Giovanni Carmelo Verga di Fontanabianca è stato uno scrittore, e drammaturgo italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del Verismo.

Nasceva e viveva in un ambiente familiare di estrazione nobile e di visioni liberali e per questo si dedicò inizialmente alla scrittura di romanzi di genere avventuroso, cambiando in seguito verso argomenti più sentimentali come ad esempio ‘Storia di una capinera’ che riscosse un discreto successo.

Dopo essersi trasferito tra Firenze e Milano dove frequentò circoli letterari, con la novella ‘Nedda’ si attuò la sua conversione al Verismo che lo condusse a scrivere nel 1881 la sua opera più completa ‘I Malavoglia’, cosi come successivamente ‘Mastro-don Gesualdo’ del 1889. Questi due racconti sono le sue composizioni più conosciute, nonché tra le massime espressioni della letteratura italiana.

La nuova concezione verista di Verga pose il cardine dell'opera letteraria sulla "sparizione" dell'autore, rendendo possibile che durante la narrazione i fatti si sviluppassero da soli, come per un automatismo di spontaneità. Il linguaggio di Verga è rozzo e crudo come un riflesso del mondo che stà descrivendo, fatto sia di povera gente come ne ‘I Malavoglia’, sia di ricchi come in ‘Mastro-don Gesualdo’, tutti comunque dei "vinti" nell’insieme delle vicende della vita.

In occasione del centenario della morte del grande scrittore Giovanni Verga la Sicilia ha organizzato una serie di eventi commemorativi. La scuola d’arte di Acitrezza ha contribuito a promuovere alcuni di questi eventi, realizzando una collezione di opere in chiaroscuro che saranno esposte ad Assisi in una galleria del centro storico. Nasce un gemellaggio artistico e letterario tra due borghi italiani che nel corso della storia hanno lasciato un segno culturale nella memoria di molti.

Assisi è un borgo medioevale che si trova in Umbria, è da sempre legato alla figura del Santo Patrono d’Italia, San Francesco, adagiato su una perfetta posizione naturale difensiva sin dalla sua fondazione da parte degli umbri che non a caso scelsero un luogo protetto dalla conformazione del territorio a ridosso di corsi d’acqua quali il fiume Tevere e il fiume Chiascio.

Assisi, dopo il periodo romano, ha fatto parte del ducato di Spoleto e durante il medioevo si fronteggiava con Perugia nelle guerre tra ghibellini, Assisi, e guelfi, i perugini. Dopo essere passata sotto il potere di diverse famiglie, è entrata sotto la protezione dello Stato della Chiesa fino al 1860 quando è stata ammessa al regno d’Italia.

Le opere esposte ad Assisi in Via Borgo Aretino 25 – (Galleria Civico 25 Piccola Galleria), sono lavori d’autore finemente realizzati con la tecnica del chiaroscuro con matita. Il chiaroscuro è un effetto artistico di luce che consiste nel dare risalto alle immagini, tramite la definizione di luce ed ombre sulle superfici disegnate, sovrapponendo, appunto, le tonalità.

Le opere fanno riferimento a novelle, personaggi e in particolare paesaggi vissuti dal Verga. Viene più volte riproposta Acitrezza, un luogo magico dove Lo scrittore ambientò ì Malavoglia, la stessa Acitrezza che da 20 anni accoglie la scuola d’arte istituita e diretta dal Maestro Salvo Coglitori.

Aci Trezza ('A Trizza in siciliano) è un centro marittimo di antica e solida tradizione, è famoso per il suo paesaggio e per la bellezza storica del panorama dominato dai faraglioni dei Ciclopi: otto pittoreschi scogli basaltici che, secondo la leggenda, furono lanciati da Polifemo ad Ulisse durante la sua fuga. Fondata nel XVII secolo come centro pulsante della vita commerciale locale con numerosi magazzini atti a contenere merci di ogni tipo, vide altalenanti momenti di benessere, povertà, lotte, rivolte e altre vicende nel periodo successivo e fino a quando non entrò a far parte del regno d’Italia, diventando oggi una ridente e frequentata cittadina turistica.

La scuola ‘Art’è’ di Acitrezza ha sempre cercato di promuovere la cultura e la bellezza in ogni sua forma sia in Italia che all’estero con numerose mostre ed eventi a tema specifico o libero, questa volta la dedica è per uno scrittore come il Verga non solo perché accomunati dall’ambientazione in cui si svolgono le vicende del romanzo ma anche perché vicini all’idea di aprirsi al mondo tipico dell’indole siciliana.

Gli artisti cosi come li elenca il Maestro Salvo Coglitori : Lia Trovato, Giusi Principato, Carla Verga, Cettina Mariano, Santa Vecchio, Lina Russo, Lidia Privitera, Jepi Randazzo, Nunzia Giuffrida, Liliana Faranda, Giuseppe Maugeri, Giovanna Faranda, Giusi Patanè, Mirella Calì, Ornella Sala, Maria Giovanna Lisbona, Rosa Raciti, Cristina Torrisi, Maria Zappalà, Liliana Riganati, Giovanna Fargione, Eleonora Chiello, Graziella Consoli, Gabriella Privitera, Salvo Pellegrino, Francesca Romana Marotta.

La mostra aperta dal 30 Novembre al 7 Dicembre, avrà un evento di vernissage Sabato 3 Dicembre alle ore 16.30 con la Prefazione sulle Opere di Verga a cura del professore Giovanni Pace.

Un sabato diverso di cultura immersi in una ambientazione pittoresca e medioevale come sempre nel Borgo di Assisi.