La mia tesi fondamentale su Shining è che Shining sia per citare un capitale articolo di Harlan Ellison "una meravigliosa macchina vuota". Shining ci costringe a trasformarci in macchine interpretanti - per parafrasare il fighissimo saggio di Gilles Deleuze e Felix Guattarì L'antiedipo sulle "macchine desiderati". Shining di Stanley Kubrick è un groviglio di piste false. Non è un labirinto di sentieri depistanti. È esattamente quello che appare, ovvero un labirinto concettuale aporetico. Non esiste un'interpretazione definitiva. Qualsiasi interpretazione di Shining si può sconfessare.

In rete circola una quantità impressionante di video analisi sul film di Stanley Kubrick. Sono tutte analisi molto interessanti e sono tutte analisi plausibili. Eccetto per il fatto che nessuna di esse regge fino in fondo. C'è sempre un elemento che non torna. Per dimostrare che Shining è un coacervo di piste false proverò a giustapporre alcuni elementi. In modo rapido e spero incisivo, chiaro.

Partiamo.

Wendy sta leggendo un libro in cucina, mentre Danny sta mangiando un sandwich. Il libro è Il giovane Holden di J.D. Salinger. Una delle sale dell'Overlook Hotel si chiama Golden Room. Holden/Golden. A proposito di Golden, troviamo la parola Golden scritta su uno scatolone nella dispensa di cibo dove Jack rimane intrappolato. È lì ed è chiaramente visibile. Su questo tipo di elementi credo non sia possibile fare una reale speculazione. Trovare una spiegazione. Inventarsi una narrazione. E proprio per questo forse è il caso di domandarsi come esattamente Shining sia stato costruito.

Di solito, noi tutti crediamo che Shining in fondo stia tutto nei dettagli. Il diavolo è nei dettagli. L'orrore in Shining è nei dettagli. Noi vediamo il piccolo Danny coricato sopra un cuscino a forma di orsacchiotto e poi vediamo alla fine del film un uomo travestito con un costume da orso e proviamo brividi di puro orrore nell'istituire una relazione tra questi dettagli. Noi vediamo una sedia che appare in una sequenza e vediamo un momento dopo la sedia scomparsa e proviamo un brivido nell'istituire una relazione tra questi due elementi. Vediamo che nella prima scena sulla mensola alle spalle di Wendy mentre sta leggendo Il giovane Holden c'è una palla da baseball e tremiamo sapendo che più avanti Wendy girerà per l'Overlook Hotel brandendo una mazza da baseball.

In tutto questo c'è un reale collegamento?

Ci sono un paio di teorie interessanti nel mare magnum delle teorie circolanti su Shining. Una riguarda la teoria secondo la quale tutto ciò che accade nell'Overlook Hotel è il parto della fantasia di Jack Torrance che sta scrivendo il suo romanzo. Jack materializza le sue fantasie. Il problema è che questa teoria che peraltro è facilmente sconfessabile perché Wendy trova un manoscritto pieno di pagine sulle quali è scritta sempre la stessa frase (e tra l'altro si noti che in quella frase c'è l'espressione "dull boy" che riprende il cognome del direttore dell'albergo Stuart Ullman: "Dull Boy/Ull Man"; e sempre che non sia l'albergo a farsi beffe di lei mostrandole un manoscritto che in realtà non esiste visto che in fondo più tardi anche Wendy vedrà i fantasmi: non vede quelli del marito nella Golden Room ma poi vedrà i suoi) avvallerebbe un'ipotesi interpretativa banale.

È banale la storia di uno scrittore in una casa di fantasmi che materializza le proprie paure e ossessioni scrivendo un romanzo. È più o meno la prima idea che ti può venire in mente se scrivi di uno scrittore in una casa di fantasmi. D'altra parte, esiste anche un'altra banale ipotesi di narrazione che riguarda gli alberghi: ed è l'albergo dalle stanze infinite. Come mai in una storia dell'orrore come quella di Stanley Kubrick si fa riferimento a una e una sola stanza maledetta ovvero la famigerata stanza 237 e non si gioca invece con l'idea di un luogo dalle stanze infinite? Il motivo è perché in effetti ciò nel film viene fatto. Questo elemento è presente. E ciò che lo prova è la incredibile mirabolante "Wendy's Theory".

In questa teoria si sostiene che tutto ciò che accade all'interno dell'albergo sia il parto allucinatorio di Wendy. Ovvero che tutto il film che noi vediamo è una allucinazione di Wendy. L'analisi è fatta benissimo. Però, ovviamente, c'è un inconveniente. Ossia che nell'ultima scena Wendy non c'è più, non è più presente nell'hotel, sta fuggendo con il figlioletto a bordo del gatto delle nevi.

E tuttavia, questa teoria ci suggerisce due cose. La prima è che non è il solo Jack Torrance a essere matto fin dal principio ma lo sono anche Wendy e Danny - e ricordiamoci che Stanley Kubrick impose agli attori di vedersi e rivedersi un film di David Lynch dal titolo "La mente che cancella", dove i protagonisti sono tutti matti. Danny perché possiede un dono che lo rende speciale e che è anche la sua dannazione e Wendy perché accetta di andare in un luogo isolato con un tizio che ha rotto il braccio a suo figlio. Che poi tutto quello che accada a Jack sia un elaborata vendetta di Wendy e Danny (loro i cui doppioni somiglianti accolgono Jack alla reception dell'albergo subito nella prima scena del colloquio di lavoro: come dire "prego, prego. Venga pure, ben arrivato. Te la facciamo passare noi la voglia di spezzare braccia e ai figlioletti... S'accomodi") questa è una battuta di spirito che speriamo persin vera.

L'altra cosa suggerita dalla "Wendy's theory" riguarda l'encomiabile modo in cui l'analisi del film è stata fatta. Nel video si fanno vedere sequenze su sequenze dove alcuni oggetti sullo sfondo della scena appaiono e scompaiono. Prima una sedia c'è, dopo la sedia non c'è più. Brivido. Prima un tappeto c'è, dopo il tappeto non c'è più. Brivido. Nella scena iniziale vediamo il direttore dell'albergo che accompagna Jack e Wendy a fare una visita per l'Overlook Hotel e il cartello con la pianta del labirinto di siepi è posto in una posizione e in un secondo momento il cartello si sposta in un'altra posizione. Secondo la teoria di Wendy questo significa che siamo dentro l'allucinazione di Wendy. Ogni volta che c'è un elemento diverso sulla scena Kubrick ci sta dicendo che siamo nella testa di Wendy.

E tuttavia, basandosi su questo encomiabile lavoro di certosina pazienza, un'ipotesi che si potrebbe contemplare ma che ovviamente non è quella definitiva se no contraddirei quello che ho scritto cinque minuti fa è che le piccole differenze, i piccoli difetti sono lì per farci capire che Jack, Wendy e Danny si muovono su piani spaziotemporali differenti ovvero che esista un Overlook Hotel per ognuno di loro.

Il problema di questa teoria mia personale è che questa mia personale teoria che si appoggia totalmente sul lavoro svolto da altri due shiningologi americani eccezionali è che in quanto teoria, in quanto spiegazione razionale e sensata degli eventi non sta in piedi e soprattutto è banale. La prima cosa che ti viene in mente se devi scrivere una storia con una casa infestata dai fantasmi è quella che la casa si sdoppia e si moltiplica e ha un'infinità di stanze al suo interno.

Quello che realmente penso è che Shining sia un film malefico che ti intrappola il cervello e che ti costringe a sbattere da un particolare all'altro, da un dettaglio all'altro cercando disperatamente di trovare un senso unitario e razionale dove senso unitario e razionale non c'è. Shining è un labirinto concettuale aporetico.

Comunque, riguardo le teorie suscitate viene in mente il mitico film con Nicole Kidman e Tom Cruise, il quale è legato a Shining anche per l'appartenenza alla Chiesa di Scientology: Shining/Scientology. Il quale film è tratto da un romanzo che si intitola Doppio sogno. Si potrebbe ipotizzare che Shining sia la combinazione di tre allucinazioni ovverosia quella di Jack, quella di Wendy e quella di Danny.

Per spiegare Shining viene anche in mente "Fracchia contro Dracula" di Paolo Villaggio. Infatti nell'ultima scena noi vediamo Fracchia che si risveglia al cinema con la sua fidanzata vicino e dietro di lui un signore lo chiama e gli restituisce l'ombrello che gli è caduto per terra. Questo signore è il Conte Dracula che Fracchia ha appena sconfitto conficcandogli nel cuore un ombrello con la punta di frassino. Allora come interpretiamo questa scena finale? Vuol forse dire che Fracchia è entrato nel cinema, ha appoggiato l'ombrello da qualche parte e l'ombrello è caduto per terra ai piedi del conte Dracula, lì presente al cinema in abiti borghesi? Il conte Dracula l'ha visto e ha notato che la punta dell'ombrello è di frassino e per puro diabolico divertimento ha indotto il sonno in Fracchia facendogli sognare tutta una vicenda al termine della quale Fracchia infilza il conte Dracula con l'ombrello dalla punta di frassino?