segni di un linguaggio interiore (Books).

Sono queste le componenti di base - la carta in tutte le sue varianti, forma e colore, oggetti e spazio compositivo sul foglio bianco – che l’artista sperimenta incessantemente, alla ricerca dell’esatto rapporto tra ognuna di esse. Nel suo procedere ripercorre le tracce più antiche dell’uomo – incise nella terra, sulla pelle – che vanno a solcare la carta stessa, scarificata con segni che sono come cicatrici interiori messe a vivo. Un lavoro compiuto centimetro dopo centimetro, dosando energie e forze nel silenzio e in solitudine, al seguito del caso – laddove si manifesta l’inconscio e si esplicita quanto più è profondo - fino a raggiungere l’alchimia perfetta. Di questo rigoroso e coerente operare sono espressione i collages in mostra, che nella loro estrema essenzialità sono rivelazione di una convincente e non comune forza espressiva. (Veronica Provenzale)