Un articolo pubblicato sulla rivista Nature Communications riporta uno studio sugli alberi ndegli USA che indica che essi stanno diventando più grandi nel corso degli ultimi anni, un effetto dovuto alla maggior quantità di anidride carbonica presente nell'atmosfera. Questo fenomeno è conosciuto come concimazione carbonica e in questo caso è stato osservato a livello molto esteso confrontando dati riguardanti foreste negli USA risalenti a prima del 1990 e a dopo il 2000. L'analisi dei livelli di anidride carbonica rilevati negli anni e il controllo di altre variabili hanno indicato un nesso di causa ed effetto tra l'aumento di anidride carbonica e la maggior crescita degli alberi. Questa conclusione conferma altre osservazioni ed è utile anche per le misurazioni e altre ramificazioni di questo processo.

Un aumento dell'anidride carbonica attorno a una pianta accresce il ritmo della sua fotosintesi portando a una maggior produzione delle sostanze che permettono la crescita di quella pianta. Una foresta può assorbire milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno e il suo aumento nell'atmosfera può portare a una maggior crescita degli alberi. Quest'effetto richiede dati riguardanti decenni per poterlo notare e secondo gli autori di questo studio gli alberi delle foreste americane oggi hanno dimensioni tra il 20% e il 30% superiori a quelle degli alberi di 30 anni fa.

Questa conclusione deriva da un'analisi di una notevole quantità di dati raccolti dallo U.S. Forest Service Forest Inventory and Analysis Program (USFS-FIA) per poter valutare i cambiamenti nel volume di 10 foreste temperate degli USA. I dati esaminati sono raccolti tra il 1970 e il 2015.

Diverse altre variabili sono state esaminate per valutare la correttezza del legame causa-effetto tra aumento di anidride carbonica e maggior crescita delle piante. L'età è una delle variabili considerate e i ricercatori hanno rilevato che anche vecchi alberi hanno continuato ad aumentare la loro massa seguendo l'aumento di anidride carbonica nell'atmosfera. Si tratta di un risultato significativo perché dimostra che non è necessario sostituire i vecchi alberi e attendere che nuovi alberi crescano per ottenere effetti significativi di assorbimento di anidride carbonica.

I ricercatori si aspettavano che l'aumento di crescita riguardasse soprattutto le aree dove alberi sono stati piantati in programmi di riforestazioni. Ciò perché si tratta di alberi cresciuti da semi selezionati che sono stati piantati in aree considerate più fertili per aumentare le loro possibilità di sopravvivenza. Tuttavia, l'analisi dei dati indica che questi alberi hanno reagito all'aumento di anidride carbonica allo stesso modo degli alberi nati da semi sparsi in modo naturale.

La concimazione carbonica è un fenomeno che era già conosciuto e questo studio la conferma. Raccogliere dati su quanto l'aumento di anidride carbonica influenzi la crescita delle piante aiuta a migliorare le politiche per mitigare i cambiamenti climatici. Che piantare alberi fosse un modo per combattere il problema non è certo una novità ma è importante capire come rendere quegli interventi il più efficaci possibile.

Purtroppo la concimazione carbonica non è sempre positiva. Studi degli anni scorsi sull'agricoltura mostra come in piante come il frumento, il riso, la soia e altre l'aumento di anidride carbonica assorbita porta a un significativo calo nella concentrazione di vari minerali e proteine. In sostanza, la pianta cresce di più ma la parte commestibile ha un valore nutrizionale inferiore. Gli studi continuano per cercare di capire bene questi meccanismi e trovare il modo di evitare che la qualità dei raccolti agricoli scenda a livelli che possono diventare pericolosi nelle aree del mondo in cui le persone hanno già problemi a sfamarsi.

Alla fine, gli effetti della concimazione carbonica indotta dall'aumento dell'anidride carbonica nell'atmosfera sono positivi per boschi e foreste. Questo studio offre informazioni che possono essere utili per affinare le politiche di conservazione di boschi e foreste esistenti e di riforestazione. Diverse tecnologie sono in fase di sviluppo per assorbire l'anidride carbonica dall'atmosfera ma un rimedio naturale come gli alberi rimane per ora quello migliore.